Così sono definiti gli Atti degli Apostoli, scritti da Luca, con stile asciutto e preciso, sull'esempio dei diari di viaggio dei grandi narratori greci. Il libro di Luca è il documento più interessante delle origini del cristianesimo, senza il quale la storia della Chiesa primitiva mancherebbe, in parte, della testimonianza diretta del suo grande protagonista Paolo. L'Apostolo delle genti, per buona sorte, non mancò di fornirci varie preziose informazioni sul proprio operato con le sue Lettere.
Le strade medioevali a differenza di quelle romane, dotate di una nomenclatura ufficiale si identificavano con dei soprannomi, derivanti soprattutto dalle origini e dalla meta. Nel Medioevo il nome “Via Francigena” qualificava una via che metteva in comunicazione i territori italici con il mondo d’Oltralpe. Le origini della Via sono incerte, secondo certi storici tale tracciato fu percorso per la prima volta da Annibale intorno al 217 a.C., mentre per alcuni invece deriverebbe dall’antica via Emilia, attraversata dal console romano Scauro nel 109 a.C..
La pedagogia vocazionale è un tutt'uno con l'annuncio stesso del Vangelo. I poli sono due: il primo è che non c'è Vangelo senza apostoli; il secondo che non c'è Vangelo senza le folle che "sono senza pastore". Sul primo punto dobbiamo dire che Gesù non fa nulla senza gli apostoli. Come se fosse Vangelo stesso il modo di annunciarlo, la forma: a due a due. In più coppie. Dodici, un numero pari.
Gesù storico e Cristo della fede: quale rapporto? Ovvero: il Cristo del Nuovo Testamento e celebrato dalla fede della Chiesa è veramente esistito? È la problematica che costituiva uno dei perni della riflessione teologica evangelica e cattolica della prima metà del secolo scorso. Il volumetto porta la prefazione del gesuita Peter Gumpel, storico di fama mondiale che inquadra con chiarezza i fatti nella cornice storica. Il professor Guiducci, da anni collaboratore della nostra rivista, con correttezza epistemologica, cioè con uno studio critico dei termini, nella ricerca della nervatura, dell’architrave che sorregge un discorso, sembra quasi voler applicare il principio filosofico di non contraddizione alla figura di Gesù.
Eccoci ancora… Il lungo cammino ci ha condotto alla Chiesa: “Credo la Chiesa, una, santa, cattolica ed apostolica”. La Chiesa, istituzione e mistero. Nella realtà istituzionale una variazione di accenti, l’arricchimento e talora l’appesantimento di culture del passato, ma con la garanzia – che ci è data direttamente dal Signore: “io sarò con voi fino alla fine dei secoli” – che nessun tradimento, nessun peccato degli uomini, anche di Chiesa – e sono stati tanti, lo sappiamo – potrà annullare questa promessa di futuro e di presente continuo. Chiesa “una”, anche se oggi apparirebbe “divisa”.
di Gianni Gennari
Ancora sul “Credo”. Dopo la Resurrezione l’Ascensione del Signore Gesù “alla destra del Padre”. La volta scorsa sulla “missione”, che è appunto prima conseguenza dell’Ascensione: il Signore Gesù, Figlio di Dio, Dio stesso e figlio di Maria, crocifisso morto e risorto fa sì che i suoi discepoli, testimoni della sua resurrezione “vedano” anche il suo ritorno al Padre, manifestato nel modo appropriato del suo tempo: Dio “nell’alto dei cieli”. Ecco perciò: “Quello che abbiamo visto con i nostri occhi”, per ricordare il testo della Prima Lettera di San Giovanni, si arricchisce dell’ultima “visione” vera e propria. è l’immagine, raccontata da loro stessi, della “salita” al Cielo di Lui che nello stesso momento affida loro, attraverso la voce angelica, la missione dell’annuncio: “Che state a fare con gli occhi verso il cielo? Andate e annunziate…”
Nel precedente incontro abbiamo letto nel “discese all’Inferno” il mistero della salvezza in Cristo morto e risorto offerta a tutti gli uomini da sempre e per sempre. Questo però non vuol dire che tutto è solo cosa di Dio. Per coloro che li hanno ricevuti, quindi per noi, Battesimo e Cresima sono base della missione cristiana. La salvezza, per quanto dipende da Dio, è offerta in modo misterioso alla libertà di tutti gli uomini, di tutti i tempi e di tutti i luoghi, dalla misericordia infinita della grazia di Dio…