Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Continuiamo oggi a contemplare Gesù nel mistero delle sue origini, raccontato dai Vangeli dell’infanzia. Se Luca ci permette di farlo nella prospettiva della madre, la Vergine Maria, invece Matteo si pone nella prospettiva di Giuseppe, l’uomo che assume la paternità legale di Gesù, innestandolo sul tronco di Iesse e collegandolo alla promessa fatta a Davide. Gesù, infatti, è la speranza di Israele che si compie: è il discendente promesso a Davide (cfr. 2 Sam 7, 12; 1 Cr 17, 11), che rende la sua casa «benedetta per sempre» (2 Sam 7, 29); è il germoglio chae spunta dal tronco di Iesse (cfr. Is 11, 1), il «germoglio giusto» destinato a regnare da vero re, che sa esercitare il diritto e la giustizia (cfr. Ger 23, 5; 33, 15).
Domenica 8 ottobre 2024 l’arcivescovo di Liverpool, monsignor Malcom MacMahon, ha riconosciuto ufficialmente un miracolo di guarigione, avvenuto a Lourdes un secolo fa, il 25 luglio 1923, in favore di John Jack Traynor, un cattolico all’epoca quarantenne appartenente alla diocesi inglese, epilettico, paralizzato a causa delle ferite riportate nella Prima Guerra mondiale. Sebbene fosse già convinzione comune che Traynor fosse stato miracolato, non c’era mai stata una dichiarazione dell’autorità ecclesiastica nel merito, poiché la documentazione medica si riteneva insufficiente.
Il bollettino guanelliano La Divina Provvidenza dell’agosto 1900 annunciava per il 14 e 15 del mese l’inaugurazione di una croce monumentale a Santa Maria di Calanca, nel Cantone svizzero del Grigioni.
Nella Lettera agli Efesini troviamo forse il più bel manifesto della pace cristiana (Efesini 2, 11-22). Paolo si rivolge ai «lontani», vale a dire ai non circoncisi, che i giudei considerano distanti da loro ed esclusi dal popolo eletto. Ma sia i giudei sia i pagani, quando entrano nella comunità cristiana, si trovano a formare un unico popolo e persino un unico «corpo». Ed ecco che l’Apostolo deve spiegare agli uni e agli altri per quale via questa unione che sembra impossibile divenga invece possibile, e come le differenze tra culture e tradizioni diverse possano smettere di ignorarsi o di contrapporsi, e tanto meno entrare in conflitto.