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Patto educativo

L’esperienza, faticosa ma felice, dei genitori di un figlio con disabilità chiede di essere condivisa nelle comunità. Ricordando sempre che ogni persona ha una ricchezza da offrire

di Ezio Aceti

Premessa

Avere un figlio è un’esperienza comune a molte coppie e di solito è positiva e ricca di tenerezza; implica anche fatica, ma lascia nell’intimo una gioia piena, come per un traguardo che i nuovi genitori hanno raggiunto. Infatti l’amore della coppia lentamente matura e si arricchisce nell’amore genitoriale.

Ma avere un figlio “speciale” in quanto portatore di disabilità è cosa differente. È un’esperienza unica, piena, profonda, ma anche ricca di tensione, di ansia e spesso di grande sconforto. Conduce a comprendere che la vita è dura, faticosa, ma può essere comunque felice. Infatti l’amore materno e paterno viene messo a dura prova quando il figlio risulta affetto da una qualsiasi patologia invalidante, poiché la prospettiva del futuro viene percepita come incerta e carica di tensione. Cerchiamo allora di dare uno sguardo al vissuto di questi genitori, per quanto sia possibile intravvedere i percorsi da mettere in campo.

Base di una crescita armonica del bambino è l’accettazione delle regole, perché favorisce la capacità di convivenza con gli altri. Con l’aiuto dello sport e della vita in gruppo

di Ezio Aceti

completamento delle tappe di sviluppo del bambino nella scuola elementare, tratteremo ora della sua crescita sociale, in particolare delle regole per la vita con gli altri, poi dello sport e del gruppo.

La scuola elementare deve essere la palestra dove il
bambino esercita le sue doti fisiche, mentali e sociali.
In questa fase nascono amicizie che dureranno tutta la vita

di Ezio Aceti

Per conoscere e approfondire le tappe di sviluppo del bambino dai 6 ai 10 anni, in questa prima parte affronteremo tre momenti molto importanti.

1. Passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola elementare

Se nell’infanzia il baricentro di tutte le attività era il bambino stesso, ora egli si sposta verso una realtà fatta di regole condivise con altri, che lo obbligheranno a uno sforzo di decentramento verso i compagni e gli adulti. Perché si possa affrontare con serenità l’inserimento nella scuola elementare, sono necessari alcuni prerequisiti. Ogni bambino dovrebbe possedere adeguate competenze motorie, uditive, visive e di coordinamento oculo-manuale. Dovrebbe avere sufficiente padronanza del linguaggio e buona tenuta di attenzione, insieme alla capacità di elaborare i simboli. Infine non dovrebbe mancargli la capacità di intessere relazioni con i coetanei in classe.