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Super User

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Mercoledì, 08 Febbraio 2017 13:37

Una persona di casa da poter imitare

di Eugenio Corecco

Il vescovo Eugenio Corecco, vescovo di Lugano, 25 anni fa ha commemorato l’ordinazione episcopale del venerabile Aurelio Bacciarini nella parrocchia di Lavertezzo dove Aurelio era nato ed è stato battezzato il 9 novembre 1873 il giorno dopo al sua nascita. Durante la Messa mons. Corecco ha sviluppato la sua commemorazione insistendo sull’importanza del sacramento del Battesimo, porta di ingresso nella vita stessa di Dio e vincolo di perenne comunione.

Mercoledì, 21 Settembre 2016 09:41

Ho una cosa da dirti…

Gesù, la donna, un fariseo (Lc 7,36-50)

di Madre Anna Maria Cánopi

La Parola di Dio sempre ci interpella: è Parola per noi, per la nostra salvezza. Oggi Gesù, Invitato d’onore nel nostro cuore, ha una cosa da dirci (Lc 7,40), ed è una cosa molto importante, l’unica necessaria, come dirà egli stesso durante un altro incontro conviviale nella casa degli amici di Betania (cf. Lc 10,41). E questa cosa molto importante ce la dice con una parabola, che gli è stata suggerita dal contesto in cui si trovava.

Giovedì, 04 Agosto 2016 13:14

L’illusione di credersi immortali

di Giovanni Cucci

Crisi significa letteralmente giudizio, valutazione su se stessi e il fondamento della propria vita: in questo senso si può dire che dopotutto si invecchia come si è vissuti


L’’incapacità di parlare della morte, della propria morte e di metterla in conto come parte della propria vita è indubbiamente un segno di impoverimento culturale, una autentica crisi di civiltà. La nostra è una società, l’unica al mondo!, incapace di parlare della morte, incapace di prepararsi ad essa.

Alla vigilia della Giornata mondiale della Gioventù che si svolgerà in Polonia, a Cracovia, dal 26 al 31 luglio prossimi, nel ventesimo anniversario della morte del servo di Dio Eduardo Francisco Pironio, desideriamo pubblicare il suo testamento spirituale. Una scelta non casuale, perché il cardinal Eduardo Francisco Pironio - argentino, ma figlio di emigrati friulani - fu proprio l’iniziatore e l’organizzatore delle prime undici edizioni della Giornata mondiale della Gioventù.

Mercoledì, 10 Giugno 2015 14:32

L'attività umana collaborazione con Dio

La "Gaudium et Spes"

di Madre Anna Maria Cánopi

 

«Con il suo lavoro e con il suo ingegno l’uomo ha cercato sempre di sviluppare la propria vita, ma… molti beni, che un tempo l’uomo si aspettava dalle forze superiori, oggi se li procura con la sua iniziativa e con le sue forze» (n. 33). Affrontando il tema dell’attività umana, la costituzione conciliare Gaudium et Spes sottolinea la presenza di una contrapposizione nel modo di concepire e vivere il lavoro che, nell’età contemporanea, si è venuta accentuando e radicalizzando; una contrapposizione che richiama da vicino la dolorosa realtà del peccato originale.

Gesù ritrovato al tempio: quinto mistero gaudioso

Gesù, il ragazzo, che resiste tre giorni a Gerusalemme, è la sapienza che interroga e dà le risposte alle promesse di Dio. Gesù è per noi la Parola viva dell’evangelo che ascolta e interroga sulle promesse dell’Antico Testamento

di Ottavio De Bertolis

Una scena stupenda: il figlio di Maria, dodicenne, cioè adulto (come anche oggi presso gli Ebrei il dodicenne diviene Bar Mitzvà, “figlio dell’alleanza”, e legge così per la prima volta la Torah in pubblico, nella sinagoga), non rimane in casa, con i suoi, o “nella carovana” del mondo. Gesù vuole dedicarsi alle cose del Padre suo, ovvero, con le sue parole letterali riportate nel Vangelo: “non sapevate che devo essere nelle cose del Padre mio?”. E Maria e Giuseppe non compresero: non si trattava di una disobbedienza, di un dispetto fatto dal giovinetto ai suoi genitori (“tuo padre ed io, angosciati, ti cercavamo”), ma della manifestazione più profonda della sua identità e quindi del suo destino, della sua vita che gli si apriva davanti, come a un giovane adulto si pone davanti la vita con le sue scelte.
Mercoledì, 08 Febbraio 2017 14:37

La perla perfetta

C'era una volta una conchiglia. Se ne stava in fondo al mare cullata dalle onde, sfiorata dal passaggio sinuoso di pesci colorati e cavallucci marini fino a quando una tempesta giunse fino a lei sconvolgendole la vita. La violenza delle onde la capovolse più e più volte facendola girare, rotolare, urtare, trasportandola lontano fino a che, ammaccata e dolorante, si fermò. Stava cercando di capire dov'era finita quando, improvvisa, una fitta lancinante la trapassò. Che stava succedendo ancora? Ah... ecco! Attraverso le valve, nello stravolgimento di prima, era riuscito a intrufolarsi un sassolino che, pur piccolo, aveva contorni spigolosi e appuntiti. Sulla carne viva faceva proprio male... La conchiglia provò a muoversi e a "sputarlo" fuori, ma senza risultato. Tentò e ritentò anche nei giorni seguenti. Il dolore non passava. Pianse, e pian piano le sue lacrime ricoprirono il sassolino. Strano, il dolore iniziava ad attenuarsi. Cercò ancora di eliminarlo ma ormai faceva parte di lei.

Tra le maglie della rete, assieme ai pesci, un pescatore vide una conchiglia. La aprì e, meraviglia, si trovò tra le mani ruvide e callose una perla bellissima, rilucente. La girò e rigirò: perfetta!

I pescatori sanno che ogni perla ha una storia da raccontare e... l'accostò all'orecchio.

Ascoltando, ripensò alla sua vita. Quante tempeste aveva attraversato, quante solitudini, quanto dolore e rabbia e ribellione... Quante lacrime si erano mescolate alle gocce del mare! Ma proprio quelle lacrime erano riuscite a compiere il miracolo anche dentro di lui. Una perla frutto del dolore, della rinuncia, della pazienza, di quel "sassolino" che ti entra dentro e non riesci più a buttar fuori; una perla capace di donare luce a chi si avvicina...

Il pescatore guardò quel miracolo racchiuso nella mano, guardò la sua luce, alzò il viso al cielo terso e, limpido, sorrise.

Mercoledì, 08 Febbraio 2017 14:35

Calendario - Febbraio

Febbraio

«Febbraio finì la scorta e fece bruciare la tavola e la porta»

Febbraio per quanto sia il mese più corto dell’anno sembra interminabile per il gelo che attanaglia la campagna, per il freddo che è penetrato nelle case, per la penuria di cibo: le riserve alimentari cominciano a scarseggiare e i nuovi raccolti sono ancora lontani. Così raccontano i proverbi. Ma febbraio è anche il mese in cui la natura comincia a uscire dal letargo invernale, il grano mette le radici e forse negli ultimi giorni uno sprazzo di tepore indica vicina la fine del lungo inverno. 

Campagna. I prati iniziano a risvegliarsi richiedendo attenzioni: nelle aree infestate dal muschio, si distribuisce una soluzione di solfato di ferro e/o solfato ferroso; si arieggiano le superfici erbose e si eseguono le concimazioni. Dove necessario si fa la trasemina.

Fruttetto e vigneto. Si effettua il riordino e la pulizia e si prepara il terreno per gli impianti primaverili. Hanno inizio le potature delle pomacee e dei fruttiferi in genere. Si prelevano le marze di un anno dalle drupacee per gli innesti. Si eseguono diserbi e concimazioni organiche.

Orto. Ci si dedica alla lavorazione del terreno e alla concimazione di base. Si rincalza il pisello seminato in autunno e si fa pregermogliare la patata destinata alla semina. Si prepara il terreno per l’asparagiaia. Si semina, in semenzaio in coltura protetta: lattuga e cappuccio primaverile, sedano, agretto, bietola da orto, carota, pisello, prezzemolo, ravanello, rucola; a dimora all’aperto: bietola da coste, cipolla bianca e colorata, lattuga e radicchio da taglio, spinacio, valerianella; in semenzaio riscaldato: basilico, sedano, melanzana, peperone, pomodoro; in vasetti riscaldati: anguria, cetriolo, melone, zucchina.

Giardino. Si potano siepi, rosai e piccoli alberi a fioritura invernale. è il momento di piantare alberi e arbusti, in particolare clematide e altri rampicanti, forsizia e rosa, e rampicanti come convolvolo e pisello odoroso. A metà mese si dividono i cespi delle erbacee perenni, come campanule, echinacee, astri ecc., per ottenere nuove piante in semenzaio riscaldato si seminano: begonia, bocca di leone, garofano, petunia, portulaca, salvia ornamentale.

Sabato, 09 Dicembre 2017 13:27

Il dolore delle madri

Papa Francesco sulle lacrime delle donne

«Quante mamme versano oggi lacrime, come santa Monica, perché i propri figli tornino a Cristo! Non perdete la speranza nella grazia di Dio!”. Queste parole sono state lanciate da papa Francesco, su Twiter  in nove lingue. È un tipo di amore, quello di una madre per il proprio figlio, quello del dono e dalla solidarietà a lui molto caro. Un amore viscerale richiamato dal papa nel giorno in cui la Chiesa ricorda santa Monica, madre di sant’Agostino. 

Mercoledì, 28 Giugno 2017 12:05

Restituiamo dignità al fine vita

di Barbara D. 

Il quotidiano Avvenire nella scorse settimane ha dato ampio spazio al dibattito sul fine vita, in merito alla discussione della legge sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento, le Dat. Ho seguito il dibattito con attenzione e trepidazione. Sì, trepidazione, perché per chi lavora nell’ambito sanitario questa legge è tanto attesa. Certo, non credo che una legge possa toglierci tutti i problemi di coscienza nei singoli casi che incontriamo tutti i giorni, ma almeno ci può indirizzare e sostenere in certe decisioni difficili.

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