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Lunedì, 12 Maggio 2014 12:04

Con Maria contemplativi nell'azione

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di Nico Rutigliano

Cosa intendiamo per spiritualità? L’insieme dei valori che modellano uno stile di vita. Per noi guanelliani, che vogliamo incarnare i valori di don Guanella, la spiritualità  fa capo a tutte quelle forme di preghiera, di vita e di tratti del comportamento, che plasmano il carattere, i rapporti umani, il modo di pregare, la forma pratica di vivere la carità. La spiritualità investe sia la contemplazione che l’azione; riguarda la preghiera e sfocia nella carità; anima l’unione con Dio e spinge all’amore fraterno.

Mercoledì, 02 Aprile 2014 15:30

EucarIstia cuore vivo della carità

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di Nico Rutigliano

Quando nel Vangelo andiamo a leggere il racconto dell’Ultima Cena, troviamo che i tre evangelisti sinottici,  Matteo, Marco e Luca, ci parlano dell’istituzione dell’Eucaristia; invece, il quarto evangelista, Giovanni, ci descrive l’episodio della lavanda dei piedi.
 È interessante come si conclude il racconto: «Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio perché, come ho fatto io, facciate anche voi. In verità, in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un apostolo è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica» (Giovanni 13,12-17).
Mercoledì, 12 Marzo 2014 16:00

Quaresima un pellegrinaggio nella misericordia

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Il periodo quaresimale desidera sottolineare una fase critica che precede una trasformazione. Un tempo di gestazione per la nascita di nuovi pensieri e nuovi stili di vita. Un tempo di lavorio silenzioso in attesa della fioritura.
 Nel definire il periodo della Quaresima, il vescovo Tonino Bello ha un’immagine stupenda e assai suggestiva. Dice: questo periodo quaresimale «inizia con uno sciampo alla cenere e finisce con la lavanda dei piedi». Così dalla testa ai piedi tutta la vita passa sotto il lavacro della purificazione sul senso del vivere e dell’impegno al servizio degli ideali nutriti dallo Spirito Santo nei momenti di preghiera, di generosità e di penitenza.
«Lo sciampo alla cenere» ha come elementi lo splendore dei rami di ulivo, benedetti nel giorno delle Palme, ma anche le piante dell’ulivo furono testimoni del patire in solitudine di Gesù nel Getzemani.
Venerdì, 21 Febbraio 2014 16:07

Pregare è respirare con Dio

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Dalla vita di Abele in poi, l’uomo ha scoperto che la preghiera è la fonte di energia più potente che le persone possono sperimentare. In tutta la Bibbia la preghiera appare come il respiro di ogni vivente. Questo respiro, evidentemente, era l’anima della famiglia di Nazareth. Per Giuseppe, Maria e Gesù, l’invito alla preghiera era segnato in cinque momenti della giornata, quasi per dare una continuità alla lode, obbedendo alla parola che Gesù avrebbe insegnato ai discepoli come leggiamo nell’evangelo di Giovanni: «Senza di me non potete fare nulla» (15,5) e in quello di Luca: «Bisogna pregare sempre» (Lc 18,1).

Giovedì, 30 Gennaio 2014 14:10

Alla scuola della pace

Nella letteratura religiosa c’è un libro classico che ha aiuto tante anime a trovare il volto di Dio, è il «Diario di un pellegrino russo». Il protagonista è per l'appunto un pellegrino che attraversa l'Ucraina e la Russia portando nella sua bisaccia solo pane secco e la Bibbia. Questo pellegrino partecipando a una messa è rimasto colpito dall'esortazione di San Paolo a «pregare incessantemente». Inesperto si mette alla ricerca di chi gli insegni come fare a vivere la vita di ogni giorno e contemporaneamente avere la propria mente continuamente rivolta a Dio in preghiera. Incontra, infine, uno «starec», un padre spirituale, che gli insegna la cosiddetta preghiera di Gesù, cioè la «preghiera del cuore» che consiste nella ripetizione, come una litania, di questa espressione: «Signore Gesù Cristo, figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore».

Il pellegrino intraprende il suo viaggio e, alla sua costante preghiera a forma di litania, aggiunge la sua personale esperienza e quella di qualificati testimoni di fede che incontra lungo il viaggio. Lo scopo del pellegrinaggio è quello d’imparare a pregare così da incontrare Gesù, il maestro, «la via, la verità e la vita».

Mercoledì, 17 Dicembre 2014 13:15

Non abbiate paura: oggi il Signore agirà per voi

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«Signore, intervieni!»

di Madre Anna Maria Cánopi osb

Nell’oggi della nostra storia assistiamo, impotenti, al dramma di moltitudini – persone singole, famiglie e anche interi popoli – costretti alla fuga, all’esodo dalla loro terra a causa della guerra, della persecuzione religiosa o anche dell’estrema povertà. Affiora allora spontaneo il grido di aiuto: «Signore, intervieni!». La nostra stessa vita è un cammino pieno di imprevisti e di difficoltà, fatto a tratti insieme e a tratti anche in solitudine.
Sabato, 08 Novembre 2014 11:03

Un invito a cena per cambiare un'esistenza

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«Oggi devo fermarmi a casa tua»

di Madre Anna Maria Cánopi

Quando Gesù entra in Gerico, una gran folla accorre e fa ressa attorno a lui; tutti desiderano accostarlo, vederlo, ascoltarlo, ottenere da lui qualche cosa. È, infatti, conosciuto come il “Maestro buono”, il Maestro che ama gli umili, i poveri, i malati, gli infelici. Nella moltitudine, però, c’è anche Zaccheo che non appartiene a questa categoria: egli è capo dei pubblicani e ricco, piccolo di statura. Fa quindi la sua comparsa proprio come la persona più lontana da Dio e incallita nel peccato di frode.
Mercoledì, 30 Luglio 2014 11:41

Ogni giorno la Parola come una mamma che ci fa vivere

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«Ecco, oggi io faccio di te come una città fortificata»

 di Madre Anna Maria Cánopi

 

Dio è eterno e noi siamo frammenti del tempo, ma nel suo immenso amore Dio si china su di noi, entra nell’oggi della nostra esistenza, e con la sua Parola, con la  potenza del suo Spirito, ci attrae nell’eternità.

L’eterno Presente è entrato nel tempo dapprima rivolgendosi ai Profeti e affidando loro la missione di essere per tutti i messaggeri della sua Parola. Poi, come si legge all’inizio della lettera agli Ebrei, la Parola stessa si è fatta visibile e si è donata a noi nel Cristo (cf. Eb 1,1-2); attraverso il Cristo è passata agli apostoli, alla Chiesa, a tutti i credenti fino a noi, oggi. Ogni giorno, dunque, possiamo vivere l’oggi di salvezza. 
Ogni mattino, alzandoci, dobbiamo allora dire al Signore: «Fa’ attento il mio orecchio». Ed egli ci dice: «Vivi questo oggi per me! Vivendo per me, questo tuo oggi è un passo in più verso l’eternità». 
Lunedì, 16 Giugno 2014 11:53

L’oggi di salvezza tra rinnegamento e pentimento

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«Proprio tu, oggi, tre volte mi rinnegherai» 

di M. Anna Maria Cánopi

 
La vocazione è dono e il cammino che si apre davanti a chi risponde il suo sì alla divina chiamata è un mistero che si scopre di giorno in giorno, un cammino che conosce ore di entusiasmo e di slancio, ma anche ore di stanchezza e di dubbio; momenti di luce e di gioia, ma anche di oscurità e di paura… 
Lunedì, 12 Maggio 2014 12:08

Dacci oggi il nostro pane quotidiano

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La preghiera del povero, del figlio, del bambino

di Madre Anna Maria Cánopi

«Padre nostro... dacci oggi il nostro pane... ». Ecco la preghiera del povero, la preghiera del figlio, del bambino che non sa ancora procurarsi il pane e perciò lo chiede al suo padre, per sé e anche per i suoi fratelli. Gesù, infatti, ci fa dire: dacci  – non dammi  – il nostro  – non il mio  – pane quotidiano.
Tutta la sacra Scrittura parla del pane, di questo alimento elementare che Dio stesso provvede alle sue creature sia gratuitamente, sia anche chiamandole a guadagnarselo un poco, lavorando nel suo campo.
Prima del peccato, lavorare sotto lo sguardo di Dio, nell’Eden, doveva essere per l’uomo un diletto anziché un peso, ma dopo il peccato originale, dopo che l’uomo, facendosi disobbediente, ebbe preso per sé, egoisticamente, il cibo dell’albero della vita, Dio disse all’uomo:
«Maledetto il suolo per causa tua!