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Bussola dello Spirito

Bussola dello Spirito (40)

Sabato, 30 Maggio 2020 13:00

Nel volto del Cristo l’uomo nuovo

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Che aspetto aveva Gesù?

di Gabriele Cantaluppi

In ultima analisi potremmo rispondere molto semplicemente e in maniera sbrigativa che non sappiamo nulla, perché i Vangeli e gli altri scritti del Nuovo Testamento non ci dicono nulla dell’aspetto fisico di Gesù. Cogliamo nei racconti evangelici alcuni suoi momenti di commozione, di turbamento, di gioia, perfino di angoscia; lo vediamo piangere, soffrire, allietarsi, persino scherzare, dormire e mangiare come anche camminare e affaticarsi. Veniamo anche a conoscenza della sua relativa giovinezza: Lc 3, 23 ci racconta che «Gesù quando iniziò il suo ministero aveva circa trent’anni».

Giovedì, 09 Aprile 2020 13:18

Ma è vero che ci sono laici celibi?

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Leggendo «Querida Amazonia»

di Gabriele Cantaluppi

In questi mesi, dalla celebrazione del Sinodo dei Vescovi sull’Amazzonia dell’ottobre scorso, il celibato sacerdotale ha spopolato sui web, sulla stampa e nei discorsi. Ma quanti hanno saputo documentarsi, prima di allinearsi alle opinioni di tanti “bar dello sport”?

Lunedì, 02 Marzo 2020 11:18

Lettura e la vita interiore

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La lettura spirituale è necessaria quanto la preghiera?

di Gabriele Cantaluppi

Nell’“emergenza educativa” che investe oggi il mondo giovanile, e non solo, grande spazio è dato alla necessità di ritornare all’incontro con un buon libro, staccandosi dalla dipendenza maniacale del web. Leggere amplia i nostri orizzonti, nutre lo spirito e ci aiuta a dar voce al nostro mondo interiore. Spesso è stato questo l’avvio alla conversione per molti peccatori. Lo ricorda san Josemaria Escrivà: «Non tralasciare la lettura spirituale; la lettura ha fatto molti santi».

Lunedì, 03 Febbraio 2020 13:52

Occasioni come opportunità

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di Gabriele Cantaluppi

In che modo essere cristiani oggi?

Non è mai stato difficile professare la propria fede cristiana: lo testimoniano già gli scritti del Nuovo Testamento e le varie epoche della Chiesa. Nessuna meraviglia quindi che lo sia anche oggi in questo nostro «cambiamento d’epoca», come ebbe a definirla papa Francesco nell’incontro con i rappresentanti del quinto convegno nazionale della Chiesa italiana a Firenze il 10 novembre 2015.

Giovedì, 02 Gennaio 2020 14:35

Tasse da pagare

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È sempre giusto pagare le tasse?

Che la storia sia “maestra della vita”, al dire di Cicerone, sono in tanti a dimenticarlo e così periodicamente ci si ritrova a fare i conti con i medesimi errori già compiuti e con le conseguenze da pagare. In questo giorni n cui, in Italia, si dibatte l’annosa questione della lotta all’evasione fiscale, sarebbe bene ricordare l’esperienza del dopoguerra in questo settore. L’evasione era cresciuta, e ognuno si autogiustificava. Però poi lo Stato invertì la marcia, perché diminuendo le imposte ed essendo più sopportabili, i cittadini si sentivano invogliati a impegnare i redditi che prima tenevano occultati, e così si fece strada la mentalità del valore etico del sistema fiscale. Dal 1949 al 1956 il gettito fiscale aumentò del 58%, mentre la spesa pubblica era salito del 48%.

a cura di Gabriele Cantaluppi

È un tema non irrilevante nella società contemporanea, soprattutto in questa stagione di regali natalizi.

Uno studio del “Centro studi Cosmetica Italia” rileva che il fatturato delle imprese nazionali nel settore cosmetico a fine 2018 era di oltre undici milioni di euro che, si prevedevano in espansione l’anno successivo. Pur non volendo apparire moralisti, possiamo chiederci se ciò appartiene alla doverosa cura del corpo o invece riveli un’attenzione eccessiva o patologica. Dai resoconti appare che ciò non è appannaggio solo del mondo femminile, ma interessa anche quello maschile: tanta è la forza persuasiva soprattutto della pubblicità.

di Mario Carrera

Nel canonizzare una persona santa la Chiesa accende nel suo firmamento delle vie maestre, strade garantite per una laurea in santità.

La liturgia, celebrata con fede e non solo per devozione o abitudine, morde la vita e la illumina dei colori dell’arcobaleno e ci avvolge in un abbraccio affettuoso che fa pulsare nel cuore dei credenti i valori essenziali del vivere umano. Un’iride colorata dalla nostalgia di una felicità sognata, sperata, è innestata come un embrione nel giorno del battesimo.

Lunedì, 09 Settembre 2019 14:22

Fare sempre l'elemosina?

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Ogni giorno sulle nostre strade incontriamo persone che chiedono l’elemosina. Anche volendo aiutarli, non potremmo certamente lasciare un’offerta a tutti. Come comportarsi da buon cristiano?

di Gabriele Cantaluppi

Non è qui il caso di trattare sull’importanza di quest’opera di carità, tanto raccomandata da Gesù stesso, praticata in ogni epoca dalla Chiesa e raccomandata da tutte le principali religioni. Fermiamoci al problema: bisogna fare la carità a questi “homeless”? Chi sono veramente “i poveri”? Solo i barboni che incontriamo per strada?

Sabato, 06 Luglio 2019 12:12

Come si chiamavano i genitori di san Giuseppe?

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a cura di Gabriele Cantaluppi

Di san Giuseppe i vangeli non danno molte notizie, limitandosi a registrare il suo silenzioso e concreto apporto agli inizi del grande mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio, fino al raggiungimento dei dodici anni di età. Dopo il ritrovamento di Gesù nel tempio di Gerusalemme, mentre conversava con i dottori, a Giuseppe si accenna appena quando Gesù è indicato come «figlio del carpentiere» (Mc 6, 3; Mt 13, 55).

a cura di Gabriele Cantaluppi

Il mese di giugno è tradizionalmente dedicato alla devozione al Sacro Cuore di Gesù, anche perché è il mese in cui si celebra la festa liturgica, il venerdì otto giorni dopo la festa del Corpus Domini.

La devozione al Cuore di Gesù ebbe grande incremento grazie alle rivelazioni avute da santa Margherita Maria Alacoque, nel diciassettesimo secolo, e all’apostolato dei Gesuiti e riuscì a imporsi all’opposizione della corrente giansenista.

L’oggetto del culto è il Cuore fisico di Gesù. Pio XII nell’enciclica Haurietis aquas insegna che «nella devozione al Cuore di Gesù è la sua Persona divina che viene adorata, la sua Persona che ha assunto una natura umana e pertanto anche un cuore umano. Chi ha amato con quel Cuore non è stata una persona umana, ma divina».

Con la sua solita chiarezza san Tommaso d’Aquino ha affermato che «adorare l’umanità di Cristo è lo stesso che adorare il Verbo di Dio incarnato, come onorare la veste di un re è onorare il re che l’indossa. Sotto questo aspetto il culto reso all’umanità di Cristo è culto di adorazione».

La devozione al Cuore di Gesù secondo Pio XI è «tutta la sostanza della religione e specialmente la norma di una vita più perfetta, come quella che guida per una via più facile le menti a conoscere intimamente Gesù Cristo e induce i cuori ad amarlo più ardentemente e più generosamente ad imitarlo» (Enc. Miserentissimus Deus, 8 maggio 1928).

Il cardinale Carlo Maria Martini, così presentava l’associazione dell’Apostolato della Preghiera, legata al culto del Sacro Cuore: «Tante persone semplici possono trovare nell’Apostolato della Preghiera un aiuto per vivere il cristianesimo in maniera autentica. Esso ci ricorda l’invito di san Paolo: “Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale”» (Rm 12, 1).

Riguardo poi alla pratica dei nove primi venerdì del mese, il Direttorio su pietà popolare e liturgia del dicastero vaticano per il culto divino e la disciplina dei sacramenti scrive: 

«Nel nostro tempo la devozione dei primi venerdì del mese, se praticata in modo pastoralmente corretto, può recare ancora indubbi frutti spirituali. E necessario tuttavia che i fedeli siano convenientemente istruiti». 

Con la sua promessa incondizionata di misericordia Gesù ha voluto indurci a porre in Lui ogni nostra confidenza, rendendosi Egli garante della nostra salvezza per i meriti del suo amorosissimo Cuore. 

Tuttavia essa non favorisce in alcun modo la presunzione di salvarsi a buon mercato: le anime sinceramente devote sanno benissimo che nessuno può salvarsi senza la propria libera corrispondenza alla grazia di Dio, come ha sintetizzato sant’ Agostino: «Chi ha creato te senza di te, non salverà te senza di te».

Paolo VI nel documento Investigabiles divitias Christi, del 6 febbraio 1969, in occasione del bicentenario dell’istituzione della festa liturgica del Sacro Cuore, indicava il punto d’arrivo di questa devozione: «…per mezzo di una più intensa partecipazione al Sacramento dell'altare, sia onorato il Cuore di Gesù, il cui dono più grande è appunto l'Eucaristia», il più grande amore in cui si assommano tutti gli amori di Gesù per noi.  

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