it IT af AF ar AR hy HY zh-CN ZH-CN en EN tl TL fr FR de DE iw IW ja JA pl PL pt PT ro RO ru RU es ES sw SW
La crisi

La crisi (9)

Mercoledì, 29 Marzo 2017 14:31

Abitare la debolezza come forza vitale

Written by

di Giovanni Cucci

Riconoscere la lezione della crisi, così come è stata delineata in queste riflessioni, richiede un cammino lento, doloroso, di purificazione del proprio io e dei criteri che si ritengono essere importanti circa la vita, se stessi, Dio, per rivestirsi dei sentimenti di Gesù (Fil 2,5). La fragilità, quando è riconosciuta ed accettata diventa luogo di incontro con il Signore, conoscendoLo intimamente. È sempre Paolo a riconoscerlo con stupore: «Mi vanterò ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte» (2 Cor 12,9-10).

Sabato, 04 Marzo 2017 14:08

I sentieri per cammini spirituali

Written by

di Giovanni Cucci

Le situazioni di frustrazione e fallimento possono dunque aprire a cammini opposti, di morte o di possibilità di pienezza. Per questo è indispensabile una guida spirituale che aiuti a leggere quanto accaduto nella propria vita. Questo punto però può essere facilmente frainteso: alla base infatti di un accompagnamento spirituale, è importante che la persona abbia fatto, previamente, l’esperienza fondamentale della figliol\qanza spirituale. Viceversa, la relazione si presta ad equivoci, dipendenze anche perverse, e comunque non in grado di favorire la conoscenza, la maturazione ed il progresso spirituale.

Mercoledì, 08 Febbraio 2017 13:59

Il discepolo e il buio della crisi

Written by

di Giovanni Cucci

Le quattro azioni di Gesù sul pane rappresentano anche il modo offerto al discepolo di vivere la propria crisi: anch’egli come Gesù viene scelto, chiamato da Dio, benedetto, spezzato per essere dato, perché i giorni della sua vita portino frutto. Nelle azioni sul pane volutamente offerto Gesù invita i suoi a non cercare di nascondere il momento della crisi, ma di affrontarla a viso aperto, andandogli incontro consapevolmente.

Mercoledì, 21 Dicembre 2016 14:10

Gli stadi della elaborazione

Written by

di Giovanni Cucci

Ripercorriamo in modo sommario (con il rischio di una inevitabile sbrigatività) le tappe del percorso di elaborazione della crisi. In ordine gli stadi di questa elaborazione:

1: l’incertezza. La persona si trova a confronto con qualcosa di inaspettato e di critico, senza quasi rendersene conto. La prima reazione è di negare tutto ciò cercando di continuare il corso della vita ordinaria cui si è troppo abituati. Si fa di tutto per non vedere quanto è capitato.

2: la certezza. È evidente che però non si può non fare i conti con quanto accaduto, la malattia progressiva, la morte di una persona cara, l’abbandono di un familiare, una grave perdita, lavorativa, finanziaria. A questo punto si lotta perché non sia così e ci si aggrappa a qualunque cosa.

Mercoledì, 21 Settembre 2016 09:48

La crisi come possibile buona notizia

Written by

La saggezza nell’affrontare la vita mai è frutto delle chiacchiere, quasi sempre è figlia dell’oscurità e del silenzio: crogioli di purificazione

di Giovanni Cucci

Se è vero, come si è notato, che si invecchia come si è vissuti, il trascorrere del tempo ha il compito di saggiare e demolire le varie “maschere” con cui ci diamo un’illusione di grandezza. Forse sono proprio le resistenze al cambiamento, richiesto a vari livelli dalla nostra vita, a costituire una grande parte del problema, la causa principale della sofferenza e della sensazione di totale inutilità.

Venerdì, 17 Giugno 2016 13:09

Quarant’anni: un’eta di frutti e progetti

Written by

di Giovanni Cucci

L’età dei 40 anni è per molti versi significativa, non ultimo perché oltrepassandola si varca il «mezzo del cammin di nostra vita» di dantesca memoria, trovandoci inevitabilmente a riflettere con sempre maggiore frequenza sul delicato tema della vecchiaia e della morte. “Inizia la discesa”, si suole dire, e non si può fare a meno di guardare a dove questa importante età di passaggio ci conduca. È quanto emerge a esempio in modo nitido da questa testimonianza: «Come ricordo quel periodo, all’incirca quando compii 40 anni, un’epoca in cui la mia mortalità cominciò a ossessionarmi!

Venerdì, 04 Marzo 2016 11:12

La crisi: Il fallimento dell’attivismo

Written by

«La trascendenza di Dio, lungi dallo schiacciare l’uomo o dal diminuirlo, si comunica a lui e lo eleva a un livello più alto. Il Dio che supera l’uomo lo rende capace di superare se stesso».

di Giovanni Cucci

La persona, affettivamente matura, è colei che sa integrare la sua capacità riflessiva e intellettuale con le corrispondenti emozioni in modo che le scelte siano espressione concreta degli ideali coltivati e condivisi con libertà e gratuità.

In una visione volontaristica la vita è soprattutto opera dei nostri sforzi; le fragilità non possono trovare spazio, ma in questo modo non si notano più nemmeno le ricchezze e i differenti doni che costituiscono l’unicità preziosa di ciascuno. Caratteristica di questo approccio alla vita è di aver smarrito il senso della gratuità: il Signore ha cessato di essere il padrone della vigna, è diventato un collaboratore, al massimo il nostro “vicepresidente”. Per questo è bene che la crisi esploda e mandi in frantumi questo orgoglio possessivo. Il cardinale Daneels, arcivescovo di Bruxelles, confidava in proposito: «Quando torno a casa dopo una lunga giornata di lavoro, vado in cappella e prego. Dico al Signore: ‘Ecco, per oggi è finita. Adesso, siamo seri, questa diocesi è tua o mia?’ Il Signore dice: ‘Tu cosa ne pensi?’ E io rispondo: ‘Penso che sia tua’ ‘È vero, dice il Signore, è mia’. E allora dico: ‘Allora, Signore, tocca a te prendere la responsabilità della diocesi e dirigerla.

Giovedì, 04 Febbraio 2016 14:34

La crisi: aspetti psicologici

Written by

di Giovanni Cucci

Taulero rileva tre tentativi facili di far fronte alla crisi: 1) cercare di cambiare il mondo; 2) Fare continui cambiamenti esteriori; 3) svolgere il proprio ruolo impegnativo a “denti stretti”.

La crisi dell’età di mezzo rivendica un ritorno verso di sé, una presa di coscienza delle proprie fragilità di fondo, talvolta negate, o rimosse, o trasferite su altre cose, come il successo, l’attività, la professione, le scelte apostoliche, intellettuali, affettive. Questo momento di arresto è di per sé positivo, è un invito a fare verità e recuperare elementi finora disattesi della storia e del proprio essere; non per nulla la personalità di tipo grandioso, indicata in psicologia con il termine di narcisista, ha più possibilità di trarre beneficio da un lavoro di accompagnamento e conoscenza di sé dopo i 40 anni di età: «Nella crisi della mezza età non si tratta di trovare una soluzione al venir meno delle forze corporali e di mettere ordine a nuovi desideri e nostalgie che spesso irrompono in questa svolta della vita. Si tratta piuttosto di una più profonda crisi esistenziale, in cui viene posta la domanda sul senso globale del proprio essere: “Perché lavoro tanto? Perché rischio l’esaurimento senza trovare tempo per me?” La crisi di mezza età è per sua natura una crisi di senso» (Grün).

Giovedì, 07 Gennaio 2016 16:40

La crisi: realtà della vita

Written by

La tentazione di «tirare i remi in barca» paralizza la nostra crescita umana e spirituale

di Giovanni Cucci

Il percorso di ogni uomo entra prima o poi «nel mezzo del cammino di nostra vita», una situazione di buio e mediocrità in cui le realtà a noi care vanno in crisi, trovandoci con sorpresa stanchi e sfiduciati. Anche le epoche storiche, le società e gli imperi conoscono crisi, decadenze e cadute. Questo periodo di difficoltà, di smarrimento, sembra costituire la modalità stessa della vita e della relazione con Dio; giunti a un certo punto, inaspettatamente, ci si trova persi, non si capisce più nulla, ci si trova smarriti senza forze, energie, motivazioni.