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Super User

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La luce divina invade la penombra della storia umana

 

Il mese di febbraio è iniziato con un’esplosione di luce e un annuncio di gioia per tutta la Chiesa, ma nel tempo passato la gioia fu per due persone anziane che nutrivano il desiderio di poter vedere il Messia. Erano due i vegliardi che montavano di guardia alle porte del tempio per indicare la presenza del Messia in una creatura umana. C’era il vecchio Simeone che dopo aver preso tra le sue braccia il figlio di Dio fatto uomo si sente sazio di giorni e dice al Signore che può chiudere gli occhi sulla terra perché le sue pupille avevano vista la luce divina invadere i sentieri della vita umana.  
 

Trasmissione di Radio Mater condotta da don Mario Carrera, ogni 1° mercoledì del mese

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Caro ed amato San Giuseppe, la liturgia di rito romano domenica scorsa ha fatto riecheggiare nelle nostre assemblee la parola di tuo figlio Gesù, che ci invitava a vegliare, ma anche ci offriva i motivi per essere attenti vigili ai segni della presenza di Dio nella nostra vita. La presenza del divino è una presenza variegata simile ad un riflesso di diamante. A ogni angolazione della luce dà un riflesso di colorazione diversa.

Mercoledì, 17 Dicembre 2014 14:16

Il lupo e lo scoiattolo

Lo scoiattolo, saltando da un ramo all’altro, cadde, un giorno, sopra un lupo addormentato.
Il lupo lo afferrò e voleva divorarlo, ma lo scoiattolo lo supplicò di lasciarlo in vita.
- Sta bene - risposte il lupo - ti risparmierò, a condizione che tu mi dica perché voialtri scoiattoli siete sempre così allegri. Io mi annoio, mentre vedo voi saltare e giocare in continuazione.
- Ho paura di te - mormorò lo scoiattolo. - Lasciami saltare sul ramo e te lo dirò.
Il lupo lo lasciò andare; lo scoiattolo saltò sul ramo e di là disse: - Ti annoi sempre, perché sei cattivo; la crudeltà inaridisce il cuore e fa morire la gioia. Noi, invece, siamo allegri, perché siamo buoni e non facciamo male a nessuno.
 
Quanti lupi addormentati ci sono nei boschi delle nostre storie! Speriamo che toccati dal bene di qualcuno imparino a divorare... la propria cattiveria.
(di L. Tolstoj))
 
 

I consigli dalla natura

Foglie d’olivo

Il colon è una parte dell’intestino crasso, di grande diametro, nella quale le sostanze residue della digestione passano con lentezza maggiore rispetto ad altri tratti intestinali. La colite, l’infiammazione che ne può derivare, può trarre beneficio dalle foglie d’olivo. Bollite in un litro d’acqua fino a riduzione di due terzi, 50 gr. di foglie d’olivo. Lasciate raffreddare e bevete un bicchiere di questa medicina naturale un’ora prima dei pasti. Con una minore quantità di foglie, 30 gr., bollite in mezzo litro d’acqua, fino a riduzione della metà, potete preparare una bevanda da bere prima dei pasti principali: è un piccolo aiuto per i problemi di arteriosclerosi.
 

Lupini contro prurito

Bollite in un litro d’acqua, per un quarto d’ora, 30 gr. di lupini secchi e con il decotto fate lavature e impacchi. La vostra pelle irritata vi ringrazierà.

 

La ricetta

Zucca alla ricotta

Ingredienti per 4 persone:
Zucca gialla 1,5 kg, acciughe sotto sale 3, 
olive nere snocciolate 100 g, cipollina una,
sedano una costola, aglio uno spicchio,
capperi sotto sale mezzo cucchiaio,
ricotta stagionata grattugiata 2 cucchiai, olio d’oliva 4 cucchiai, sale e pepe q.b.
 
1. Dissalate i capperi e le acciughe e diliscate quest’ultime, sbucciate la cipollina e lo spicchio d’aglio; lavate e mondate la costola di sedano. Spezzettate le acciughe e tritate gli altri ingredienti, quindi ponete il tutto in una casseruola con l’olio e fatelo stufare su fuoco bassissimo, in modo che le acciughe si disfino ma non soffriggano.
 
2. Private la zucca della scorza e dei semi, lavatela e tagliatela a tocchetti. Quando le acciughe saranno sfatte, unitevi la zucca e fate insaporire, mescolando spesso, per circa 10 minuti; poi aggiungete le olive e lasciate sul fuoco per altri 15 minuti. Passato questo tempo, spolverizzate con la ricotta, regolate di sale e di pepe mescolando bene, e servite caldo.

Buono a sapersi

 


Per pulire l’argento strofinatelo con cenere umida usando un panno. Risciacquate e per la lucidatura fate ricorso alla pelle di daino.
 
Le pentole hanno tracce di calcare? Utilizzate l’acqua di cottura delle patate o quella ottenuta dalla bollitura delle loro bucce.
 
Per tenere alla larga le lumache sistemate sul terreno un piattino con della birra, oppure circondate le piantine con sabbia granulosa.
 
Prima di usare una pentola nuova di alluminio, fateci bollire un po’ di latte che poi butterete. E' un metodo pratico per rimuovere eventuali sostanze nocive.
 
Quando cucinate broccoli o cavolfiori per evitare che durante la cottura si diffonda per la casa l’odore, aggiungete all’acqua di cottura un po’ di latte, oppure un pezzetto di pane o il succo di mezzo limone che - tra l’altro - aiuta a mantenere il colore naturale delle verdure.
 
Volete eliminare l’odore di aglio o di pesce dalle mani? Nel primo caso sfregatele con bicarbonato e un po’ d’acqua e poi sciaquatele. Nel secondo fate ricorso al latte freddo.
 
Versate in una piccola bacinella dell’acqua e un po’ di bicarbonato. Respirate i vapori: è utile per la gola infiammata.
 
 
 
Mercoledì, 17 Dicembre 2014 14:02

San Paolo fuori le mura

La vicenda di Paolo di Tarso è strettamente collegata a quella di Pietro, anche se i loro percorsi furono inizialmente molto diversi. Paolo, cittadino romano, ebreo persecutore dei cristiani, dopo la conversione divenne l’Apostolo delle genti, colui che diffuse la nuova novella tra i gentili, i non ebrei. Anche lui giunse a Roma, dove subì pure lui il martirio. Secondo il  Martirologio Romano, i  Sinassari delle Chiese orientali e il Decretum Gelasianum del sec. V, la data del suo martirio sarebbe il 29 giugno 67, contestualmente a quella di Pietro.
Mercoledì, 17 Dicembre 2014 13:56

Ex voto: segni di gratitudine e riconoscenza

Sarà capitato a tanti dei nostri associati di visitare santuari e vedere appesi alle pareti dei quadretti, in cui si testimonia visibilmente la gratitudine per una grazia ricevuta. Nella semplicità di una raffigurazione elementare della grazia, i fedeli hanno espresso la loro riconoscenza alla Vergine Maria, nei santuari a lei dedicati, o nei santuari dedicati  al Papà terreno di Gesù, o altri santi, grandi intercessori, che attraverso Gesù hanno ottenuto una grazia dalla misericordia del Padre come supplemento di vita e di speranza. 
L’espressione «Ex voto», in latino significa «a seguito di un voto» . È usata per indicare un oggetto dato in dono a una divinità.
Mercoledì, 17 Dicembre 2014 13:51

Guido Gonella

Un politico al servizio della ricostruzione nel dopoguerra

di Gabriele Cantaluppi

Guido Gonella nacque a Verona nel 1905. Si laureò  in Filosofia e in Scienze giuridiche, diventando docente universitario di Filosofia del diritto nelle Università di Bari e di Pavia. Negli anni Trenta collaborò all’Osservatore Romano su cui,dal 1933 al 1940,curò la rubrica “Acta diurna" che diventò una centrale di notizie provenienti da ogni parte del mondo,dalla quale attinsero tutti i corrispondenti stranieri.
In stretto rapporto con De Gasperi e con altri esponenti democristiani, fino al 1946 diresse il quotidiano “Il Popolo”, organo ufficiale del partito. Componente dell’Assemblea costituente,fu deputato dal 1948 al 1972 e senatore dal 1972 al 1983; ministro della Pubblica istruzione, di Grazia e Giustizia e della Riforma burocratica. Nel 1976 rappresentò l’Italia al Consiglio d’Europa per poi essere eletto al Parlamento europeo nel 1979. Morì a Nettuno nel 1982.

Un anno dedicato alla vita consacrata chiamata a conversione

Nel novembre dello scorso anno il Santo Padre Francesco in un incontro con i superiori generali dei religiosi ha annunciato il desiderio di dedicare il 2015 alla riflessione e alla preghiera di lode a Dio per la luce donata dallo Spirito nel Decreto conciliare Perfectae caritatis sul Rinnovamento della vita religiosa e per chiedere un supplemento di generosità agli stessi religiosi nel Cinquantesimo anniversario della sua promulgazione. 
Quest’anno particolare, che si apre il 30 novembre di quest’anno e si chiuderà il 2 febbraio 2016, vuol essere considerato un momento di grazia per un aggiornamento dell’impegno dei consacrati all’interno della vita di tutta la Chiesa.
Mercoledì, 17 Dicembre 2014 13:42

Nonni: mamme e papà due volte

Il Papa alle generazioni in un cammino solidale

La domenica precedente all’apertura del Sinodo speciale sulla pastorale della famiglia e l’evangelizzazione, papa Francesco ha voluto invitare a Roma i nonni e le nonne e ha coniato per le famiglie dei figli una nuova beatitudine: «Beate quelle famiglie che hanno i nonni vicini. Il nonno è padre due volte e la nonna è madre due volte».  In quell’occasione ha voluto salutare anche papa Benedetto con un affettuoso appellativo di «nonno», esprimendo anche la gioia della sua vicinanza, «perché è come avere un nonno saggio in casa». 
Erano più di quarantamila i nonni accanto a papa Francesco e a Benedetto XVI.  La loro presenza è stata un dono fatto non solo alla Chiesa universale, ma alle società civili di diverse matrici culturali affinché abbiano sempre una maggior attenzione alla proficua presenza degli anziani.  I nonni sono la memoria viva necessaria per costruire il presente e guardare con fiducia il futuro.  
Mercoledì, 17 Dicembre 2014 13:38

San Giuseppe accetta la divina maternità

Dono Doni nella chiesa di Sant'Andrea a Spello

di Maria Gloria Riva

Lo attribuiscono a Dono Doni, l’affresco originalissimo presente a Spello nella chiesa di Sant’Andrea. Si tratta del tema, rarissimo nell’arte, dell’accettazione della divina maternità della Madonna da parte di San Giuseppe, l’uomo giusto di cui la Scrittura ci narra con pochissime ed essenziali parole. 
Giuseppe, venuto a conoscenza della maternità della sua promessa sposa, volle ripudiarla in segreto. Gli apocrifi narrano quello che il Vangelo tace e cioè lo sconcerto, il tormento e il dubbio. Altri mistici, come la Valtorta, indagano invece tra le pieghe dell’animo di questo prescelto da Dio, facendo emergere la grande fede e la rettitudine.

Aperto il Centenario della morte di San Luigi Guanella

di Graziella Fons

Nel 1986, nella solennità dell’Annunciazione, la Congregazione dei religiosi consegnava ai Servi della Carità di don Guanella l’approvazione del testo delle nuove Costituzioni e assegnava, come itinerario di santità operativa, la sensibilità di ascoltare nelle parole del paralitico, da anni seduto ai bordi della piscina miracolosa, il grido di tutti i poveri ed esprimere: compassione, solidarietà e attenzione.
Il paralitico diceva: «Non ho nessuno» e don Guanella ci ripete: «Nessuno nella vita sia costretto a vivere in solitudine la propria esistenza umana». 
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