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Super User

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Mercoledì, 18 Febbraio 2015 15:39

«Don Guanella ha il metodo della periferia»

Un «pellegrinaggio» ideale a cento anni dalla morte di san Luigi

di don Nino Minetti

Da alcuni mesi abbiamo iniziato l’anno giubilare per il centesimo anniversario del passaggio al cielo del nostro santo Fondatore, don Luigi Guanella. In questa circostanza è doveroso fermarsi, consultare le memorie e riascoltare con la sensibilità di don Guanella il gemito dei poveri di oggi. 
Dalla consultazione delle “carte” in nostro possesso, la morte di don Luigi viene posta subito sotto il segno della grandezza dell’uomo e del sacerdote scomparso.
Si celebra la sua vita coraggiosa, serena, nonostante le indicazioni contrarie. Si ammira un’esistenza totalmente regolata sui ritmi proposti da Dio. Si misura la dimensione interiore di un sacerdote che ha saputo riflettere e osservarsi fin dagli anni giovanili, ma che ha dedicato anche attenzione e amore al tempo in cui è vissuto e alle persone che il sistema sociale trasformava in “scarti” umani, aprendosi senza pregiudizio verso quella modernità che poteva loro giovare fino a riscattarli.
Mercoledì, 18 Febbraio 2015 15:35

La crescita spirituale fruttifica nell’umiltà

Solo un amore vero ordina i desideri. Essi sono, allora, espressione di un amore equilibrato e libero, l’amore di carità, l’unico capace di coinvolgere tutta la persona.

di G. Cucci

Sul tema del desiderio una visione spirituale rimane indispensabile perché mostra che l’agire non è frutto del caso, ma necessita di un progetto, e che anzi proprio le difficoltà e gli imprevisti della vita sono preziosi e portano in sé un insegnamento che va raccolto perché mostrano un possibile percorso da riconoscere. La fatica, la sofferenza e la prova non dicono di per sé che è inutile desiderare, ma che ogni cosa ha un prezzo, e che è importante sapere su cosa investire la propria vita. Gli imprevisti hanno spesso aiutato i santi a precisare e a concretizzare i loro progetti; s. Ignazio giunge a dare vita ad un nuovo ordine in seguito a contrattempi che non gli consentono di realizzare il suo desiderio: vivere stabilmente in Terra Santa.
Mercoledì, 18 Febbraio 2015 15:32

Spiritualità e devozioni come anima in un corpo

Stimato signor Direttore, 
sono un’iscritta alla Pia Unione di San Giuseppe, leggo con profitto la rivista, cerco di essere fedele alla preghiera quotidiana per i morenti, a volte, recito il sacro Manto in onore di San Giuseppe. Le scrivo per un chiarimento: a volte mi chiedo se le pratiche in onore di san Giuseppe sono una semplice devozione, oppure  la conseguenza di una spiritualità specifica?
Tiziana Vella – Catanzaro
 
Mercoledì, 18 Febbraio 2015 15:28

All’umanità in cammino gesù ha aperto la porta

L’Ascensione: secondo mistero glorioso

di O. De Bertolis

L’autore della lettera agli Efesini scrive che «colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra dei cieli, per riempire tutte le cose». è un’espressione molto bella, con la quale ci si mostra come Gesù vuole non solo attirare a sé tutte le cose, come aveva detto, riferendosi alla sua Croce: «Io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me», ma anche riempire tutte le cose della sua vita, quelle animate e quelle inanimate, l’uomo e il cosmo stesso, mediante l’effusione dello Spirito Santo. Di questa effusione continua, che attraversa tutta la storia, Lui è il Pontefice, il Mediatore, il vero ed eterno Sacerdote.
Mercoledì, 18 Febbraio 2015 15:25

Un anno speciale per la vita consacrata

Il Vangelo vissuto è il terreno fertile dove fiorisce la speranza e risveglia il mondo

di p. Donato Cauzzo

Un lungo applauso si è alzato dagli oltre 120 superiori generali di ordini e congregazioni religiose riuniti, il 29 novembre 2013, attorno a papa Francesco in occasione del loro raduno annuale a Roma, quando hanno ascoltato il suo annuncio: «Ho deciso di dedicare un anno speciale, il 2015, alla vita consacrata!». 
Pur essendo del tutto inaspettato, questo annuncio raccoglieva l’attesa e la speranza che da tanto tempo i consacrati di tutto il mondo avevano in cuore: che la vita consacrata tornasse a risplendere nella Chiesa come una “perla preziosa” a volte troppo nascosta e spesso poco valorizzata e apprezzata. 
Mercoledì, 18 Febbraio 2015 15:22

Intenzione di Preghiera del mese di febbraio

INTENZIONE GENERALE
Perché i carcerati, in particolare i giovani, abbiano la possibilità di ricostruire una vita dignitosa.
 
INTENZIONE MISSIONARIA
Perché i coniugi che si sono separati trovino accoglienza e sostegno nella comunità cristiana.
 
INTENZIONE DEI VESCOVI
Perché gli operatori del sistema sanitario uniscano la competenza professionale al rispetto di ogni persona.
 
 
INTENZIONE DELLA PIA UNIONE
«Preghiera dal carcere»
 
Signore Crocifisso, guardaci, siamo quelli come te. 
Condannati. Sul patibolo e dietro le sbarre della vergogna. Anche in attesa dell'esecuzione, per veleno, per corda al collo, per fucilazione o sedia elettrica. Ti basti questo: come Te, inchiodati in croce. A differenza di Te, noi più spesso per colpa, anche se non mancano, tra noi, gli innocenti. Amico, se tu conoscessi il mistero immenso della detenzione, dove mi trovo! Se vedessi e sentissi quello che vedo tra queste buie mura. E amaramente penso ai miei cari. Che ingiustamente soffrono a causa mia.
“Conosco il demonio che era dentro di me, ero legata al Male, la mia vita fu di violenza. Ma da quando ho conosciuto il Signore nulla è più riuscito a farmi commettere un gesto di violenza: in questi 14 anni di braccio della morte Gesù, con il suo perdono, è entrato nel mio cuore! Se decidete che dovrete uccidermi, fatelo basandovi solo sulla brutalità del mio crimine, ma per favore non basatevi su di me come rischio futuro per la società, perché io ora sono cambiata… Vi amo tutti, spero che la mia morte vi dia pace, di nuovo chiedo perdono alle famiglie che ho colpito, ora vado incontro a Gesù, vi aspetto tutti in Paradiso, Lui ha già preparato un posto per me”.
 
Mercoledì, 18 Febbraio 2015 15:19

Recuperare il legame tra il pregare e l’agire

La prima preghiera di lode, che troviamo all’inizio dell’evangelo dopo la nascita di Gesù, è il ringraziamento di Giuseppe e Maria al tempio di Gerusalemme. Esprimono la loro gratitudine a Dio per il dono del figlio e riconsegnano il Primogenito nelle mani di Dio con il rituale dell’offerta di due colombi. 
Troveremo molte volte Gesù in preghiera, soprattutto nei momenti più importanti. Infatti, non è possibile un vita religiosa senza preghiera. 
La preghiera è il centro di ogni rapporto con Dio, è l’anima di ogni atto di devozione. Il respiro della fede è unito al respiro stesso di Dio. Pregare è respirare  a due polmoni. L’atto di  credere e di pregare s’identificano.

 

La luce divina invade la penombra della storia umana

 

Il mese di febbraio è iniziato con un’esplosione di luce e un annuncio di gioia per tutta la Chiesa, ma nel tempo passato la gioia fu per due persone anziane che nutrivano il desiderio di poter vedere il Messia. Erano due i vegliardi che montavano di guardia alle porte del tempio per indicare la presenza del Messia in una creatura umana. C’era il vecchio Simeone che dopo aver preso tra le sue braccia il figlio di Dio fatto uomo si sente sazio di giorni e dice al Signore che può chiudere gli occhi sulla terra perché le sue pupille avevano vista la luce divina invadere i sentieri della vita umana.  
 

Trasmissione di Radio Mater condotta da don Mario Carrera, ogni 1° mercoledì del mese

Ascolta

Caro ed amato San Giuseppe, la liturgia di rito romano domenica scorsa ha fatto riecheggiare nelle nostre assemblee la parola di tuo figlio Gesù, che ci invitava a vegliare, ma anche ci offriva i motivi per essere attenti vigili ai segni della presenza di Dio nella nostra vita. La presenza del divino è una presenza variegata simile ad un riflesso di diamante. A ogni angolazione della luce dà un riflesso di colorazione diversa.

Mercoledì, 17 Dicembre 2014 14:16

Il lupo e lo scoiattolo

Lo scoiattolo, saltando da un ramo all’altro, cadde, un giorno, sopra un lupo addormentato.
Il lupo lo afferrò e voleva divorarlo, ma lo scoiattolo lo supplicò di lasciarlo in vita.
- Sta bene - risposte il lupo - ti risparmierò, a condizione che tu mi dica perché voialtri scoiattoli siete sempre così allegri. Io mi annoio, mentre vedo voi saltare e giocare in continuazione.
- Ho paura di te - mormorò lo scoiattolo. - Lasciami saltare sul ramo e te lo dirò.
Il lupo lo lasciò andare; lo scoiattolo saltò sul ramo e di là disse: - Ti annoi sempre, perché sei cattivo; la crudeltà inaridisce il cuore e fa morire la gioia. Noi, invece, siamo allegri, perché siamo buoni e non facciamo male a nessuno.
 
Quanti lupi addormentati ci sono nei boschi delle nostre storie! Speriamo che toccati dal bene di qualcuno imparino a divorare... la propria cattiveria.
(di L. Tolstoj))
 
 

I consigli dalla natura

Foglie d’olivo

Il colon è una parte dell’intestino crasso, di grande diametro, nella quale le sostanze residue della digestione passano con lentezza maggiore rispetto ad altri tratti intestinali. La colite, l’infiammazione che ne può derivare, può trarre beneficio dalle foglie d’olivo. Bollite in un litro d’acqua fino a riduzione di due terzi, 50 gr. di foglie d’olivo. Lasciate raffreddare e bevete un bicchiere di questa medicina naturale un’ora prima dei pasti. Con una minore quantità di foglie, 30 gr., bollite in mezzo litro d’acqua, fino a riduzione della metà, potete preparare una bevanda da bere prima dei pasti principali: è un piccolo aiuto per i problemi di arteriosclerosi.
 

Lupini contro prurito

Bollite in un litro d’acqua, per un quarto d’ora, 30 gr. di lupini secchi e con il decotto fate lavature e impacchi. La vostra pelle irritata vi ringrazierà.

 

La ricetta

Zucca alla ricotta

Ingredienti per 4 persone:
Zucca gialla 1,5 kg, acciughe sotto sale 3, 
olive nere snocciolate 100 g, cipollina una,
sedano una costola, aglio uno spicchio,
capperi sotto sale mezzo cucchiaio,
ricotta stagionata grattugiata 2 cucchiai, olio d’oliva 4 cucchiai, sale e pepe q.b.
 
1. Dissalate i capperi e le acciughe e diliscate quest’ultime, sbucciate la cipollina e lo spicchio d’aglio; lavate e mondate la costola di sedano. Spezzettate le acciughe e tritate gli altri ingredienti, quindi ponete il tutto in una casseruola con l’olio e fatelo stufare su fuoco bassissimo, in modo che le acciughe si disfino ma non soffriggano.
 
2. Private la zucca della scorza e dei semi, lavatela e tagliatela a tocchetti. Quando le acciughe saranno sfatte, unitevi la zucca e fate insaporire, mescolando spesso, per circa 10 minuti; poi aggiungete le olive e lasciate sul fuoco per altri 15 minuti. Passato questo tempo, spolverizzate con la ricotta, regolate di sale e di pepe mescolando bene, e servite caldo.

Buono a sapersi

 


Per pulire l’argento strofinatelo con cenere umida usando un panno. Risciacquate e per la lucidatura fate ricorso alla pelle di daino.
 
Le pentole hanno tracce di calcare? Utilizzate l’acqua di cottura delle patate o quella ottenuta dalla bollitura delle loro bucce.
 
Per tenere alla larga le lumache sistemate sul terreno un piattino con della birra, oppure circondate le piantine con sabbia granulosa.
 
Prima di usare una pentola nuova di alluminio, fateci bollire un po’ di latte che poi butterete. E' un metodo pratico per rimuovere eventuali sostanze nocive.
 
Quando cucinate broccoli o cavolfiori per evitare che durante la cottura si diffonda per la casa l’odore, aggiungete all’acqua di cottura un po’ di latte, oppure un pezzetto di pane o il succo di mezzo limone che - tra l’altro - aiuta a mantenere il colore naturale delle verdure.
 
Volete eliminare l’odore di aglio o di pesce dalle mani? Nel primo caso sfregatele con bicarbonato e un po’ d’acqua e poi sciaquatele. Nel secondo fate ricorso al latte freddo.
 
Versate in una piccola bacinella dell’acqua e un po’ di bicarbonato. Respirate i vapori: è utile per la gola infiammata.
 
 
 
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