Il mugnaio, suo figlio e l’asino
C'era una volta un vecchio mugnaio, padre d'un figlioletto sui quindici anni o giù di lì.
Essi un giorno decisero di andare al mercato a vendere un loro somarello, e perché fosse fresco e si potesse vendere a prezzo più alto, decisero di portarlo legato ad un’asta, come si fa con gli agnelli. La gente che incontravano rideva di quella scena: “Oh che cosa buffa! Due uomini che portano un asino! Dei tre la più gran bestia non è quella che sembra”.
Il vecchio, persuaso dal dire di quei passanti, drizza la bestia in piedi e se la caccia avanti. Monta il fanciullo sull'asino e vanno oltre un pezzetto, quand'ecco tre mercanti gridare con dispetto: “È bello che tu vada sull'asino e che al passo cammini un vecchierello?”.
Il mugnaio allora fa scendere il ragazzo, monta al suo posto, e avanti. Quand'ecco tre ragazze dire: “Che padre snaturato! Lui in groppa all'asino ed il figlio a piedi nella polvere!”.
Il mugnaio allora fa salire in groppa all'asino anche il figlio, ma non passa molto che altri passanti dicono: “Ma si può! Devono venderlo o accopparlo quell'asino? Se dura un po', dell'asino non resterà che il cuoio...”.
Allora padre e figlio smontano dalla sella entrambi e lasciano l'asino camminare da solo liberamente. Ma i commenti dei passanti non mancano: “Oh che cosa stravagante, due uomini che vanno a piedi e e un asino che va in carrozza! Oh che bel terzetto d'asini!”.
Allora disse il mugnaio: “Asino son io che do retta alla gente. Ma d'ora in poi farò di testa mia!”.
Giunsero al mercato e vendettero l'asino ad un buon prezzo.
(da una favola di Jean de la Fontaine)
Buono a sapersi...
Per ravvivare il colore dei tappeti passate accuratamente l’aspirapolvere e poi spazzolateli con crusca umida a cui avete aggiunto due cucchiai di ammoniaca.
Siete sprovvisti di collirio e avete gli occhi arrossati? Ricavate dai gambi di sedano un po’ di succo e applicatelo sulle palpebre con un batuffolo di cotone.
Per mantenere l’olio di frittura limpido più a lungo aggiungetevi alcuni pezzetti di pane o qualche buccia di patata.
Un buon detergente per le scarpe di pelle è il latte. Intiepiditelo, imbevetene un panno e strofinate delicatamente. Lo stesso servizio lo offre l’interno della buccia di banana.
Un deodorante naturale ve lo offre la natura. Prendete mezzo limone o mezza patata cruda e sfregateli sotto le ascelle ben lavate e asciugate.
Il contenitore dell’immondizia puzza? Lavatelo con acqua calda e detersivo, asciugatelo e distribuite sul fondo due cucchiai di bicarbonato.
Per rendere sottili le fettine di carne senza lacerarle, bagnate di tanto in tanto il batticarne con acqua fredda.
Un metodo pratico per pulire il cuoio? Usate un panno morbido bagnato nel latte.
I consigli DALLA NATURA
La salvia
Il suo nome deriva dal latino salvare! Il greco Dioscoride la prescriveva per la cura di diversi malanni. I Capitolari di Carlo Magno ordinavano di assegnare alla salvia un posto d’onore nell’orto. Santa Ildegarda la considerava una vera panacea. Durante la pestilenza di Tolosa (1630) astuti ladri depredavano i cadaveri. Arrestati ebbero salva la vita in cambio del segreto che li proteggeva dal contagio. Ammisero che per difendersi dall’infezione si strofinavano il corpo con aceto nel quale era stata fatta macerare della salvia con un po’ di timo, lavanda e rosmarino. Un secolo dopo, a Marsiglia, altri malfattori aggiunsero dell’aglio alla ricetta originale e, da allora, “l’aceto dei quattro ladroni” è entrato a far parte della medicina naturale. Attiva la circolazione del sangue e favorisce l’equilibrio del sistema nervoso, aiuta persone affaticate e anemiche. Mettete una mezza manciata di miscela essicata di foglie e fiori in un litro d’acqua bollente. Una tazza dopo i pasti come tonico, digestivo e stimolante. Prima di dormire contro l’insonnia, l’ansia e i sudori freddi.
Barchette di melanzane
Ingredienti per 4 persone:
4 melanzane piccole, 200g di pomodori da sugo, ½ cipolla, 1 e ½ spicchi d’aglio, 1 cucchiaio di pangrattato, 4 foglie di menta, 2 foglie di salvia, ½ rametto di rosmarino, ½ cucchiaio di prezzemolo tritato, 1 cucchiaio di mandorle, 1 cucchiaio di pinoli, 5 cucchiai di olio extravergine d’oliva, sale, pepe
Lavate le melanzane, eliminate il picciolo e tuffatele in acqua bollente per una decina di minuti.
Tagliate le melanzane a metà per il lungo, pressatele per eliminare un po’ l’acqua e scavatele leggermente conservando la polpa.
Tritate metà della polpa con ½ spicchio d’aglio, unite 1 cucchiaio colmo di pangrattato, le foglie di menta e il prezzemolo tritati; salate e pepate il composto, quindi distribuitelo su 4 delle mezze melanzane.
Preparate ora una salsa di pomodoro fatta pelando e tritando i pomodori da sugo e insaporendoli per 5 minuti in un soffritto di cipolla, 1 spicchio d’aglio, salvia, rosmarino, 1 cucchiaio d’olio d’oliva, sale e pepe. Tritate l’altra metà della polpa delle melanzane e unitela alla salsa di pomodoro; riempite le altre 4 barchette di melanzane con questo composto. Disponete le melanzane in una teglia unta con 2 cucchiai d’olio.
Tostate leggermente in forno i pinoli e le mandorle; tritateli grossolanamente e separatamente, poi spolverizzate con i pinoli le barchette, con il pangrattato e con le mandorle le melanzane al pomodoro. Versate sulle melanzane 2 cucchiai d’olio e infornate per 20 minuti circa a 200 gradi. Servite a temperatura ambiente.