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Attenzione

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Venerdì, 01 Giugno 2012 12:32

Giugno 2012

 

Fiducia nella preghiera

Caro don Mario,
domenica 22/04/2012 ho avuto la grazia di partecipare alla cerimonia dell'ordinazione diaconale di otto diaconi, tra cui Marcos Cortes Rocha. Una grazia è stata anche di essere lì a S.Giuseppe al Trionfale essendo iscritto alla Pia Unione del Transito di San Giuseppe.
Desidero così raccontarvi come la devozione e amicizia di San Giuseppe è nata e come prosegue: nel giugno 1997, dopo la dipartita di mio padre, mi riavvicino ai sacramenti, inizia la mia conversione. Ci trovavamo presso l'artigiano dei marmi per la scelta della lapide, tra tante proposte ne scorgo una in un angolo, da una parte,senza essere in mostra, vi era su l'immagine di San Giuseppe artigiano. Così scelgo quella, anche perché mio padre morì improvvisamente mentre eseguiva un lavoro. Qualche tempo dopo trovo in un urna della Madonna itinerante il pieghevole della Pia Unione e decido di iscrivermi. Tra un libro di preghiere scopro la devozione del Sacro Manto; in un pellegrinaggio a Lourdes mia madre conosce un seminarista guanelliano Marcos Cortes Rocha, nasce un amicizia lo invitiamo a casa nostra e partecipiamo, presso il Seminario dell'Opera don Guanella alle cerimonie in cui siamo invitati. Così San Giuseppe ci segue e ci sta vicino. Desidero inviarvi questa piccola testimonianza, grazie per la Vostra cortese attenzione.
Massimo Pistola
Carissimo Massimo,
davvero le vie di Dio, tante volte, sono diverse delle vie degli uomini. La tua testimonianza ci fa scoprire la mano stessa di Dio che scrive la  storia personale di ognuno di noi. Dio, anche attraverso la presenza dei suoi Santi, ci fa incontrare segnalazioni per indicarci le strade da percorrere. Tutto è grazia, tutto è dono, tutto è luce; allora è necessario chiedere un supplemento di buona volontà per avere gli occhi illuminati dalla luce divina.

Un “uomo giusto” per una migliore giustizia

Spett.le Pia Unione Transito di S. Giuseppe, abbiamo ricevuto il vostro libro “l'Uomo Giusto” apprezzando la bella iniziativa, ringraziamo anche per le immagini sacre immediatamente distribuite ed accolte con gioia ed i Santi Vangeli in lingua rumena. Vi ringrazio del vostro apostolato, il Signore vede ogni piccola goccia di Amore verso il prossimo dove sta il Cuore di Cristo, un Cuore che batte perché vivo e Risorto. Alleluja !
Invio i più cordiali saluti e gli auguri di una Santa Pasqua, ricordiamoci davanti all'altare.
P.  Federigo Uboldi
Cappellano Casa circondariale Sanremo (IM)

Il conforto e l’aiuto di San Giuseppe

Carissimo Don Mario,
nel settembre scorso, per un intervento chirurgico che dovevo subire, mi sono rivolta a San Giuseppe con la preghiera del S. Manto. Tutto è andato bene, mi sono ristabilita. Grazie a Gesù, Maria e Giuseppe, di cui sono tanto devota. Successi­vamente ho pregato ancora il caro San Giuseppe per ottenere da Gesù quelle grazie necessarie per i miei figli. Mi raccomando alle vostre preghiere.
Angela, Giarre

Venerdì, 01 Giugno 2012 12:30

Famiglia: non da sola contro la crisi

Nell’attuale periodo di crisi, la famiglia è il vero – e spesso unico – ammortizzatore sociale, al contempo bersaglio e protagonista della crisi. Da questo presupposto prende le mosse una delle molte iniziative di carattere culturale in preparazione al VII Incontro mondiale delle famiglie, che si terrà a Milano dal 30 maggio al 3 giugno: un ciclo di incontri organizzati dalla Fondazione “Milano Famiglie 2012” in collaborazione con il “Gruppo 24 Ore”. Il percorso è stato presentato nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Milano nell’aprile scorso.
I quattro appuntamenti (il 12 e il 19 aprile e il 10 e il 17 maggio nel capoluogo lombardo), hanno messo a fuoco alcuni temi nodali attraverso altrettante centrature nei titoli proposti: “I giovani: come dialogare con le nuove generazioni”, “L’evoluzione della società e della famiglia oggi”, “L’economia in tempi di crisi, quale sostegno alla famiglia?” e “Nuove politiche sociali e di lavoro per la sostenibilità della famiglia”. Ciascun incontro, oltre agli esperti, ospiterà di volta in volta l’intervento di un cardinale: porteranno la loro voce il card. Dionigi Tettamanzi, arcivescovo emerito di Milano, il card. Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, il card. Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, e nell’ultimo incontro il card. Angelo Scola, arcivescovo di Milano.

 

Venerdì, 01 Giugno 2012 12:27

Dio creatore del tutto

di Gianni Gennari

Siamo giunti al Dio “creatore”, e creatore di tutto: cioè di  “cieli e terra”. La narrazione biblica della creazione – vista nel dialogo precedente – è la spiegazione autorevole che enumera tutte le creature dell’unico Dio e le dispone in un ordine preciso, con la doppia categoria della “divisione” prima, e del “riempimento” poi.
La prima divisione è data dalla creazione della luce divisa dalle tenebre, e riempita col sole e le stelle. La seconda divisione è in alto tra le acque di cielo e terra, le prime origine della pioggia e che ospitano gli uccelli, e le seconde con i pesci del mare. Segue poi la divisione delle acque in basso dalla terra asciutta, questa riempita da animali e piante. Ultima creazione, che perfeziona il tutto, è quella dell’uomo, maschio e femmina, immagine somigliantissima di Dio creatore. Ecco che tutto non è soltanto “buono”, ma dopo la creazione dell’uomo e della donna “Dio vide che era molto buono”!

Venerdì, 01 Giugno 2012 12:25

Un Padre di tutti perché "nostro"

di Ottavio De Bertolis

Vogliamo ora considerare la seconda parola della preghiera del Signore: non solo abbiamo invocato Dio come Padre, ma in più aggiungiamo “nostro”. Non è un’aggiunta poco significativa: la preghiera infatti non ci pone in una sorta di individualismo, ma ci apre al rapporto con gli altri. Nessuno prega per se stesso, si potrebbe dire, ma ogni preghiera, anche quella rivolta per i bisogni più personali, è sempre una preghiera nella Chiesa e per la Chiesa.
Nasce in un contesto comunitario, e sfocia per il bene di tutti: proprio come le preghiere liturgiche, quelle della Messa per intenderci, non sono mai formulate in prima persona singolare, con un “io” iniziale, ma sempre con il “noi”, proprio perché sono rivolte per il bene di tutti. Così, anche se il sacerdote celebrasse la Messa da solo, dovrebbe sempre dire “preghiamo”, prima di ogni orazione.

Venerdì, 01 Giugno 2012 12:21

Un "pane" per il futuro

SS. Trinità, Corpus Domini, Sacro Cuore

di Madre Anna Maria Cánopi

Con la solennità della Pentecoste, il vento dello Spirito irrompe nella Chiesa, spezzando nel cuore degli apostoli le catene della paura che ancora li tenevano prigionieri. Inizia davvero il tempo nuovo: tempo di missione e tempo di adorazione in spirito e verità; tempo di impegno nella storia per costruire la “civiltà dell’amore” nell’attesa del ritorno del Signore nella gloria. Il Cristo, infatti, verrà alla fine del tempo per porre termine alla storia e dare compimento al suo regno glorioso. Allora, insieme con l’umanità redenta ci saranno cieli nuovi e terra nuova, e Dio sarà tutto in tutti.

Venerdì, 01 Giugno 2012 12:11

Intenzione di preghiera - Giugno 2012

Preghiera di offerta

Cuore divino di Gesù,
io ti offro per mezzo
del Cuore Immacolato
di Maria,
Madre della Chiesa,
in unione al Sacrificio
eucaristico,
le preghiere e le azioni,
le gioie e le sofferenze
di questo giorno:
in riparazione dei peccati, per la salvezza
di tutti gli uomini,
nella grazia
dello Spirito Santo,
a gloria del divin Padre.
Amen.

 

 

Intenzione Generale

«Perché i credenti sappiano riconoscere nell’Eucaristia la presenza vivente del Risorto, che li accompagna nella vita quotidiana»

Intenzione Missionaria

«Perché i cristiani in Euro­pa riscoprano la propria identità e partecipino con più slancio all’annuncio del Vangelo»

Intenzione dei Vescovi

«L’esigenza di rispettare e di accogliere i piccoli, i poveri, gli indifesi sia motivo di convergente impegno da parte della Chiesa e della società civile»

 

Intenzione della Pia Unione

 

«Per i ragazzi cresimati»


Vieni Spirito Santo,
riempi il cuore dei ragazzi che in questa stagione hanno ricevuto o riceveranno il sacramento della cresima. Accendi in essi il fuoco del tuo amore. Oggi la Chiesa ha bisogno di una perenne effusione dello Spirito, una quotidiana Pentecoste. La luce del tuo amore venga come vento gagliardo nelle vele della nostra vita. Questi giovani cresimati hanno bisogno, come noi tutti, di fuoco nel cuore, di parole coraggiose sulle labbra, di generosa profezia nel loro sguardo perché sappiano vedere lontano. Tutti  abbiamo necessità di  sentirci accarezzati da un’onda calda dello Spirito e così divenire generosi operai nel cantiere del mondo e costruttori del tuo Regno di amore, di giustizia, di santità e di pace.

Venerdì, 01 Giugno 2012 12:02

Una voce coraggiosa nel guado della vita

Una testimonianza edificante

di p. Camillo Maccise

Quando, poco più di un anno fa, mi hanno scoperto il tumore, la prima cosa che ho fatto è stata di ringraziare Dio per i 73 anni di salute che mi aveva concesso e quindi mi sono messo nelle sue mani. Un nostro religioso mi chiese se vivevo in una notte oscura questa prova che il Signore mi aveva mandato. Gli risposi… della notte oscura, niente. Piuttosto, che avevo una specie di assenza di sentimenti e l’impressione di un vuoto, ma nella pace. Inoltre è cresciuta in me la convinzione che la cosa migliore, come diceva Edith Stein, è di lasciarci guidare dal Signore.  

Venerdì, 01 Giugno 2012 10:14

Vi sembrerà di entrare nel Duomo

Le porte milanesi a Roma

di Fabio Pallotta

Sembra una storia da nulla, ma anche la Porta della chiesa di San Giuseppe in Roma ha una sua vicenda curiosa alle spalle, insieme con una lezione di garbo e generosità regalata da don Guanella alla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. L’inedito carteggio rinvenuto in proposito dalla Pia Unione del Transito merita di essere conosciuto.
Tutto nasce all’interno della sua bella amicizia con lo scultore Ludovico Pogliaghi; don Guanella lo aveva conosciuto venti anni prima quando, pittore in erba, aveva dipinto la Natività di Maria per la chiesa di San Donnino a Como. Era stato lui a guidare la realizzazione delle nuove Porte del Duomo di Milano, tra il 1906 e il 1908. Soprattutto la Porta Maggiore è la più intensa ed elegante pagina di arte sacra del '900; don Guanella ne era rimasto ammirato. Ma -come al solito- pensava a casa sua: e la vecchia porta?

Venerdì, 01 Giugno 2012 10:12

Da Baveno a Roma per via fluviale

Basilica di San Giuseppe al Trionfale con la pietra rossa

di Fabio Pallotta

Quando le descriveva si illuminava. Vivace e colorito nel parlare il nostro don Guanella lo era sempre stato, ma quando l’accenno cadeva sulle colonne di Baveno della sua chiesa di San Giuseppe si sprecavano gli aggettivi: maestose, bellissime, perfette…
Dovettero essere davvero di un colpo d’occhio esclusivo quelle dieci colonne del famoso ‘Rosa di Baveno’ o ‘Rosso di Baveno’. Fu l’amico romano, l’architetto Aristide Leonori, a consigliarle per l’erigenda Basilica di San Giuseppe a Porta Trionfale; don Guanella degli amici si fidava, li conquistava quasi rendendone impossibile il tradimento, ma si fidava.
Per la sua ‘creatura’ di Roma non erano mancate e non sarebbero mancate in seguito le solite voci che accompagnano le opere grandi: pettegolezzi e insinuazioni di ogni varietà. Dove prende i soldi? Ma che schiaffo alla povertà! E crede di stare a Milano? Vuole venire a dare lezioni in Capitale?
Più o meno arrangiate le battute del sottobosco ecclesiastico erano intorno a questi temi abbastanza miserabili che però, da che esiste il mondo, trovano sempre apostoli zelanti.

Venerdì, 01 Giugno 2012 10:08

Spiegazione architettonica

Basilica di San Giuseppe al Trionfale

dell'architetto Alessandra Cerroti

Si trattava di costruire la chiesa di San Giuseppe.
Architetti affermati in Roma era lo studio dei Fratelli Leonori.
Don Guanella si presentò all’ingegner Aristide Leonori, professionista che già aveva lavorato
non solo a Roma, ma anche in molte altre nazioni europee e negli Stati Uniti d’America.  
Entrambi scommisero sulla Provvidenza che non mancò.

La facciata della chiesa di S. Giuseppe al Trionfale si presenta suddivisa in due fasce: la parte inferiore, intelaiata dall’ordine gigante; la parte superiore, con sommità a timpano, in corrispondenza dell’interna navata centrale.
Le semplici paraste che incorniciano i tre portali di accesso alla chiesa si ergono su alti podi a loro volta su basamento di travertino: la parte centrale della facciata è enfatizzata dallo sdoppiamento delle lesene che sui lati esterni raddoppiano emergendo in second’ordine.
Le lesene terminano con capitelli di tipo corinzio con foglie di acanto che sorreggono l’architrave correttamente proporzionata che contiene nel fregio l’iscrizione Anno salutis Deo in honorem S. Joseph A.F. MCMXII.

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