Nel mondo una media di 8 cristiani ogni giorno vengono uccisi a causa della loro fede, per un totale di 2.893 vittime tra il primo novembre 2018 e il 31 ottobre 2019: lo attesta il rapporto di “Open Doors” presentato a Roma il 15 gennaio. I dati impressionanti di questa moderna persecuzione, che tutti concordano nel definire molto più pesante di quella verso i primi cristiani applicata nell’antica Roma, parlano di oltre 140 milioni di credenti in Cristo perseguitati in Asia, dove inoltre si registra il maggior numero di abusi di ogni genere: violenze fisiche, stupri, distruzione. Sommando i perseguitati negli altri continenti, in totale, i fedeli vittime di violenze sono 260 milioni.
Quest’anno abbiamo chiamato i falegnami più famosi della storia a costruire un ponte per arrivare alla festa di san Giuseppe con le scarpe lucide e non infangate dalle acque primaverili.
Abbiamo trovato un abile falegname con la vocazione ad essere ed a vivere come ombra umana per un pezzo di legno, con un forte desiderio di paternità quasi sovrapponendosi come ombra-guida verso la conquista di nobili qualità umane.
Questo ingegnoso falegname si chiamava Geppetto, le sue mani per un vita hanno accarezzato pezzi di legno. Per caso, un giorno, gli capitò tra mano un pezzo di legno, destinato a scoppiettare tra le fiamme di un camino o tutta al più a diventare «la gamba di un tavolo». Questo pezzo di legno, misteriosamente come in un favola, arriva a ritrovarsi burattino, amato da un tenero amore di padre.
“Le Sette domeniche”, in preparazione alla solennitа di san Giuseppe, a partire dal 2 febbraio, quest’anno si svolgeranno alla scuola di un falegname che, obbedendo ad un desiderio di essere padre, con pazienza riesce a far fiorire da un pezzo di legno la gioia di sentirsi amato come un padre. Quel pezzo di legno come capita a tanti genitori adottivi è un figlio irrequieto con le orecchie sempre più attente al richiamo delle sirene del mondo esterno che al calore amorevole e confortante di una casa.
Quest’anno in sette domeniche visiteremo i sentimenti che muovono i piedi di legno di Pinocchio e muove il cuore appassionato di Geppetto sempre alla ricerca di quel frammento di bontà che si altalena da una voglia struggente di bene alle scappatelle e alle lusinghe dei compagni di avventura.
Negli incontri delle «7 Domeniche» che si svolgeranno nella cappella dell’Oratorio del San Giuseppe al Trionfale in Roma, con ingresso dalla Scuola di Via Savonarola, impegneremo gli occhi per vedere, le orecchie per ascoltare, il cuore per pregare e la volontà per seguire Pinocchio all’uscita del ventre della balena.
E' una nuova esperienza per arrivare alla «festa del papà» per recuperare il ruolo dei padri nell’educazione dei figli e i figli a scoprire che la vita ha bisogno di punti di riferimento autorevoli con gli esempi e la premura dei padri.
Nei primi giorni di gennaio si è spenta a Roma dopo una lunga malattia madre Serena Elisabetta Ciserani, Superiora Generale delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza (Guanelliane). Consacrata nel 1969, sulle orme del Santo Fondatore don Luigi Guanella, Madre Serena ha donato la sua vita a Dio e ai fratelli nel servizio alle persone con disabilità, nella formazione delle giovani postulanti, come pioniera dell’Opera Guanelliana in Romania e quindi quale Madre Generale della congregazione dal 2010. I funerali si sono svolti a Roma mercoledì 8 gennaio presso la basilica di S. Pancrazio e il giorno seguente a Como nella chiesa della Casa-madre delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza. Qui di seguito uno scritto di don Mario Carrera, guanelliano, direttore generale della Pia Unione del Transito di San Giuseppe, in cui ne traccia un profilo spirituale.
E’ l’invito del Papa alle famiglie, perché tornino ad essere uno spazio di dialogo e di crescita tra genitori e figli.
La comunicazione, come attività istituzionale e di supporto alla diffusione del Vangelo e dei messaggi papali in ogni angolo del pianeta, rappresenta un importante settore di impegno della Santa Sede.
Ecco quindi che L’Osservatore Romano del 21 dicembre scorso ha dedicato un articolo alla messa, presieduta il giorno precedente, dal cardinale Angelo Comastri, arciprete della basilica di San Pietro e vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, rivolta ai dipendenti del Dicastero per la comunicazione.
“Le terribili prove dei conflitti civili e di quelli internazionali, aggravate spesso da violenze prive di ogni pietà, segnano a lungo il corpo e l’anima dell’umanità. Ogni guerra, in realtà, si rivela un fratricidio che distrugge lo stesso progetto di fratellanza, inscritto nella vocazione della famiglia umana. La guerra, lo sappiamo, comincia spesso con l’insofferenza per la diversità dell’altro, che fomenta il desiderio di possesso e la volontà di dominio. Nasce nel cuore dell’uomo dall’egoismo e dalla superbia, dall’odio che induce a distruggere, a rinchiudere l’altro in un’immagine negativa, ad escluderlo e cancellarlo. La guerra si nutre di perversione delle relazioni, di ambizioni egemoniche, di abusi di potere, di paura dell’altro e della differenza vista come ostacolo; e nello stesso tempo alimenta tutto questo”: lo ha scritto il Papa nel messaggio per al 53ma Giornata Mondiale della Pace celebrata il 1° gennaio scorso sul tema “La pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica”.
Giovedì 19 dicembre presso la Sala Multimediale del Comune di Firenze è stato presentato il di Franco Cardini “Cantico postmoderno di Natale” (Edizioni La Vela, 2019). L’incontro è promosso dalla Biblioteca Domenicana di S. Maria Novella ' Jacopo Passavanti' e dalla rivista «Memorie Domenicane».
Il quotidiano “Avvenire” del 12 dicembre scorso, nelle pagine dedicate ai temi di bioetica e salute, riferisce che durante l’ultima assemblea della Conferenza dei vescovi svizzeri (Cvs), a Lugano la scorsa settimana, è stato adottato il documento sul “Comportamento pastorale di fronte alla pratica del suicidio assistito”.
D’ora in poi, gli abusi sessuali commessi da membri del clero su minori non saranno più coperti da segreto pontificio. Rimane, invece, il segreto d’ufficio per garantire “la sicurezza, l’integrità e la riservatezza” delle varie fasi del processo e “tutelare la buona fama, l’immagine e la sfera privata di tutte le persone coinvolte”.
Importante iniziativa dell’ufficio comunicazioni sociali della Cei: nelle scorse settimane è stato annunciato che il corso Anicec si rinnova profondamente per offrire a sacerdoti, religiosi, operatori dei media, catechisti, insegnanti una formazione più articolata e all’altezza delle nuove esigenze della società della comunicazione
“Ribadire la piena dignità della vita di una persona in ogni momento”: è il concetto centrale espresso in un’intervista alla agenzia di stampa Sir (www.agensir.it) da Chiara Mantovani, medico e bioeticista, consigliere nazionale dell’associazione Scienza & Vita, parlando dell’incontro sul tema “Ricordati di me. Oltre la fine che verrà” svolto il 20 febbraio a Roma.
Nei giorni scorsi è stato presentato a Roma, presso la sede di Radio Vaticana, il volume del giornalista Vittore De Carli “Come seme che germoglia. Sacerdoti nella malattia”, con prefazione del Cardinale Angelo Comastri, edito dalla Libreria Editrice Vaticana. Nel testo sono rappresentati dodici preti che hanno dovuto fare i conti con la malattia o la disabilità.
Qual è la situazione del matrimonio in Italia? A questa domanda ha risposto l’Istat (Istituto nazionale di statistica) che il 20 novembre scorso ha diffuso i risultati delle proprie analisi. Nel 2018 sono stati celebrati in Italia 195.778 matrimoni, circa 4.500 in più rispetto all’anno precedente (+2,3%). Prosegue la tendenza a sposarsi sempre più tardi. Attualmente gli sposi al primo matrimonio hanno in media 33,7 anni e le spose 31,5 (rispettivamente 1,6 e 2,1 anni in più rispetto al 2008).
In questo mese, parlando ad un convegno dei laici, affiliati alla Compagnia di Gesù per “La promozione della giustizia sociale ed ecologia”, papa Francesco ha detto che: «L’incontro con i poveri affina la nostra fede.