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Attenzione

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Mercoledì, 17 Dicembre 2014 13:15

Non abbiate paura: oggi il Signore agirà per voi

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«Signore, intervieni!»

di Madre Anna Maria Cánopi osb

Nell’oggi della nostra storia assistiamo, impotenti, al dramma di moltitudini – persone singole, famiglie e anche interi popoli – costretti alla fuga, all’esodo dalla loro terra a causa della guerra, della persecuzione religiosa o anche dell’estrema povertà. Affiora allora spontaneo il grido di aiuto: «Signore, intervieni!». La nostra stessa vita è un cammino pieno di imprevisti e di difficoltà, fatto a tratti insieme e a tratti anche in solitudine.
Sabato, 08 Novembre 2014 11:03

Un invito a cena per cambiare un'esistenza

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«Oggi devo fermarmi a casa tua»

di Madre Anna Maria Cánopi

Quando Gesù entra in Gerico, una gran folla accorre e fa ressa attorno a lui; tutti desiderano accostarlo, vederlo, ascoltarlo, ottenere da lui qualche cosa. È, infatti, conosciuto come il “Maestro buono”, il Maestro che ama gli umili, i poveri, i malati, gli infelici. Nella moltitudine, però, c’è anche Zaccheo che non appartiene a questa categoria: egli è capo dei pubblicani e ricco, piccolo di statura. Fa quindi la sua comparsa proprio come la persona più lontana da Dio e incallita nel peccato di frode.
Mercoledì, 30 Luglio 2014 11:41

Ogni giorno la Parola come una mamma che ci fa vivere

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«Ecco, oggi io faccio di te come una città fortificata»

 di Madre Anna Maria Cánopi

 

Dio è eterno e noi siamo frammenti del tempo, ma nel suo immenso amore Dio si china su di noi, entra nell’oggi della nostra esistenza, e con la sua Parola, con la  potenza del suo Spirito, ci attrae nell’eternità.

L’eterno Presente è entrato nel tempo dapprima rivolgendosi ai Profeti e affidando loro la missione di essere per tutti i messaggeri della sua Parola. Poi, come si legge all’inizio della lettera agli Ebrei, la Parola stessa si è fatta visibile e si è donata a noi nel Cristo (cf. Eb 1,1-2); attraverso il Cristo è passata agli apostoli, alla Chiesa, a tutti i credenti fino a noi, oggi. Ogni giorno, dunque, possiamo vivere l’oggi di salvezza. 
Ogni mattino, alzandoci, dobbiamo allora dire al Signore: «Fa’ attento il mio orecchio». Ed egli ci dice: «Vivi questo oggi per me! Vivendo per me, questo tuo oggi è un passo in più verso l’eternità». 
Lunedì, 16 Giugno 2014 11:53

L’oggi di salvezza tra rinnegamento e pentimento

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«Proprio tu, oggi, tre volte mi rinnegherai» 

di M. Anna Maria Cánopi

 
La vocazione è dono e il cammino che si apre davanti a chi risponde il suo sì alla divina chiamata è un mistero che si scopre di giorno in giorno, un cammino che conosce ore di entusiasmo e di slancio, ma anche ore di stanchezza e di dubbio; momenti di luce e di gioia, ma anche di oscurità e di paura… 
Lunedì, 12 Maggio 2014 12:08

Dacci oggi il nostro pane quotidiano

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La preghiera del povero, del figlio, del bambino

di Madre Anna Maria Cánopi

«Padre nostro... dacci oggi il nostro pane... ». Ecco la preghiera del povero, la preghiera del figlio, del bambino che non sa ancora procurarsi il pane e perciò lo chiede al suo padre, per sé e anche per i suoi fratelli. Gesù, infatti, ci fa dire: dacci  – non dammi  – il nostro  – non il mio  – pane quotidiano.
Tutta la sacra Scrittura parla del pane, di questo alimento elementare che Dio stesso provvede alle sue creature sia gratuitamente, sia anche chiamandole a guadagnarselo un poco, lavorando nel suo campo.
Prima del peccato, lavorare sotto lo sguardo di Dio, nell’Eden, doveva essere per l’uomo un diletto anziché un peso, ma dopo il peccato originale, dopo che l’uomo, facendosi disobbediente, ebbe preso per sé, egoisticamente, il cibo dell’albero della vita, Dio disse all’uomo:
«Maledetto il suolo per causa tua!
Lunedì, 07 Aprile 2014 09:46

Nella solitudine una voce amica

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«Oggi con me sarai in Paradiso»

di Madre Anna Maria Cánopi osb

Tre croci sul Calvario sorreggono tre uomini condannati alla morte più umiliante e atroce. Al centro l’Innocente, ai lati due malfattori. Ladri? Sediziosi? Non ha importanza. La morte li uguaglia. Ma quello che sta al centro ha una dignità incomparabile, pur ricoperto di sangue per la flagellazione e le percosse prima ricevute.
Gesù il Nazareno non grida, non impreca: guarda il cielo, implora il Padre per quelli che non sanno quanto grande sia la loro ignoranza: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno» (Lc 23,34). È una tragedia che continua in ogni parte del mondo, su patiboli visibili e invisibili; su colli elevati e in sotterranei.
Mercoledì, 12 Marzo 2014 16:03

Scegliete oggi chi servire

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Scelgo di servire Te!

di Madre Anna Maria Cánopi osb

«Sceglietevi oggi chi servire… Quanto a me e alla mia casa, serviremo il Signore» (Gs 24,15). Al termine del lungo e faticoso cammino dell’esodo, quando il popolo di Israele è finalmente giunto alle soglie della terra promessa, in quel giorno – in quell’oggi – carico di speranza, Giosuè invita gli israeliti ad una scelta decisiva e responsabile per il Signore, per essere degni di vivere in quella terra raggiunta con tanta fatica. Unanime e deciso, il popolo risponde: «Noi serviremo il Signore » (v. 18).

Servire Dio, però, comporta una dedizione autentica e senza compromessi, perché Egli è il Santo. Per questo Giosuè vuole che il popolo sia ben consapevole della decisione che prende. Le scelte decisive non devono essere fatte sotto la spinta di un facile entusiamo o con la nascosta presunzione di essere capaci di compiere da soli grandi cose; tuttavia, non vanno neppure essere rinviate per paura; devono piuttosto essere prese davanti a Dio in tutta umiltà, chiedendo a Lui la grazia della fedeltà a tutta prova. 

Venerdì, 21 Febbraio 2014 16:36

Oggi, se ascoltate la sua voce...

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Oggi si è compiuta questa Scrittura

di Madre Anna Maria Cánopi osb

Dopo aver contemplato il Verbo dell’eterno Padre diventato l’Oggi della salvezza del mondo nel mistero dell’Incarnazione, proseguiamo il nostro cammino con Gesù che è ormai all’inizio della sua vita pubblica. Sospinto dallo Spirito Santo, torna a Nazareth, dove era cresciuto, ed entrato nella Sinagoga, si alza a leggere: 
«Lo Spirito del Signore 
è sopra di me;
per questo mi ha consacrato 
con l’unzione
e mi ha mandato 
a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare 
ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi,
a proclamare 
l’anno di grazia del Signore. 
 
Giovedì, 30 Gennaio 2014 14:20

Il Dio eterno si cala nel tempo

Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato

di Madre Anna Maria Cánopi, osb

La nostra vita è ritmata sullo scorrere del tempo, è scandita da cicli o ricorrenze annuali, mensili, settimanali, quotidiani. Eppure se ci si ferma a pensare che cos’è il tempo, anche noi dobbiamo confessare con sant’Agostino: «Che cosa è, dunque, il tempo? Se nessuno me ne chiede, lo so bene: ma se volessi darne spiegazione a chi me ne chiede, non lo so», e continua dicendo che il tempo è un vero mistero. Di esso noi tutti facciamo esperienza, eppure il passato non è più, ma vive solo nella memoria; il futuro non è ancora e vive solo nell’attesa; soltanto l’istante presente esiste, ma subito diventa passato… Pure san Benedetto nella sua Regola esorta a compiere all’istante ciò che vale per l’eternità.

Mercoledì, 09 Settembre 2015 13:57

Apostoli, testimoni e buoni samaritani

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Nel mese di ottobre, oltre alla recita del santo Rosario, sembra che la liturgia abbia il compito di ricordarci i copiosi e saporosi frutti della santità, offerti dall’esempio dei santi ricordati nel calendario liturgico in questo mese. Il mese di ottobre commemora il genio femminile con due sante «dottoresse», esperte in dottrina e santità: santa Teresa di Lisieux, il 1° ottobre, e santa Teresa d’Avila, il 15 ottobre. Entrambe le sante hanno vissuto una spiritualità assai ispirata dall’esempio di san Giuseppe. La prima, che desiderava «essere come il cuore per la Chiesa», nell’aiuola della santità, è un fiore delicato, fragile e gentile. Per il suo sapiente itinerario nella santità, durante la XII Giornata della gioventù del 1997 a Parigi, Giovanni Paolo II la propose ai giovani come modello di una santità possibile. Il 18 ottobre la Chiesa canonizzerà anche il papà e la mamma di santa Teresina. La seconda, santa Teresa d’Avila, sia per carattere come per spirito d’intraprendenza, completa le caratteristiche della santità di santa Teresina.