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di Ottavio De Bertolis

Tutti Conosciamo le Litanie del Sacro Cuore: approvate da Papa Leone XIII nel 1899, sono un modo semplice e profondo di invocare il Cuore di Gesù, contemplato sotto varie aspetti e in diverse figure. Con oggi, iniziamo a proporre ai nostre lettori qualche riflessione sulle singole litanie, perché più facilmente possano sentire e gustare la profondità delle Scritture ivi racchiusa e in qualche modo concentrata. Iniziamo quindi dalla prima.

Dio non ti chiede di più

di Eraldo Affinati

Una vita responsabile dovrebbe essere la base del patto pedagogico. La fondazione di qualsiasi legame educativo. Il traguardo da raggiungere per ogni genitore. Altrimenti la relazione dell’adulto con il giovane può ridursi a un discorso professionale, privo di densità emotiva, povero di emozioni. In questa prospettiva la semplice lezione o spiegazione del programma da svolgere è un misero scampolo di ciò che dovremmo aspettarci dalla scuola. Un’appendice che nessuno legge. è necessario evitare ogni voce microfonica. Quello che diciamo e facciamo dev’essere il frutto della nostra vita. Soltanto così potremo essere credibili.

Lo sguardo lungo di Dio sugli uomini

di Gianni Gennari

Può capitare qualche volta anche a noi di incontrare qualcuno che ci guarda in faccia appena e ci parla come se ci conoscesse da sempre. Ci accorgiamo di essere di fronte a lui come un libro aperto. Ecco. Qualcosa del genere dev'essere capitato quel giorno a Natanaele: si è accostato a questo figlio del falegname di Nazaret, falegname anche lui, ma con un senso di diffidenza, perché Nazaret era un paese che non godeva buona fama. Doveva essere un paese - chissà? - abbastanza anonimo e di gente poco istruita, o altro... «Può essere che il Messia venga da lì?». Meglio diffidare.

di Michele Gatta

Papa Francesco, incontrando i partecipanti all’incontro del Segretariato per la giustizia sociale e l’ecologia appartenenti alla Compagnia di Gesù, ha iniziato il suo discorso partendo dalla povertà della capanna di Betlemme: «Ogni anno la liturgia ci invita a contemplare Dio nel candore di un bambino escluso, che veniva tra la sua gente, ma non fu accolto». Questa contemplazione attiva di Dio, del Dio escluso, ci aiuta a scoprire la bellezza di ogni persona emarginata.