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Giovedì, 07 Novembre 2013 14:25

Intenzione di preghiera di novembre 2013

INTENZIONE GENERALE

I sacerdoti che sperimentano difficoltà siano confortati nelle loro sofferenze, sostenuti nei loro dubbi e confermati nella loro fedeltà.

INTENZIONE MISSIONARIA

Le Chiese dell’America Latina, come frutto della missione continentale, mandino missionari ad altre Chiese.

INTENZIONE DEI VESCOVI

La fede nella vita eterna ci renda liberi dall’attaccamento al denaro e più capaci di gesti di solidarietà e di condivisione.

 

INTENZIONE DELLA PIA UNIONE

«Per i nostri defunti» «Perché nessun defunto in questo tempo sia dimenticato e tutti possano sentire sollievo e il conforto della preghiera unanime del popolo di Dio». O Dio di bontà, ti preghiamo per tutte le persone che stanno attraversando un momento di lutto e di sofferenza per la dipartita di persone care. Ti preghiamo anche per gli orfani: la mancanza dei loro cari sia supplita dalla tua paterna benevolenza e per mezzo della carità e della vicinanza della comunità cristiana, così che si sentano confortati e animati da una speranza che non delude.

Giovedì, 07 Novembre 2013 14:10

I lunghi giorni per gustare il bene

di Mario Carrera

Novembre: tempo di speranza immortale

mese di novembre, dedicato al ricordo dei defunti, si apre sul panorama delle realtà «invisibili» che noi professiamo nel Credo. Quest’anno la solennità di Cristo Re chiude «l’Anno della fede» indetto da Papa Benedetto nel ricordo del cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II. In questa stagione la nostra fede ci invita a riflettere che il tramonto della nostra esistenza non è destinato a una notte senza alba, ma sfocia in una calda luce: un’aurora che non conoscerà tramonto. Nella stesura di questo «confidenziale» mi hanno incoraggiato e aperto a una maggior fiducia le parole del cardinal Ersilio Tonini, morto tre mesi fa alla vigilia dei cento anni. Questo comunicatore ha lasciato scritto: «La morte è l’evento che mi ha accompagnato fin da ragazzo, particolarmente negli anni pieni di giovinezza. Fu un tema amato, frequentato, come scuola di libertà, di sapienza e di speranza».

Lunedì, 07 Ottobre 2013 13:01

Trasmissione radio - Ottobre 2013

«Un angelo tutto per me»

L'Ora di Compieta è il nostro inno di lode per il giorno trascorso e il consegnare a Dio il nostro sonno perché sia generatore di nuove e fresche energia per l’indomani. Nell’orazione finale, prima di recitare la preghiera finale, diciamo: «Il Signore ci conceda una notte serena e un riposo tranquillo». E prima c’è l'orazione finale: «Visita, o Signore, questa tua abitazione, e allontana le insidie degli spiriti cattivi; i tuoi

Angeli abitino in essa, e la custodiscano in pace». In quel momento, nel silenzio della nostra camera o sotto le volte solenni di un’abbazia come nel sogno di Giacobbe, descritto nel libro della Genesi, ci sembra di vedere tanti Angeli che, scendendo dall'alto popolano il cielo di benedizioni che scendono su tutte le famiglie come l'ultima benedizione della giornata.

In questo giorno dedicato dalla liturgia alla memoria degli angeli non possiamo sorvolare le prime pagine dell’evangelista Matteo che nella fase del fidanzamento e dei primi mesi delle vita di Gesù popola  i sogni di Giuseppe con la presenza degli angeli che gli indicano la strada da percorrere e i misteri da accettare  e il compito di custodire la sua sposa Maria a Nazareth, e poi la famiglia a Betlemme e poi in Egitto.

Ascolta!

 

Giovedì, 05 Settembre 2013 13:50

Con Paolo VI una scia luminosa

25 ottobre 1964: la beatificazione di don Guanella

di Angelo Forti

«Le cose piccole ondeggiano nello spazio grande del cuore; ma solo le grandi cose vi si fermano e prendono dimora». Paolo VI è nel cuore di molti e noi guanelliani abbiamo inciso la sua presenza nell’anima per le molte circostanze che hanno reso gloria al nostro santo fondatore e per i riflessi e la sua sensibilità verso il mondo dei derelitti, i feriti della vita. L’anno successivo alla sua elezione a governare la Chiesa universale, ha regalato ai poveri il carisma di un campione della carità, un’immagine speculare del volto stesso di Cristo, il buon samaritano dell’umanità.

Di origine lombarda, Giovanni Battista Montini ha conosciuto certamente la figura di don Luigi Guanella nei suoi anni giovanili. Quando è morto don Guanella, Montini aveva 18 anni e stava in fase di discernimento per la sua vocazione sacerdotale. Suo padre, uomo impegnato nel giornalismo e nella vita politica ne avrà certamente parlato e scritto. Nel suo entusiasmo giovanile don Guanella, padre dei poveri, certamente lo aveva affascinato e aveva offerto un modello di santità per la sua chiamata al sacerdozio.

di Mario Sgarbossa

Con l’annunzio notturno fatto dall’Angelo inizia (nel segreto di quattro mura) l’incom­parabile storia di Giuseppe, sposo di Maria e “padre” di Gesù. Perché virgolettare la parola “padre” quando anche i due evangelisti parlando di Giuseppe dicono esplicitamente padre di Gesù? E così lo chiama anche Maria davanti ai maestri nel Tempio: “Tuo padre ed io angosciati ti cercavamo...”.

Lasciamo la risposta ai Padri della Chiesa che, spiegando questo difficile momento nella vita di Giuseppe, hanno ripetuto le parole dell’angelo: “A Dio niente è impossibile”. Lo sappiamo da sempre.

Ambrogio, il santo vescovo di Milano, parlando di Maria sposa e vergine madre, si domanda: “Perché non ha concepito per opera dello Spirito Santo prima del fidanzamento?”. E risponde: “Probabilmente perché non si dicesse in giro che aveva concepito dalla colpa”.

Giovedì, 05 Settembre 2013 13:41

Chi crede, vede

L’enciclica Lumen Fidei di Papa Francesco scritta insieme a Benedetto XVI

di Angelo Sceppacerca

La luce della fede è il dono portato da Gesù. Lui è il dono; Lui è la luce. Inizia così la prima enciclica di papa Francesco che è anche – e non solo metaforicamente – l’ultima di Papa Benedetto.

Il nostro mondo, come quello pagano del tempo di Gesù, è “affamato di luce” e nessun altro sole è capace di “arrivare fino all’ombra della morte”, quando ogni uomo si chiude ad ogni luce. Invece a Marta, che piange la morte del fratello Lazzaro, Gesù dice: “Non ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di Dio?”. Chi crede, vede. Tante sono le possibili obiezioni, oggi come ieri, nella presunzione di uomini che si sentono adulti e inappagati, al punto di paragonare la fede al buio, o al massimo relegandola nell’angolo fuori dalla ragione, pur sempre un salto nel buio, appunto.

Giovedì, 05 Settembre 2013 13:37

L'accidia, il male paralizzante del nostro tempo

di Giovanni Cucci

«Spesso il male di vivere ho incontrato». Queste celebri parole di E. Montale mostrano la perenne attualità dell’accidia: un velo opaco che rende ogni cosa insopportabile e fa sentire spenti, vuoti, senza energie; oppure, all’opposto, risulta impossibile fermarsi, restare in silenzio senza qualcosa da compiere e a cui pensare. «Accidia» significa letteralmente la debolezza dell’anima, che si manifesta come assenza di attrazione, di desiderio di vivere, perché considerata priva di senso.

Giovedì, 05 Settembre 2013 13:29

La scuola come palestra di vita

I frutti della sapienza sono doni da invocare perché l’azione educativa sia animata dai valori spirituali

di Andrea Ciucci

I parroci lo sanno molto bene: in tempo di esami e di interrogazioni il consumo di lumini in chiesa aumenta esponenzialmente e non è difficili incontrare tra i banchi della chiesa ragazzi che non si vedevano dai tempi della Prima Comunione. Bisogna ammettere infatti che la preghiera “perché mi vada bene il compito in classe” o “perché mio nipote sia promosso” sono tra le più gettonate. E, obiettivamente, al di là dell’affetto che dimostrano verso i nipoti, per cui si desidera sempre il meglio, tra le più insensate.

Forse ai tempi in cui si credeva al potere magico di certi gesti, luoghi o parole, si poteva anche pensare di portare Dio dalla nostra parte, di sperare in un Suo favore, di comprarLo con qualche offerta o sacrificio. Ma il cristianesimo ha spazzato via tutto questo e la croce di Gesù ha rivelato un volto di Dio completamente diverso, un Dio che non si compra ma che si offre, che non risolve magicamente i problemi ma se li carica sulle sue spalle. Non dobbiamo dunque aver paura di ricordare ai ragazzi (e a noi stessi!) che a scuola si è promossi solo se si studia e che interrogazioni e compiti in classe vanno bene solo se si lavora con passione e disciplina; scorciatoie pseudo religiose non esistono!

di Francesco Marruncheddu

Eminenza, secondo lei la Chiesa si sta riprendendo dalla crisi vocazionale?

Si, devo dire in primo luogo che a mio avviso non è vero che ci sia una generale carenza di vocazioni. Quando mi domandano su questo dico che è “a pelle di leopardo”: ci sono diocesi in cui le cose vanno bene e in altre meno bene. Per esempio nella diocesi di Cordoba in Spagna, la mia diocesi di origine, dopo la crisi post-conciliare il Seminario è stato chiuso per 12 anni, mentre adesso hanno tre seminari: minore, maggiore e missionario. L’anno scorso hanno ordinato 18 sacerdoti, adesso la media di età del clero oscilla intorno ai 40-45 anni; è rinata la diocesi, e così conosco altri nuovi seminari che erano chiusi e adesso si riaprono. è curioso perché dicono che avanza questo clima più che altro di secolarizzazione; io lo chiamo di paganizzazione nel vivere come se Dio non esistesse e viceversa. C’è una reazione nella mente del giovane, quando viene presentata la figura di Cristo così com’è. Cristo non invecchia mai. è per questo che attira fortemente i giovani, che tramite lui scoprono il cammino che porta verso la comprensione vera di Dio come Padre. Scoprono quella Verità piena con la maiuscola che Dio ha portato al mondo perché la bellezza della creazione, la pienezza di quella immensità di bellezza, di bontà e di giustizia rimane un ideale grande, sempre.

Giovedì, 05 Settembre 2013 13:20

Le vostre lettere

«Pane e Signore» e metodo preventivo

La mia missione è tra i bambini disabili della scuola speciale che è sotto il patrocinio di S. Giuseppe, St. Joseph Nivas special school for the physically and mentally challenged. Essa appartiene alla Congregazione delle Figlie di S. Maria della Provvidenza. Nella scuola operano a tempo pieno dodici suore guanelliane specializzate nell'istruzione dei bambini con disabilità. Le suore, seguendo lo spirito di San Luigi Guanella, offrono non soltanto educazione, assistenza ma una casa nella quale alla professionalità sanitaria e riabilitativa, si aggiunge una cura per l'anima e per la qualità del tempo che gli ospiti trascorrono insieme attraverso attività di animazione e socializzazione; come dice S. Luigi Guanella: «Pane e Paradiso», con il metodo preventivo. La prima grazia che abbiamo ricevuto attraverso l’intercessione di S.Giuseppe è il riconoscimento giuridico (dallo Stato indiano) della nostra scuola.

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