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Venerdì, 09 Agosto 2013 13:14

Trasmissione radio - Agosto 2013

Carissimo San Giuseppe,
in questa calura estiva,idealmente, mi siedo accanto a te all’ombra di un albero per confidarti un sentimento di gioia per il clima di serenità che papa Francesco ci ha permesso di vivere la scorsa settimana con la Giornata mondiale della gioventù. Sono state giornate intense di fede, di speranza, di condivisione e soprattutto di programmazione della nostra vita.
Al termine di quell’esperienza, il papa ha consegnato ai giovani tre verbi: andate, senza paura e servite.
«Andate. In questi giorni, qui a Rio – ha detto papa Francesco-, avete potuto fare la bella esperienza di incontrare Gesù e di incontrarlo assieme, avete sentito la gioia della fede. Ma l'esperienza di questo incontro non può rimanere rinchiusa nella vostra vita o nel piccolo gruppo della parrocchia, del movimento, della vostra comunità. Sarebbe come togliere l'ossigeno a una fiamma che arde. La fede è una fiamma che si fa sempre più viva quanto più si condivide, si trasmette, perché tutti possano conoscere, amare e professare Gesù Cristo che è il Signore della vita e della storia (cfr Rm 10,9).

Ascolta!

Giovedì, 04 Luglio 2013 13:30

Trasmissione radio - Luglio 2013

E’ la prima vota che ci sentiamo dopo il bellissimo dono che papa Francesco ci ha fatto decretando di nominare il nome di San Giuseppe, accanto a quello di Maria, in tutte le celebrazioni eucaristiche. Ogni giorno in tutto il mondo, in tutte le comunità ecclesiali vengono affidate alle mani di San Giuseppe le sorti delle Chiesa e le nostre intenzioni. 
Abbiamo una nuova sorgente di grazie.
Nel cuore delle nostre preghiere a San Giuseppe ci sono tutti i bambini e in particolare quelli che sono in sofferenza per malattie fisiche e morali (causate da separazioni dei genitori, abbandoni, violenze).
La nostra preghiera vuol esser, come sempre, il respiro del mondo: respirare i motivi della gioia per eventi lieti e accollarsi sulle spalle le sofferenze, i disagi e le lacrime dei poveri del mondo. In particolare vogliamo affidare a san Giuseppe il mondo giovanile, i giovani in cerca di lavoro, chi sta sostenendo gli esami di maturità.

Ascolta!

Mercoledì, 26 Giugno 2013 13:51

Quando il lutto bussa alla porta

di Andrea Ciucci

Poi, a un certo punto, bisogna fare i conti con la morte. Talvolta è quella quasi naturale di un nonno molto anziano che chiude gli occhi dopo una vita intensa, attorniato da figli e nipoti, e la cosa è appena più sopportabile. Altre volte invece è una morte tragica: una malattia, un incidente, dove spesso i defunti sono giovani, ragazzi, madri e padri, addirittura bambini, e qui lo strazio è infinito. Le parole vengono a mancare, si vorrebbe stare soli, tutto e tutti risultano fastidiosi. Eppure, questo è proprio il momento in cui la preghiera in famiglia diventa particolarmente importante e significativa.

Mercoledì, 26 Giugno 2013 13:43

Una sosta a Nazareth in un'oasi di preghiera

di Don Mario Carrera

Caro e amabile san Giuseppe, come sempre, nel nostro appuntamento mensile con questa rivista che porta il tuo nome, vogliamo attingere una riflessione, uno sprazzo di contemplazione alla luce del tuo esempio; vogliamo entrare e preparare il nostro animo in un clima per una tranquilla lettura che si trasforma in preghiera.

Mercoledì, 26 Giugno 2013 13:09

La Chiesa una madre sempre accogliente

Divorziati e risposati

di Angelo Sceppacerca

La disgregazione della propria famiglia è spesso vissuta come l’esperienza personale in assoluto più dolorosa e lacerante. Eppure, la rappresentazione del dramma della separazione subisce una distorsione: da un lato è banalizzata e mercificata, dall’altro ne vengono amplificati gli aspetti dolorosi, in una visione senza speranza. Il disorientamento e lo scoraggiamento possono cogliere la persona separata, alimentando la sensazione di un’ingiusta esclusione nella comunità dei cristiani.

Mercoledì, 26 Giugno 2013 13:00

Il sacerdote prolunga la presenza di Cristo

di Madre Anna Maria Cánopi

Come abbiamo già avuto modo di vedere, i documenti conciliari trattando i vari ambiti della Chiesa, mettono in chiara evidenza la caratteristica comunionale della vita cristiana.  In forza del battesimo, la persona – che già a livello semplicemente naturale esiste solo se è in relazione vitale con gli altri – entra a far parte di una nuova famiglia di ordine soprannaturale. Elemento costitutivo della famiglia dei figli di Dio –– è la comune vocazione alla santità. In quanto cristiani, dunque, abbiamo tutti davanti un’unica mèta, un fine meraviglioso, che dovrebbe ogni giorno dare slancio alla nostra vita: l’anelito alla piena comunione con Dio, attraverso la progressiva conformazione a Cristo, il Figlio che si è fatto uomo, nostro Fratello, per mostrarci il Volto del Padre e condurci  a Lui.

Mercoledì, 26 Giugno 2013 12:59

Intenzione del mese di giugno

 

Intenzione Generale

«Prevalga fra i popoli una cultura di dialogo, di ascolto e di rispetto reciproco»

Intenzione Missionaria

«Là dove è più forte l'influsso della secolarizzazione, le comunità cristiane sappiano promuovere efficacemente una nuova evangelizzazione»

Intenzione dei Vescovi

«Le nuove generazioni, educate a un uso corretto della libertà, sappiano compiere scelte responsabili e stabilire relazioni costruttive con tutti»

 

 

Intenzione della Pia Unione:

«Per i ragazzi cresimati»

Vieni Spirito Santo, riempi il cuore dei ragazzi che in questa stagione hanno ricevuto o riceveranno il sacramento della cresima. Accendi in essi il fuoco del tuo amore. Oggi la Chiesa ha bisogno di una perenne effusione dello Spirito, una quotidiana Pentecoste. La luce del tuo amore venga come vento gagliardo nelle vele della nostra vita. Questi giovani cresimati hanno bisogno, come noi tutti, di fuoco nel cuore, di parole coraggiose sulle labbra, di generosa profezia nel loro sguardo perché sappiano vedere lontano. Tutti abbiamo necessità di sentirci accarezzati da un'onda calda dello Spirito e così divenire generosi operai nel cantiere del mondo e costruttori del tuo Regno di amore, di giustizia, di santità e di pace.

Mercoledì, 26 Giugno 2013 12:54

Amare è vedere con il cuore

di Mario Carrera

All’indomani della sua elezione, papa Francesco ha celebrato l’Eucaristia con tutti i cardinali. Durante l'omelia, dopo aver denunciato la tentazione che fu di San Pietro di seguire Gesù con criteri della logica umana, ha terminato dicendo: «Quando camminiamo senza la Croce, quando edifichiamo senza la Croce e quando confessiamo un Cristo senza Croce, non siamo discepoli del Signore: siamo mondani, siamo vescovi, preti, cardinali, papi, ma non discepoli del Signore. Io vorrei che tutti, dopo questi giorni di grazia - ha continuato papa Francesco -, abbiamo il coraggio, proprio il coraggio, di camminare alla presenza del Signore, con la Croce del Signore; di edificare la Chiesa sul sangue del Signore, che è versato sulla Croce; e di confessare l’unica gloria: Cristo Crocifisso. E così la Chiesa andrà avanti».

Il 26 maggio, nel ricordo dell’anniversario dell’ordinazione sacerdotale di don Guanella, realizzeremo un sogno che portava nell’anima: vedere applicate all’antica porta del duomo di Milano delle rappresentazioni sacre. La porta del duomo fu dismessa per lasciare spazio alla nuova porta di bronzo progettata dallo scultore Lodovico Pogliaghi.
Si procederà all’inaugurazione della nuova «Porta della fede» che renderà ancora più splendente la facciata della nostra basilica, con pannelli raffiguranti i protagonisti della nostra storia di salvezza che accompagneranno i fedeli all’incontro con Dio per mezzo della preghiera.

Martedì, 07 Maggio 2013 14:44

Trasmissione radio - Maggio 2013

Caro San Giuseppe,
in questa giornata dedicata ai lavoratori  siamo davanti a te, patrono e modello dei lavoratori, per esprimere la nostra fiducia in te e a chiederti la perseveranza nella nostra vita di fede. Stiamo camminando in un momento assai drammatico nel mondo del lavoro. Da quando l’avidità del guadagno facile ha preso il sopravvento sulla produttività, il dio mammona, che il tuo figlio Gesù lo ha collocato tra i nemici del Dio vero, il rapporto tra le persone è diventato conflittuale e la scarsità di lavoro rende difficile la vita.

Ascolta!

 

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