In più di un secolo (dal 1907, con alcuni periodi di interruzione) i cattolici italiani hanno mostrato, in questi appuntamenti che vedono raccolti i delegati scelti in tutte le diocesi italiane (quest’anno sono oltre 1300), tutta la loro premura e il contributo effettivo da loro portato alla società italiana: una collaborazione imprescindibile, che ha fatto da trama e da fondamento alla nostra società. E la famiglia? C’entra, eccome, perché il bene della famiglia semplicemente combacia con quello comune, perché la salute della società coincide con quella della famiglia.
La disgregazione della propria famiglia è spesso vissuta come l’esperienza personale in assoluto più dolorosa e lacerante. Eppure, la rappresentazione del dramma della separazione subisce una distorsione: da un lato è banalizzata e mercificata, dall’altro ne vengono amplificati gli aspetti dolorosi, in una visione senza speranza. Il disorientamento e lo scoraggiamento possono cogliere la persona separata, alimentando la sensazione di un’ingiusta esclusione nella comunità dei cristiani.