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Forse fu una nobile matrona divenuta cristiana a donare alla Chiesa questa catacomba. Tra le sue numerose bellissime raffigurazione pittoriche vi è la più antica Madonna col Bambino

di Talia Casu

Fuori da Porta Salaria Nova, a circa tre miglia sull’omonima via si estende la catacomba di Priscilla, uno tra i più grandi complessi cultuali e funerari della comunità cristiana di Roma dei primi secoli. Priscilla fu probabilmente colei che donò alla comunità cristiana la proprietà dove si svilupparono il cimitero di superficie e quello sotterraneo.

A Giuda Taddeo, cugino del Signore, è attribuita l’ultima lettera del Nuovo Testamento. Mattia invece subentrò nel Collegio apostolico al posto di Giuda Iscariota

di Lorenzo Bianchi

L'apostolo Giuda detto Taddeo, che significa “magnanimo” o, secondo alcuni codici, Lebbeo, cioè “coraggioso”, o ancora, come Simone Zelota, “ardente di zelo”, era figlio di Cleofa, fratello di Giacomo Minore e cugino del Signore; a lui è attribuita l’ultima delle “lettere cattoliche” nel Nuovo Testamento.  Benedetto XVI nell’udienza generale dell’11 ottobre 2006 ne ricordava la conclusione formata da queste bellissime parole: «A colui che può preservarvi da ogni caduta e farvi comparire davanti alla sua gloria senza difetti e nella letizia, all’unico Dio nostro salvatore, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore: gloria, maestà, forza e potenza prima di ogni tempo, ora e sempre. Amen».

Nella Catacomba di san Sebastiano furono custoditi i corpi degli Apostoli in tempo di persecuzione.
Il nome particolare “catacomba” passò poi a indicare tutti gli antichi cimiteri cristiani di Roma

di Talia Casu

Proseguendo il nostro pellegrinaggio lungo la via Appia, tra il III e il IV miglio, a ottocento metri da San Callisto si trova un altro dei luoghi di visita devota che caratterizzano l’antica via: il cimitero di san Sebastiano con la sua antica basilica.