Le quattro azioni di Gesù sul pane rappresentano anche il modo offerto al discepolo di vivere la propria crisi: anch’egli come Gesù viene scelto, chiamato da Dio, benedetto, spezzato per essere dato, perché i giorni della sua vita portino frutto. Nelle azioni sul pane volutamente offerto Gesù invita i suoi a non cercare di nascondere il momento della crisi, ma di affrontarla a viso aperto, andandogli incontro consapevolmente.
«Chi è il più grande nel regno dei cieli?». Con questa domanda, rivolta a Gesù dai discepoli, si apre il capitolo 18 del Vangelo secondo Matteo. Dolcemente Gesù chiama a sé un bambino e lo addita come esempio: «Se non vi convertirete e non diventerete come questo bambino, non entrerete nel regno dei cieli». Nel Regno dei cieli ciò che a noi sembra importante è privo di valore, anzi, non ha neppure diritto di cittadinanza, mentre ciò che a noi sembra piccolo e spregevole è veramente grande.
La pedagogia vocazionale è un tutt'uno con l'annuncio stesso del Vangelo. I poli sono due: il primo è che non c'è Vangelo senza apostoli; il secondo che non c'è Vangelo senza le folle che "sono senza pastore". Sul primo punto dobbiamo dire che Gesù non fa nulla senza gli apostoli. Come se fosse Vangelo stesso il modo di annunciarlo, la forma: a due a due. In più coppie. Dodici, un numero pari.
Questo mese inizia con la festa della presentazione di Gesù al Tempio; in questo inizio d’anno possiamo prendere spunto proprio dal Vangelo di questa festa per la nostra Ora Santa, ricordando che questa pia pratica viene fatta proprio per offrire al Cuore di Gesù amore e riparazione per i peccati commessi dalle anime consacrate, secondo la sua precisa richiesta a santa Margherita Maria.