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Sono finora 26.701 le persone migranti sbarcate sulle coste da inizio anno. Nello stesso periodo, lo scorso anno furono 70.106 mentre nel 2022 furono 30.862. Il dato è stato diffuso dal ministero degli Interni, considerati gli sbarchi rilevati entro le 8 di questa mattina.

Il Santo Padre, concludendo la 50ª Settimana sociale dei cattolici in Italia, ha chiesto ai cattolici il "coraggio" di pensarci come popolo e di partecipare e formarsi alla politica come bene comune e contrasto alla "cultura dello scarto". Da piazza dell'Unità d'Italia, l'invito a "pregare e operare per la pace". Ai triestini: "continuate a impegnarvi in prima linea, specialmente per coloro che arrivano dalla rotta balcanica"

di M.Michela Nicolais (Sir)

Un forte appello alla partecipazione e alla formazione politica, per risanare una democrazia che ha il cuore ferito. A rivolgerlo al “popolo” dei 1200 delegati che hanno animato in questi giorni la città di Trieste, per la 50ª edizione della Settimana sociale dei cattolici in Italia, è stato Papa Francesco, che nell’omelia della messa in piazza dell’Unità d’Italia si è soffermato sul bisogno dello “scandalo della fede” radicata nel Dio che si è fatto uomo e perciò “una fede umana, inquieta, che diventa una spina nella carne di una società spesso anestetizzata e stordita dal consumismo”.

Intervenendo al Simposio sulle Cure Palliative a Toronto, Canada, nei giorni 21 e 23 maggio 2024. Titolo: Towards a Narrative of Hope: An International Interfaith Symposium on Palliative Care, mons. Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la vita, ha così detto in un passaggio del suo intervento:

«È pertanto necessario ampliare gli orizzonti. È necessario svincolare la cura dalla sfera privata e/o domestica o da quella tecnico-sanitaria; è indispensabile restituirle il significato sociale ed eleggerla a prassi diffusa, in grado di incidere sugli equilibri complessivi della società. È la memoria della comune condizione di fragilità che costituisce la vera base del legame sociale; ed è il legame sociale che trasfigura la fragilità da bisogno e dono.