La 79ª Assemblea generale della Cei “ha approvato il Rito di istituzione del ministero del catechista, autorizzando la Presidenza della Cei, assistita dalle Commissioni episcopali per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi e per la liturgia, ad apportare le necessarie modifiche stilistiche e testuali, tenendo anche in considerazione le eventuali osservazioni formulate dal Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti”. È quanto si legge nel comunicato finale della 79ª Assemblea generale della Cei conclusasi oggi in Vaticano.
“Il testo – viene spiegato –, che ora attende l’approvazione della Santa Sede, era stato validato dal Consiglio episcopale permanente nella sessione del 22-24 gennaio 2024. Il Rito è preceduto da una Presentazione che offre il quadro teologico e pastorale del ministero e riprende quanto stabilito dalla Nota ad experimentum circa la fisionomia e i compiti del catechista per le Chiese di rito latino che sono in Italia”. “Vengono dunque confermate tali norme – prosegue il comunicato – per le quali il catechista è chiamato a curare la catechesi per l’iniziazione cristiana; ad accompagnare nella crescita di fede quanti hanno già ricevuto i sacramenti dell’iniziazione; ad accogliere e accompagnare quanti esprimono il desiderio di una esperienza di fede. Ai catechisti può essere chiesto di coordinare, animare e formare altre figure ministeriali laicali all’interno della parrocchia, in particolare quelle impegnate nella catechesi e nelle altre forme di evangelizzazione e nella cura pastorale”.