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Attenzione

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Giovedì, 12 Luglio 2012 12:49

Trasmissione radio - Luglio 2012

Queste mie parole volano nelle case, nelle strade e mi sento un messaggero che annuncia pace, serenità e benessere fisico e spirituale.  E prego che queste parole abbiano il sapore dell’eternità e non siano imbrigliate nella rete dell’egoismo e dell’indifferenza.
Fa’, o Signore, che queste parole inquietino la nostra vita. Non permettere che siano svuotate dal sapore di eternità e che noi restiamo affascinati da parole che null’altro sono che l’eco della tua stessa parola inviata a noi.
Ti prego, o Padre di misericordia, anche per chi può essere ostile a queste parole di speranza e di vita. Fa’ che la Parola trovi un pertugio per infilarsi nel loro spirito e liberare le potenzialità che ogni persona porta in sé come patrimonio della sua esistenza.

In questo cammino vogliano avere accanto San Giuseppe, l’uomo giusto, l’uomo della fede grande.

Ascolta!

Lunedì, 11 Giugno 2012 13:41

Trasmissione radio - Giugno 2012

Siamo alla vigilia della chiusura delle scuole, all’indomani dell’Incontro mondiale della famiglie a Milano.

Vorrei, e per questo prego, che le mie parole questa sera  fossero un eco di eternità che riecheggia nelle nostre anime.

Sosteremo insieme  a San Giuseppe che dal cielo ci è compagno eterno e amico inseparabile.

Allora un saluto a tutte le ascoltatrici e gli ascoltatori sintonizzati sulla onde di Radio Mater. Una carezza particolare ai bambini  e a tutte le persone in ascolto, soprattutto quelle visitate dal disagio della malattia e vorrei pensare e pregare anche per chi vive un momento drammatico e pauroso del terremoto in Emilia.

Tenteremo di  illuminare ed impregnare del senso dell’amore il nostro soffrire.

Prima, però, vorrei pregare e concentrarmi con un pittore davanti alla tela bianca. Ogni  incontro con Dio è un’esperienza singolare: parla con Dio  anche attraverso l’intercessione di Gesù, di Maria e di San Giuseppe segna la nostra vita e ci porta ad ammirare panorami nuovi illuminati dalla speranza.

Come Mosé davanti al roveto ardente illuminato dalla presenza dell’Onnipotente Iddio, anch’io mi metto di fronte a Dio e lo prego perché mi conceda  una mente e un cuore trasparente come il cristallo e ardente come un roveto in fiamme.

Prepara, o Padre, il mio cuore per una fruttuosa meditazione, allontana da me pensieri inutili, i turbini della mente e le insidie del maligno perché in Gesù tu sei la Via, la Verità e la vita.

Ti prego, o Padre, fa’ del mio intelletto uno splendido specchio delle tua immagine.

E tu, Spirito Santo, donami un raggio delle tua saggezza. E voi  Vergine Maria e San Giuseppe, accompagnatemi in questa conversazione affinché u raggio di speranza illumini chi ascolta.

Ascolta!

Giovedì, 10 Maggio 2012 14:23

Trasmissione radio - Maggio 2012

L’evangelista san Luca nel comporre il suo evangelo, “la buona notizia” dell’amore di Dio per noi, sottolinea che quando Gesù si avvicina alla realtà  s vede fiorire la gioia.
Leggiamo nel vangelo infatti che un bimbo ritrova la vita, un ammalato la salute, una mamma di riabbracciare il figlio pianto come morto, un’anima triste si vede fiorire un sorriso, l’affamato un pezzo di pane, chi è disperato e senza amore si ritrova un cuore caldo di affetto, una mano amica che lo aiuta a proseguire il suo cammino.
Negli scritti di San Luca sia nell’evangelo come negli Atti degli apostoli non lascia mai cadere questa caratteristica.
Dante Alighieri  definisce san Luca il pittore della mansuetudine di Cristo.
Nell’ultima riga del suo vangelo san Luca ci fa leggere, e, soprattutto, vivere questo annuncio: dopo che gli apostoli videro Gesù ascendere al cielo tornarono a Gerusalemme con “il cuore pieno di gioia”.

Siamo entrati da pochi giorni nel mese di maggio e maggio è l’esplosione dei colori della vita. I colori diventano l’alfabeto della gioia e cantano l’amore alla vita.
La terra si fa ospitale e i colori dei fiori danno speranza per la raccolta dei frutti.
Nella tradizione della Chiesa il mese di maggio è dedicato alla devozione alla Madonna, il fiore più bello dell’umanità, la madre della speranza che apre il suo essere a Dio e inaugura una felice eternità per l’umanità intera. Maria di Nazareth è il frutto dell’umanità da sempre sognato da Dio. Chi si avvicina con fede a Gesù non può fare a meno di innamorarsi di questa madre tenera ed affettuosa.

 

Ascolta!

Giovedì, 12 Aprile 2012 09:30

Trasmissione radio - Aprile 2012

Siamo alla vigilia dei grandi eventi della vita cristiana: accanto all’abisso della violenza degli uomini che non riconoscono  in Gesù il messia e lo condannano c’è  anche  il tradimento degli  apostoli, la solitudine di Gesù nel Getzemani, ma dentro alla galleria buia dell’abbandono s’innesta l’evento singolare ed unico della risurrezione  di Gesù che finalmente rompe le catene della schiavitù del male e apre lo spiraglio di luce dell’eternità.
Allora vorrei e per questo prego che le mie parole, questa sera,  fossero un eco di eternità che riecheggia nella nostre anime.
Cammineremo insieme  a San Giuseppe che dal cielo ci è compagno eterno e amico inseparabile.
Un saluto a tutte le ascoltatrici e ascoltatori sintonizzati sulla onde di Radio Mater. Una carezza particolare ai bambini  e a tutte le persone in ascolto, soprattutto quelle visitate dal disagio della malattia.
Tenteremo di  impregnare del senso dell’amore il nostro soffrire.
Vorrei questa sera iniziare  il nostro dialogare con un omaggio ai nonni raccontando questo dialogo tra un nonno e un nipotino.

Ascolta!

Martedì, 13 Marzo 2012 15:00

Trasmissione radio - Marzo 2012

Trasmissione del direttore
don Mario Carrera in preparazione
alla festa di San Giuseppe

Ascolta!

Mercoledì, 08 Febbraio 2012 14:19

Trasmissione radio - Febbraio 2012

Caro San Giuseppe,
all’inizio di questo mese di febbraio sono venuto a cercarti a Gerusalemme. Sapevo che saresti venuto al tempio per la presentazione di Gesù. E lì ti ho aspettato insieme al vecchio Simeone e alla profetessa Anna. Domani saranno passati quaranta giorni dalla nascita di Gesù a Betlemme e la legge ti obbliga a presentare la tua offerta al tempio in segno di gratitudine per la paternità, ma anche per rende a Dio l’omaggio riconoscendolo padrone assoluto della vita. Nel caso tuo la padronanza di Dio sulla sua creatura è doppia: è suo figlio, è un frammento di eternità fatta carne umana.
Durante la tua attesa, caro San Giuseppe ho ascoltato i sentimenti del vecchio Simeone; egli come uomo di fede aspettava l’evento della nascita del Messia per il popolo d’Israele.  La prolungata e secolare notte del male e delle tenebre avevano acuito il desiderio della venuta del messia. E’ pur vero che orme di luce, ogni tanto come meteore apparivano, ma poi tutto cadeva nella delusione. Sentivo nelle parole di Simeone lo sconforto del popolo eletto nel vedersi  governato da oltre cinquant’anni da una nazione straniera. Il disagio e l’amarezza della condizione politica e sociale diventavano pressanti invocazioni a Dio perché mandasse finalmente il messia a liberare dalle catene dal dominio dell’impero romano quel popolo che Dio aveva scelto e prediletto nella storia e per essere la sentinella della presenza della bontà del Dio misericordioso sull’intera umanità bisognosa di luce.

Ascolta!

Mercoledì, 11 Gennaio 2012 08:15

Trasmissione radio - Gennaio 2012

Mi piace condividere con voi un tratto di strada della nostra vita e tentare di cogliere la presenza dello Spirito di Gesù in mezzo a noi.
E’ lui che edifica la storia del bene nel mondo.
Don Guanella diceva abitualmente «è Dio che fa».
E’ Dio che ci ha donato la fede. E’ Dio che ci ha fatto nascere in questo tempo e ci ha donato una famiglia, dei genitori, degli amici, una parrocchia, un lavoro e desidera suscitare dentro di noi una nostalgia di divino e farci comprendere che questo nostro mondo ci è stretto e ci diventa sempre più stretto e ha bisogno di un’anima.

Giovedì, 22 Dicembre 2011 10:59

Trasmissione radio - Dicembre 2011

Maria nasce come un fiore immacolato. In questa nascita, finalizzata all’ingresso di Gesù nella nostra storia, anche tu, Giuseppe, eri coinvolto. Dio padre aveva posato il suo sguardo su di te, ti ha scelto a rappresentarlo davanti alla legge degli uomini, ma soprattutto si è fidato di te. Ha avuto fiducia nelle tue qualità umane e religiose, sapeva che con te scommetteva in modo sicuro e garantito. Tu da quel giorno entravi nella storia umana come «l’ombra del padre» nei confronti di Gesù e di Maria.
Dio ti ha delegato a rappresentarlo nel campo dell’educazione sociale e religiosa e a far da supporto nella crescita intima dei suoi sentimenti delle sue aspirazioni umane.
Tu hai scoperto la fragranza di questo singolare fiore immacolato solo dopo una quindicina d’anni. Tu sei cresciuto insieme a questo eterno sogno di Dio che finalmente si andava traducendo in realtà. Tu camminavi nei sentieri della tua vita su strade parallele e finalmente le vostre strade si incrociarono.
Tu, giovane promettente di Nazareth, con un buon mestiere fra le mani eri nei sogni di tante ragazze, ma il tuo sguardo era stato catturato da una giovane adolescente di nome Maria.

Ascolta, ora!

Giovedì, 01 Dicembre 2011 10:45

Trasmissione radio - Novembre 2011

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.

Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

Ascolta Ora!

Lunedì, 11 Luglio 2011 11:53

Trasmissione radio - Luglio 2011

Nella religione ebraico-cristiana c’è una parola che ricorre di frequente: la parola esodo. Questo termine indica, movimento, cammino, ricerca. Sappiamo che la stessa vita è un cammino nel tempo e in questo «viaggio della vita non si danno strade in piano, sono tutte o in discesa o in salita».In questa stagione anche le cronache televisive parlano di esodo, di strade torride, tappezzate di macchine, sotto un cielo senza un alito, strade percorse dalla voglia del nuovo, del diverso, di nuove emozioni.Le emozioni sono proporzionate alle attese dell’anima. Le vacanze non un momento di sospensione della nostre  quotidiane attività, è un tuffo nel tempo libero, la ricerca di cieli diversi, di panorami colorati, ma anche un momento di ricarica delle nostre energie.Questo vale per noi oggi, ma anche ai tempi di San Giuseppe e di Gesù.

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