it IT af AF ar AR hy HY zh-CN ZH-CN en EN tl TL fr FR de DE iw IW ja JA pl PL pt PT ro RO ru RU es ES sw SW
Sabato, 30 Maggio 2020 12:36

Cuore di Gesù, tempio santo di Dio, abbi pietà di noi

Written by
Rate this item
(0 votes)

di Ottavio De Bertolis

Per comprendere questa bellissima invocazione, dobbiamo andare all’Antico Testamento, e per la precisione al profeta Ezechiele. Tutti ricorderete che al cap. 47 abbiamo una visione molto significativa: «[L’angelo] mi condusse all’ingresso del tempio e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente […] dal lato destro […] poi mi fece attraversare quell’acqua: mi giungeva alla caviglia […] poi […] mi giungeva ai fianchi […] le acque erano cresciute, erano acque navigabili, un fiume da non potersi passare a guado» (Ez 47, 1-5).

Un fiume impetuoso, sempre più profondo, esce dal tempio, prima un rivolo, poi sempre più travolgente. Il profeta prosegue: «ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il fiume, vivrà; il pesce vi sarà abbondantissimo, perché quelle acque dove giungono risanano, e dove giungerà il torrente, tutto rivivrà» (Ez 47, 9).

San Giovanni, nel dipingere la scena della trafissione del costato del Salvatore, ha certamente presente questa pagina di Ezechiele; infatti, vede uscire dal fianco del Signore sangue e acqua. Quest’acqua viva è precisamente quella di cui è detto: «quelle acque, dove giungono risanano, e dove giungerà il torrente, tutto rivivrà», e la parola dell’Antico Testamento si adempie dunque nella rivelazione che si compie sulla Croce. Gesù dunque è il tempio di Dio, quello vero, dalla cui soglia escono le acque risanatrici. Infatti lo stesso evangelista Giovanni ci dice, in un contesto diverso, la cacciata dal Tempio dei cambiavalute: «Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: “Quale segno ci mostri per fare queste cose?”. Rispose loro Gesù: “Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere”. Gli dissero allora i Giudei: “Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?”. Ma egli parlava del tempio del suo corpo» (Gv 2, 18-21).

Gesù è il tempio, edificato dallo Spirito nel seno della Vergine Madre, quel tempio dalla cui porta, aperta dal colpo di lancia, esce l’acqua viva. Tutti i credenti sono paragonati poi a degli alberi rigogliosi lungo quel torrente, ognuno favorito da speciali doni. Sempre in Ezechiele troviamo: «Lungo il fiume, su una riva e sull’altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui fronde non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario». Identica immagine è ripetuta nell’Apocalisse, che descrive la città santa in questi termini: «Mi mostrò poi un fiume d’acqua viva limpida come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dall’Agnello. In mezzo alla piazza della città e da una parte e dall’altra del fiume si trova un albero di vita che dà dodici raccolti e produce frutti ogni mese» (Ap 22, 1-2). Di nuovo, al centro della contemplazione di Giovanni, c’è l’Agnello immolato, fonte viva dello Spirito. 

Così si adempie il Salmo: «Un fiume e i suoi ruscelli rallegrano la città di Dio, la santa dimora dell’Altissimo» (Sal 46, 5-6). La Chiesa è continuamente vivificata dall’acqua viva, dono del Risorto, che dimora in essa come nel suo tempio. Tempio di Dio è Cristo, tempio di Dio è la Chiesa, tempio di Dio sono i nostri corpi: in Cristo, nella Chiesa, in noi, abita lo Spirito vivificante. Gesù lo effonde abbondantemente per noi nella sua Passione e Risurrezione.

Read 451 times Last modified on Sabato, 30 Maggio 2020 12:36

Leave a comment

Make sure you enter all the required information, indicated by an asterisk (*). HTML code is not allowed.