Si è voluto richiamare e far ril ettere sul posto privilegiato che i bambini hanno nel Vangelo. Gesù li indicacome esempio per i suoi discepoli (e per noi): «In verità vi dico: se non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli» (Mt 18, 3).Commuove anche l’annotazione dell’evangelista Marco che ricorda l’abbraccio di Gesù a uno di loro: «Preso un bambino, lo pose in mezzo e abbracciandolo disse…» (Mc 9, 36). Un abbraccio di Gesù e un amore divino che san Pio X, fondatore con don Guanella della nostra Pia Unione, volle ricordare nelle prime parole del decreto che nel 1910am- metteva i bambini alla Prima Comunione (contro il costume allora in voga di ritardarla alla preadolescenza): «Con quale amore di predilezione Gesù Cristo (Quam singulari Christus amore…) abbia amato sulla terra i bambini, è attestato chiaramente nelle pagine del Vangelo».
È dunque opportunissima ogni iniziativa per condurre i bambini a Gesù. È sempre necessario obbedire alla parola del Signore: «Lasciate che i bam- bini vengano a me e non glielo impedite» (Mc 10, 14). Benedetta dunque la Giornata Mondiale dei Bambini! Ma tutto ciò dice qualcosa a noi adulti, magari a noi che siamo avanzati negli anni? Un uomo anziano, Nicodemo, manifestò i suoi dubbi a Gesù; incontrandolo nottetempo, gli fece un’esplicita obiezione: «Come può un uomo na- scere quando è vecchio?» (Gv 3,4). Quasi a dirgli che proporre agli adulti qualcosa proprio dei bambini non avesse senso.
Gesù rispose a Nicodemo: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non puòentrare nel regno di Dio». Dunque è nella “na- scita da acqua e Spirito” che si realizza il modo di ridiventarebambini anche quando si è vecchi. Enon si tratta di una pia esortazione, ma di una cosa ne- cessaria! Gesù arrivaa dire che, se non si ridiventa bambini mediante questa “nascita”,non si può entrare nel regno dei cieli,non si puòandare in Paradiso.
In questa “nascita”, nell’acqua del Battesimo (e poi nel pane nell’Eucaristia; ecco perché Pio X volle che i bambini si accostassero presto alla Prima Co- munione) Gesù ci viene incontro e ci abbraccia, come già fece unavolta con quel bambino. Eguai a noi adulti se andiamo in cerca di azioni dii cili, possibili ai grandi ma impossibili ai piccoli! Bisogna invece lasciarsi “prendere tra le braccia” da Gesù, riscoprendo l’abbraccio semplicee facile del Battesimo e dell'Eucaristia. Vissuti nella medesima modalità con cui sono ricevuti dai bambini, questidoni offrono anche a noi adulti la possibilità di una rinascita.