Racconta una leggenda sioux che, una volta, Toro Bravo e Nube Azzurra giunsero tenendosi per mano alla tenda del vecchio stregone della tribù e gli chiesero: «Noi ci amiamo e ci vogliamo sposare. Ma ci amiamo tanto che vogliamo un consiglio che ci garantisca di restare per sempre uniti, che ci assicuri di restare l'uno accanto all'altra fino alla morte. Che cosa possiamo fare?».
E il vecchio, emozionato vedendoli così giovani e così innamorati, così ansiosi di una parola bella, disse: «Fate ciò che dev'essere fatto. Tu, Nube Azzurra, devi scalare il monte al nord del villaggio. Solo con una rete, devi prendere il falco più forte e portarlo qui vivo, il terzo giorno dopo la luna nuova. E tu, Toro Bravo, devi scalare la montagna del tuono; in cima troverai la più forte di tutte le aquile. Solo con una rete prenderla e portarla a me, viva!». I giovani si abbracciarono teneramente e poi partirono per compiere la missione.
Il giorno stabilito, davanti alla stregone, i due attendevano con i loro uccelli. Il vecchio li tolse dal sacco e costatò che erano veramente begli esemplari degli animali richiesti. «E adesso, che dobbiamo fare?», chiesero i giovani. «Prendete gli uccelli e legateli fra loro per una zampa con questi lacci di cuoio. Quando saranno legati, lasciateli andare perché volino liberi». Fecero quanto era stato ordinato e liberarono gli uccelli. L'aquila e il falco tentarono di volare, ma riuscirono solo a fare piccoli balzi sul terreno. Dopo un po', irritati per l'impossibilità di volare, gli uccelli cominciarono ad aggredirsi l'un altro beccandosi fino a ferirsi. Allora, il vecchio disse: «Non dimenticate mai quello che state vedendo. Il mio consiglio è questo: voi siete come l'aquila e il falco.
Se vi terrete legati l'uno all'altro, fosse pure per amore, non solo vivrete facendovi del male, ma, prima o poi, comincerete a ferirvi a vicenda. Se volete che l'amore fra voi duri a lungo, volate assieme, ma non legati con l'impossibilità di essere voi stessi». Se realmente ami qualcuno, lascialo volare con le sue proprie ali...
Calendario
Gennaio
«Non c’è gallina o gallinaccia, che di gennaio l’uovo non faccia» Nel mese di gennaio, soprattutto a partire dalla seconda metà, quando il pericolo delle gelate comincerà ad allontanarsi, sarà possibile preparare il proprio orto alla semina. Soprattutto in regioni dal clima mite e se si ha la possibilità di seminare le proprie piante in maniera protetta, ad esempio ricorrendo ad un semenzaio. Particolare attenzione, dal punto di vista della protezione dal gelo, dovrà essere posta alla semina di peperoni, pomodori, melanzane, rucola e basilico. Se il clima non è particolarmente rigido, è possibile seminare direttamente in piena terra fave, piselli e carote. Nel mese di gennaio è inoltre possibile dedicarsi al trapianto dei carciofi e dei bulbi di aglio e di cipolla.
Luna crescente (dal 2 al 10 gennaio e dal 25 gennaio 2016)
Con la luna crescente la tradizione suggerisce di effettuare la semina di pomodori, peperoni, melanzane e basilico. La rucola e i ravanelli potranno essere seminati in semenzaio o in un luogo riparato, così come il radicchio e la lattuga da taglio. I giorni di luna crescente sono la scelta preferibile per effettuare i trapianti di carciofi, bulbi di aglio e cipolla. Carote e prezzemolo possono essere seminati in luna crescente per favorirne la crescita.
Luna calante (dall’11 al 17 gennaio 2016)
La tradizione popolare vuole che con la luna calante si dia inizio ad una nuova stagione per il vigneto a partire dalla potatura. Essa però dovrà essere rimandata al mese di febbraio nel caso in cui il clima risulti particolarmente rigido, in modo da non arrecare danni alle proprie viti da uva. Nel frattempo si potranno preparare i supporti per le viti. Con la luna calante si consiglia di effettuare la semina di cavolo cappuccio, sedano, radicchio e lattuga. è inoltre possibile iniziare a preparare il terreno per la coltivazione delle fragole.
Brodo di gallina di Pio X
Ingredienti: 1 gallina di circa 1 kg, 1 carota, 1 cipolla bianca, 1 costa di sedano, 1 ciuffo di prezzemolo, 1 foglia di alloro, 4 litri di acqua, sale
Pulire, eviscerare e lavare la gallina. Mondare le verdure. Mettere tutti gli ingredienti in acqua fredda, con una presa di sale grosso. Portare a ebollizione, abbassare il fuoco e lasciare cuocere per circa 90 minuti, schiumando il brodo di tanto in tanto con una schiumarola. A fine cottura, togliere la carne e la verdura, filtrare e regolare di sale. Il brodo è pronto per essere usato, per esempio, in una minestra di pasta all’uovo.
Stili di vita
ACQUA
Per ridurre i consumi bastano piccoli gesti L'acqua, ha sottolineato il Papa nell’enciclica Laudato si’, è un bene prezioso ma limitato e sempre più persone rischiano di non averne a sufficienza. Negli ultimi decenni i consumi mondiali di acqua sono aumentati di quasi dieci volte: il 70% è impiegata per l’uso agricolo, il 20% per l’industria, il 10% per usi domestici.
Nei Paesi occidentali una persona utilizza 162 litri al giorno, di cui 80 per l’igiene personale e 24 per la nutrizione, quando secondo diversi studi ne basterebbero 50. Nell’utilizzo di lavatrici e lavastoviglie basterebbe prediligere il ciclo ecologico o quello breve, ma sempre a pieno carico, oltre a comprare modelli che necessitano di meno acqua: per le lavabiancheria si possono risparmiare anche 100 litri.
Quando si lava l’auto meglio usare un secchio pieno invece di acqua corrente: risparmieremo circa 130 litri di acqua potabile ogni volta. Per lavare frutta e verdure si può riempire una ciotola con dell’acqua e un po’ di bicarbonato. Mentre fare la doccia invece del bagno significa un altro risparmio di 50 litri a volta.