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Giovedì, 04 Agosto 2016 12:55

Le vostre lettere - Agosto 2016

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La voce a chi è sempre inascoltato

Carissimo don Mario, le persone in fin di vita, gli anziani, i disabili fisici, gli handicappati psichici, i ciechi, i sordi, i sordomuti, gli emarginati, i poveri : hanno il diritto di vita ? Ma in quale mondo viviamo ? Pare che si vada uniformando un principio molto strano, anomalo, preoccupante da me definito in una Petizione al Parlamento Italiano budget del ricoverato riguardante il campo sanitario, dove persone anziane, in fase terminale, di disabilità, ricoverati negli Enti Ospedalieri italiani in qualsiasi condizione di salute si trovano, “ superato” l’intervento finanziario predisposto dal Servizio Sanitario Nazionale, vengono dimessi dai nosocomi senza peraltro predisporre strutture alternative atte al proseguo delle cure fino al compimento della vita terrena. Mi dispiace ripetere, insistere, ritornare in questo “argomento”, ma si tratta di una “situazione”, che riguarda non solo il mondo della sofferenza, ma tutti i cittadini, in quanto se questa è la realtà, allora è pura eutanasia mascherata e, se tale, si domanda: è legalmente autorizzata ?
Franco Previte, Catania

Gentile e stimato dottor Previte, sono con lei solidale per il suo annoso impegno a difesa di chi sta accampato e inascoltato sulle periferie della nostra società. Ammiro il suo impegno a sostegno delle categorie più fragili della nostra società e Lei è nella nostra costante preghiera affinché i responsabili della cosa pubblica ascoltino la “voce” del disagio drammatico di persone ferite nella vita e aprano con i loro provvedimenti uno spiraglio di speranza sull’orizzonte costantemente al buio. Continui la sua lotta, Dio è con Lei.


La richiesta di una bambina matura e responsabile

Sono una bambina di 13 anni, mi chiamo Angela e ho chiesto alla mia mamma se potevo scrivervi un letterina che lei avrebbe spedito. Vorrei tanto che diceste a San Giuseppe una preghiera per il mio papà, Vittorio, che da un po’ di tempo vedo un po’ triste per la situazione difficile che sta attraversando per il poco lavoro: è preoccupato per la famiglia. Posso contare anche sulle vostre preghiere?
Angela – Rieti

Carissima Angela, San Giuseppe più di ogni altra persona sa comprendere la situazione di disagio in una famiglia. Anche lui ha avuto la responsabilità di essere capo famiglia, di una famiglia speciale, ma che, come tutte le famiglie del mondo, aveva bisogno di lavoro, di cibo, di buona salute e di armonia serena e un clima di fervorosa preghiera per attingere dall’alto, da Dio-Padre, quell’aiuto indispensabile per vivere bene. Uniremo alla nostra preghiera le tue invocazioni e confidiamo che in questi momenti un po’ difficili tuo papà Vittorio possa ritrovare il sorriso e anche un’occupazione soddisfacente. Anche tu sarai sotto la protezione paterna di san Giuseppe e della mamma di Gesù, Maria.


Il dolore delle anime innocenti

Alcuni giorni fa, un padre di famiglia, che conosco bene in quanto abita nel mio stesso condominio, è stato ricoverato in ospedale con una brutta diagnosi che non lascia molte speranze. Quattro mesi fa è morta la moglie. Lascerà due bambi in età scolare. Certo la mia preghiera non mancherà per questo papà e soprattutto per questi due bambini che diventeranno orfani loro malgrado con un futuro incerto e privo dell’affetto e del sostegno dei genitori. Anche non mettendo in discussione la mia fede nel Signore il mio cuore è triste e amareggiato e la mia ragione non riesce a spiegare tanto mistero.
Arianna Bernasconi, Locarno (Svizzera)

Gentile e cara Arianna, la ringrazio di avermi segnalato questo caso di grande sofferenza e di averci coinvolti nell’unirci al coro di preghiere per ottenere un raggio di speranza e illuminare positivamente questa precaria situazione. Ogni giorno davanti a San Giuseppe, accanto alla preghiera per i bisogni della Chiesa, ci sarà anche la sua speciale intenzione così che San Giuseppe, possa illuminare sia la scienza come l’abile intuizione dei medici e scoprire le terapie più adatte per sconfiggere il male. Non si perda d’animo; a volte, come tutti gli artigiani di cui abbiamo bisogno per qualche lavoretto promettono di venire subito, ma, a volte, si fanno attendere così capita anche per San Giuseppe. Si fa attendere non delude e al momento opportuno è presente con la sua grazia. La solidarietà per le necessità dei suoi vicini di casa non andrà delusa.

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