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Mercoledì, 12 Marzo 2014 16:34

Marzo 2014

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Le grazie invisibili dall’intercessione di San Giuseppe 

Carissimo don Mario, nel mio paese c’è tanta devozione a san Giuseppe. I devoti lo invocano con fede e il santo manifesta con generosità la sua benevolenza. Quello che mi colpisce non sono tanto le grazie di ordine materiale ma le grazie dell’intimo, cioè quelle di carattere spirituale; assistiamo a vere e proprie conversioni di persone notoriamente lontane da Dio. Persone che, se pur in circostanze particolari, hanno riconosciuto i propri errori riconciliandosi con il Signore. Tutto questo, secondo me, è il frutto delle Sante Messe celebrate dalla Pia Unione e dai numerosi sacerdoti iscritti. Questa «santa crociata» di sante Messe e di preghiere, nata dal cuore di San Luigi Guanella, è un miracolo quotidiano di amore e carità universale alla quale, noi tutti associati alla Pia Unione, siamo chiamati a partecipare. Il Signore ci benedica e sia misericordioso. 
M. T. L. 
 
Gentile e caro Associato,
la ringrazio della sua testimonianza di fede nel patrimonio di grazie legate alla nostra preghiera d’intercessione, soprattutto, legata alla sorgente principale della nostra comunione con Dio la santa Messa. Sono migliaia i sacerdoti che sparsi nel mondo formano una catena d’intercessione con la celebrazione della «messa perenne»; è una sorgente di grazie che quotidianamente è riversata nelle sconfinate aridità della nostra esistenza. 
Benedetto XV ha caldeggiato l’adesione a questa iniziativa della nostra Pia Unione, San Massimiliano Kolbe la incoraggiava tra i sacerdoti aderenti al suo Movimento mariano, molti santi del secolo scorso hanno aderito a questa catena di solidarietà per i morenti. È auspicabile che i sacerdoti riscoprono questa comunione solidale di preghiere a san Giuseppe per chi si trova nel guado, tra la sponda della vita terrena e quella eterna. Possiamo sentire riecheggiare nell’animo l’espressione di sant’Agostino: se hai aiutato un’anima a salvarsi con la tua preghiera, la tua testimonianza hai costruito un ponte garantito verso l’approdo alla casa del Padre.
 

Il calendario come un colpo d’ala 

Reverendo signor Direttore, ringrazio per il calendario 2014 che mi ha inviato con quei bellissimi pensieri o meglio meditazioni utili a far riflettere molta gente turbata e sconvolta da tanta confusione che regna nel nostro Paese e nel mondo. Il caos sembra prendere sempre più il sopravvento nel nostro vivere quotidiano. 
La società si sgretola sotto il peso delle incomprensioni e degli scandali che in questi ultimi tempi sembrano caratterizzare e scandire i nostri giorni. Spesso, sempre più spesso mi rifugio nella preghiera per un momento di tranquillità e di conforto, dove ricarico le mie energie spirituali. Il signore, sempre, mi dona sollievo e la forza di proseguire. Chiedo a san Giuseppe la grazia di una vita santa, nella pace e nella serenità per me, per la mia famiglia, per questo nostro mondo. Preghiamo insieme.
  Lettera firmata 
 
Caro e gentile amico,
sono io a ringraziare lei che mi dà la soddisfazione di costatare come il nostro calendario sia un colpo d’ala alla nostra spiritualità che, ogni mattina, vede con gli occhi un’immagine familiare e l’invito ad un’invocazione al Custode premuroso e affettuoso della famiglia di Nazareth. 
È una nota di ottimismo ad affrontare la giornata consapevoli di essere in compagnia di persone che ci vogliono bene e vogliono il nostro bene. Incontriamoci con gli occhi dell’anima in queste immagini e preghiere a noi familiari.
 

 Gli auguri del card. Poletto

Stimatissimo Direttore,le sono grato per il ricordo e per gli auguri che ha voluto farmi pervenire, anche quest’anno, per il giorno del mio Onomastico.
Ricambio di cuore con la mia preghiera per lei, per gli Operatori e per tutta la famiglia degli Associati e invoco su ciascuno una speciale benedizione del Signore.
Con stima sincera la saluto cordialmente.
+ Severino Card. Poletto
Arcivescovo emerito di Torino
 
Eminenza,
abbiamo desiderato rendere pubblica  la sua costante e affettuosa partecipazione alla benefica attività della Pia Unione e della basilica di san Giuseppe al Trionfale di cui è titolare. Ci conforta la sua benedizione e la sua preghiera per le nostre esistenze che siano sempre indirizzate in quella strada di santità che Dio ha seminato nella vita di ogni credente con il sacramento del Battesimo.
La nostra rivista compie cento anni dalla sua nascita. Abbiamo desiderato dar un impulso alla nostra comunicazione, sempre ispirata alla fede e all’esempio di san Giuseppe, con una nuova impaginazione e nuove rubriche. Su questo progetto di rinnovamento chiediamo la sua benedizione e il conforto della sua preghiera.
 

La diga di un’onesta vita per contrastare l’indifferenza

Caro direttore, mi rallegro con lei perché ciò che pubblicate è ottimo. È come respirare puro ossigeno nel miasma attuale. Tutto sembra messo in discussione, i valori umani, la società, la famiglia. L’attuale crisi economica sta portando alla disperazione tante persone, tante famiglie. Sembra non ci sia via di sbocco e giorno dopo giorno le cose si fanno sempre più difficili. Una società, quella odierna, che oltre alla frenetica vita quotidiana è caratterizzata da una situazione sociale a dir poco preoccupante. Prego il Signore ogni giorno perché possa migliorare questa situazione generale d’incertezza e possa esserci un futuro più sicuro, soprattutto per i nostri giovani, che affido al caro San Giuseppe.
Maria Bellanova – Milano
 
Cara Signora Maria,
come non condividere l’amarezza delle sue considerazioni?  Aldilà di quest’orizzonte basso e nebbioso abbiamo nel cuore la certezza che Dio non ci abbandona e che Gesù stesso è passato dentro il tunnel della sofferenza e nella morsa delle morte. Come per tenere in equilibrio una sedia sono necessarie almeno tre gambe, così la nostra società ha bisogno della collaborazione dell’intera collettività, della luce di Dio - garantita dal suo patto di alleanza - e del contributo personale di ciascuno di noi. Se non ci mettiamo di buona volontà a convertirci nell’intimo della nostra coscienza, mancherà sempre una gamba all’equilibrio del nostro vivere comunitario. San Giuseppe ci ottenga un supplemento di energia per rischiarare l’orizzonte di questo momento assai complesso.


La nostalgia del passato dà gioia al presente

Caro direttore, in occasione del Centenario del mensile “La Santa Crociata” mi fa piacere ricordare che già mia nonna e altre persone della famiglia erano iscritte alla Pia Unione e abbonate al periodico fin dai tempi in cui il contributo per l’abbonamento era di lire 5. Conservo fra i ricordi pagelline, novene e il rosario di San Giuseppe, che recito ogni giorno ricordando i miei cari e i sacerdoti che diressero allora la Pia Unione e anche Lei che ora la dirige. 
Mi ricordi nella preghiera, ne ho bisogno e quando un’anima sente il bisogno di preghiere, quell’anima non è lontana da Dio. Grazie per le preghiere che offre per noi tutti associati alla Pia Unione. San Luigi Guanella diceva che “…la Santità salverà il mondo”. Allora per salvare il mondo dobbiamo farci tutti santi. 
Maria Teresa Tuoro – 
S.Maria Capua Vetere
 
Cara Maria Teresa,
il suo scritto mi sollecita a una cordiale preghiera di gratitudine a Dio per il bene che ha seminato nelle anime attraverso il lavoro, la preghiera e la passione per il culto a san Giuseppe dei miei generosi e laboriosi miei predecessori.  
Invito lei e tutte le associate e associati a continuare a pregare affinché Dio ci conservi quel patrimonio di grazia che ci rende disponibili a mantenere il culto al Papà terreno di Gesù e aiutare materialmente e spiritualmente i poveri sempre più numerosi.
 
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