Se l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso non sono “luoghi”, ma “stati”, il corpo del Cristo Risorto dove sta se non in un luogo?
Nessuno è stato nell’al di là ed è tornato a dirci com’è, perciò, quando vogliamo ricostruire quel mondo, si deve essere molto cauti e soprattutto tener conto che su questa terra siamo sempre condizionati dai nostri modi di conoscere il mondo che ci circonda. La teologia cattolica ha sempre sostenuto che per parlare di Dio e delle realtà soprannaturali possiamo solo usare un linguaggio “analogo” e non “univoco”, cioè, per dirlo in modo più semplice, ci serviamo di immagini che però non esauriscono tutta la realtà.
Molti si chiedono sorpresi perché mai il Vangelo, mentre ci parla di Gesù apparso nel giorno di Pasqua a tantissime persone, non ci riporti, invece, alcuna apparizione alla Madre da parte del Figlio risorto.
lo una risposta ce l’avrei: perché non c’era bisogno! Non c’era bisogno, cioè, che Gesù apparisse a Maria, perché lei, l’unica, fu presente alla Risurrezione.
I teologi ci dicono che questo evento fu sottratto agli occhi di tutti, si svolse nelle insondabili profondità del mistero, e, nel suo attuarsi storico, non ebbe alcun testimone. lo penso, però, che un’ eccezione ci fu: Maria, l’unica, dovette essere presente a questa peripezia suprema della storia.
Lungo la storia più volte Israele, il popolo eletto, si è trovato in situazioni di durissima prova; ha conosciuto guerre, oppressione, schiavitù, deportazione, assedi e invasioni. All’origine di tanti mali c’era sempre un peccato di infedeltà a Dio: in tempo di prosperità si dava all’idolatria, ed ecco che veniva oppresso da popoli pagani potenti e oltraggiosi.
Abitualmente, mentre mi reco al lavoro guidando l’auto, prego mentalmente e così sono abituato a fare anche in altri momenti della giornata, magari quando nel letto tardo a prendere sonno. Che valore ha questa preghiera fatta solo mentalmente? è meno efficace di quella vocale?