Maria è buona solo come punto di riferimento per le monache di clausura e per le ragazze tutte casa e chiesa, o è l’aspirazione struggente di ogni donna che voglia vivere in pienezza la sua femminilità?
Le donne della terra la guardano con tenerezza perché nella sua vita terrena ha riassunto i misteri dolorosi di tutte le loro soggezioni? O perché è il simbolo eloquente di chi sperimenta i misteri gaudiosi dell’ esodo dai “laghi amari” dell’antica condizione servile? O perché è l’immagine che sintetizza i misteri gloriosi della definitiva liberazione della donna da tutte le schiavitù che, nel corso della storia, ne hanno sfigurato la dignità?
Le situazioni di frustrazione e fallimento possono dunque aprire a cammini opposti, di morte o di possibilità di pienezza. Per questo è indispensabile una guida spirituale che aiuti a leggere quanto accaduto nella propria vita. Questo punto però può essere facilmente frainteso: alla base infatti di un accompagnamento spirituale, è importante che la persona abbia fatto, previamente, l’esperienza fondamentale della figliol\qanza spirituale. Viceversa, la relazione si presta ad equivoci, dipendenze anche perverse, e comunque non in grado di favorire la conoscenza, la maturazione ed il progresso spirituale.
Perché? È una domanda che affiora sulle labbra dell’uomo dalla più tenera infanzia fino alla vecchiaia. È la domanda della ricerca stupita e appassionata davanti al mistero della vita ed è la domanda del cuore turbato di fronte ad eventi misteriosi e inspiegabili, spesso dolorosi e inattesi; è la domanda dell’intelligenza che si scopre piccola di fronte all’immensità dell’universo ed è la domanda della fede che si sente circondata dalle tenebre. È la domanda che dà dignità all’uomo, perché lo spinge oltre il visibile e il comprensibile, lo pungola ad andare oltre l’evidenza e la superficialità, gli fa sentire la propria inadeguatezza, ma non per mortificarlo, bensì per sollecitarlo ad un più ardente coraggio, ad una più totale consegna di sé al Mistero, a Dio.
In questo tempo di Quaresima l’Ora Santa è più che mai indicata per entrare nel mistero della Passione del Signore: vi ricordo che si tratta di un’ora continua di preghiera che si fa il giovedì sera, accogliendo l’invito del Signore di vegliare e pregare, con l’intenzione di offrire al Signore amore e riparazione per i peccati propri e delle anime consacrate.