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di Madre Anna Maria Cánopi osb

«Chi è il più grande nel regno dei cieli?». Con questa domanda, rivolta a Gesù dai discepoli, si apre il capitolo 18 del Vangelo secondo Matteo. Dolcemente Gesù chiama a sé un bambino e lo addita come esempio: «Se non vi convertirete e non diventerete come questo bambino, non entrerete nel regno dei cieli». Nel Regno dei cieli ciò che a noi sembra importante è privo di valore, anzi, non ha neppure diritto di cittadinanza, mentre ciò che a noi sembra piccolo e spregevole è veramente grande.

2*/ La pedagogia vocazionale di Gesù

di Rosanna Virgili

La pedagogia vocazionale è un tutt'uno con l'annuncio stesso del Vangelo. I poli sono due: il primo è che non c'è Vangelo senza apostoli; il secondo che non c'è Vangelo senza le folle che "sono senza pastore". Sul primo punto dobbiamo dire che Gesù non fa nulla senza gli apostoli. Come se fosse Vangelo stesso il modo di annunciarlo, la forma: a due a due. In più coppie. Dodici, un numero pari.

Spunti per l’ora santa di febbraio

di Ottavio De Bertolis

Questo mese inizia con la festa della presentazione di Gesù al Tempio; in questo inizio d’anno possiamo prendere spunto proprio dal Vangelo di questa festa per la nostra Ora Santa, ricordando che questa pia pratica viene fatta proprio per offrire al Cuore di Gesù amore e riparazione per i peccati commessi dalle anime consacrate, secondo la sua precisa richiesta a santa Margherita Maria.

di Ottavio De Bertolis

Continuando a trattare l’immagine del sangue scaturito dal fianco trafitto del Signore, possiamo in questa nuova tappa del nostro cammino comprendere meglio uno dei punti principali della spiritualità del Sacro Cuore, ossia Cristo vittima dei nostri peccati. Il sangue infatti dice una vita spezzata dalla violenza, a partire dal sangue di Abele fino a quello dell’ultimo giusto. Contemplare Cristo in croce significa appunto contemplare il giusto per eccellenza, il vero Abele, il martire, cioè il testimone verace di Dio.