Nei primi giorni di gennaio si è spenta a Roma dopo una lunga malattia madre Serena Elisabetta Ciserani, Superiora Generale delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza (Guanelliane). Consacrata nel 1969, sulle orme del Santo Fondatore don Luigi Guanella, Madre Serena ha donato la sua vita a Dio e ai fratelli nel servizio alle persone con disabilità, nella formazione delle giovani postulanti, come pioniera dell’Opera Guanelliana in Romania e quindi quale Madre Generale della congregazione dal 2010. I funerali si sono svolti a Roma mercoledì 8 gennaio presso la basilica di S. Pancrazio e il giorno seguente a Como nella chiesa della Casa-madre delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza. Qui di seguito uno scritto di don Mario Carrera, guanelliano, direttore generale della Pia Unione del Transito di San Giuseppe, in cui ne traccia un profilo spirituale.
E’ l’invito del Papa alle famiglie, perché tornino ad essere uno spazio di dialogo e di crescita tra genitori e figli.
La comunicazione, come attività istituzionale e di supporto alla diffusione del Vangelo e dei messaggi papali in ogni angolo del pianeta, rappresenta un importante settore di impegno della Santa Sede.
Ecco quindi che L’Osservatore Romano del 21 dicembre scorso ha dedicato un articolo alla messa, presieduta il giorno precedente, dal cardinale Angelo Comastri, arciprete della basilica di San Pietro e vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, rivolta ai dipendenti del Dicastero per la comunicazione.
“Le terribili prove dei conflitti civili e di quelli internazionali, aggravate spesso da violenze prive di ogni pietà, segnano a lungo il corpo e l’anima dell’umanità. Ogni guerra, in realtà, si rivela un fratricidio che distrugge lo stesso progetto di fratellanza, inscritto nella vocazione della famiglia umana. La guerra, lo sappiamo, comincia spesso con l’insofferenza per la diversità dell’altro, che fomenta il desiderio di possesso e la volontà di dominio. Nasce nel cuore dell’uomo dall’egoismo e dalla superbia, dall’odio che induce a distruggere, a rinchiudere l’altro in un’immagine negativa, ad escluderlo e cancellarlo. La guerra si nutre di perversione delle relazioni, di ambizioni egemoniche, di abusi di potere, di paura dell’altro e della differenza vista come ostacolo; e nello stesso tempo alimenta tutto questo”: lo ha scritto il Papa nel messaggio per al 53ma Giornata Mondiale della Pace celebrata il 1° gennaio scorso sul tema “La pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica”.
Giovedì 19 dicembre presso la Sala Multimediale del Comune di Firenze è stato presentato il di Franco Cardini “Cantico postmoderno di Natale” (Edizioni La Vela, 2019). L’incontro è promosso dalla Biblioteca Domenicana di S. Maria Novella ' Jacopo Passavanti' e dalla rivista «Memorie Domenicane».
Il quotidiano “Avvenire” del 12 dicembre scorso, nelle pagine dedicate ai temi di bioetica e salute, riferisce che durante l’ultima assemblea della Conferenza dei vescovi svizzeri (Cvs), a Lugano la scorsa settimana, è stato adottato il documento sul “Comportamento pastorale di fronte alla pratica del suicidio assistito”.
D’ora in poi, gli abusi sessuali commessi da membri del clero su minori non saranno più coperti da segreto pontificio. Rimane, invece, il segreto d’ufficio per garantire “la sicurezza, l’integrità e la riservatezza” delle varie fasi del processo e “tutelare la buona fama, l’immagine e la sfera privata di tutte le persone coinvolte”.
Importante iniziativa dell’ufficio comunicazioni sociali della Cei: nelle scorse settimane è stato annunciato che il corso Anicec si rinnova profondamente per offrire a sacerdoti, religiosi, operatori dei media, catechisti, insegnanti una formazione più articolata e all’altezza delle nuove esigenze della società della comunicazione
“Ribadire la piena dignità della vita di una persona in ogni momento”: è il concetto centrale espresso in un’intervista alla agenzia di stampa Sir (www.agensir.it) da Chiara Mantovani, medico e bioeticista, consigliere nazionale dell’associazione Scienza & Vita, parlando dell’incontro sul tema “Ricordati di me. Oltre la fine che verrà” svolto il 20 febbraio a Roma.
Nei giorni scorsi è stato presentato a Roma, presso la sede di Radio Vaticana, il volume del giornalista Vittore De Carli “Come seme che germoglia. Sacerdoti nella malattia”, con prefazione del Cardinale Angelo Comastri, edito dalla Libreria Editrice Vaticana. Nel testo sono rappresentati dodici preti che hanno dovuto fare i conti con la malattia o la disabilità.
Qual è la situazione del matrimonio in Italia? A questa domanda ha risposto l’Istat (Istituto nazionale di statistica) che il 20 novembre scorso ha diffuso i risultati delle proprie analisi. Nel 2018 sono stati celebrati in Italia 195.778 matrimoni, circa 4.500 in più rispetto all’anno precedente (+2,3%). Prosegue la tendenza a sposarsi sempre più tardi. Attualmente gli sposi al primo matrimonio hanno in media 33,7 anni e le spose 31,5 (rispettivamente 1,6 e 2,1 anni in più rispetto al 2008).
In questo mese, parlando ad un convegno dei laici, affiliati alla Compagnia di Gesù per “La promozione della giustizia sociale ed ecologia”, papa Francesco ha detto che: «L’incontro con i poveri affina la nostra fede.
Nella catechesi di mercoledì 13 novembre scorso Papa Francesco ha parlato degli Atti degli Apostoli come "corsa del Vangelo nel mondo" con l’apostolo Paolo primo esempio di grande annunciatore.
Sempre nell’udienza generale del 13 novembre il Papa ha toccato il tema dell’evangelizzazione come compito anche per i fedeli laici e gli sposi in particolare. Tra l’altro ha affermato: “Voi laici siete responsabili, per il vostro Battesimo, di portare avanti la fede.