Rileggendo il capitolo 18, Francesco ha evidenziato l'evangelizzazione "infaticabile” dell’apostolo nella allora cosmopolita città di Corinto, dove trova ospitalità presso la casa di Aquila e Priscilla, coniugi giudei anche loro “forestieri”. Prendendo lo spunto dalla vicenda dei due sposi e allargando lo sguardo alla condizione degli ebrei oggi, il Papa ha proseguito parlando a braccio: “Il popolo ebraico ha sofferto tanto nella storia. È stato cacciato via, perseguitato … Anche loro, no? E, nel secolo scorso, abbiamo visto tante, tante brutalità che hanno fatto al popolo ebraico e tutti eravamo convinti che questo fosse finito. Ma oggi, incomincia a rinascere qua, là, là, l’abitudine di perseguitare gli ebrei. Fratelli e sorelle, questo non è né umano né cristiano. Gli ebrei sono fratelli nostri! E non vanno perseguitati. Capito?”.