Il giorno 19 maggio  2014 è una data da incorniciare. Una lettera autografa del papa emerito Benedetto XVI ha sancito la sua adesione alla Pia Unione e l’iscrizione alla «messa perenne» impegnandosi come migliaia e migliaia di sacerdoti a celebrare una volta all’anno una santa messa per i morenti: è una catena di solidarietà spirituale affinché al momento del passaggio alla vita eterna siamo sostenuti da san Giuseppe come lui è stato assistito da Gesù e dalla sua amata sposa Maria. Si tratta di una particolare forma di soccorso spirituale per gli agonizzanti. Istituita nel lontano 15 giugno 1917 con Lettera autografa di Benedetto XV. Anche quest’Opera è nata dal carisma guanelliano che nutre il desiderio di Gesù che “nessuno vada perduto”.

I sacerdoti dell’Opera don Guanella dal giorno delle loro ordinazione sacerdotale sono iscritti alla «messa perenne», san Massimiliano Kolbe incoraggiava i sacerdoti ad aderire a questa crociata di preghiere e la Provvidenza ha voluto che il gesto di eroica generosità, che ha segnato il traguardo della sua vita nel campo di concentramento, fosse un esempio concreto di questa solidarietà per chi sosta nel guado della vita.

Nella lettera  Benedetto XVI auspica che «San Giuseppe sia presente nel nostro ultimo momento e aiuti anche nel senso dell’iniziativa tutti i credenti nel momento del loro transito».

Questa circostanza può essere un invito a tutti i sacerdoti a aderire alla messa perenne, affinché la scia luminosa della solidarietà illumini l’orizzonte e aiuta e vincere la paura nel varcare al soglia dell’aldilà.

I sacerdoti che desiderano iscriversi possono rivolgersi alla Pia Unione del Transito di san Giuseppe Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  dalla quale riceveranno la data per la celebrazione.