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Giovedì, 25 Agosto 2022 14:22

Estate: miniera di atti di bontà

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Nella stagione più luminosa dell’anno

di Mario Carrera

Nel panorama luminoso della stagione estiva mi piace condividere la convinzione che le pagine della Bibbia, più che raccontare l’azione di Dio nella creazione, offrono la reale descrizione della storia umana, che inizia con una pagina bianca, dove c’è nascosta la solitudine di Dio che ammira il mondo popolato da tante meraviglie, ma senza un cuore umano che sappia cogliere con gratitudine la bellezza del cosmo. L’uomo è stato creato alla fine perché desse voce e canto alle stelle del cielo e al laboratorio dei colori della terra con le sue stagioni.

L’estate è la stagione più luminosa, che ci aiuta a camminare con occhi vogliosi di bellezza, tanto da farci cantare: «Dolce sentire come nel mio cuore sta nascendo amore...». San Francesco, «fratello universale dell’umanità» ha preso parole e canto per esprimere gratitudine, ringraziamento e adorazione per le orme divine seminate nella creazione. 

I santi che noi veneriamo sono “valori aggiunti” all’aiuola variopinta della creazione. A ogni santo che più da vicino assomiglia a Gesù, il Creatore ha voluto donare un frammento divino per completare il mosaico della creazione, in costante crescita verso il vertice della bellezza assoluta che è il cuore stesso di Dio, fatto realtà visibile nella persona di Gesù, nostro fratello nella carne, che ci fa diventare familiari di Dio con il battesimo.

In questi tempi, camminando con la guida di papa Francesco, stiamo riscoprendo (o scoprendo per la prima volta) i grandi tracciati di una santità feriale, fertile come un terreno dissodato e custodito con amore dai santi. Pionieri, come don Guanella, e silenziosi compagni di cordata, che incrementano coraggio e ardore nel condividere le ansie e i sogni dei poveri.

Mi piace ricordare che, al termine del Concilio Ecumenico Vaticano II, i padri conciliari hanno consegnato un messaggio ad alcune personalità assai importanti, rappresentanti dei movimenti trainanti della storia. Per il mondo dei poveri è stato consegnato il messaggio a un ospite dell’Opera Don Guanella che potesse fare il portabandiera nelle strategie programmate a favore delle categorie più fragili e socialmente deboli.  Il ricordo di questo onorevole e oneroso impegno conciliare ci stimola a essere costanti manovali non solo nell’essere voce di chi non ha voce, ma nell’essere assidui tessitori di relazioni positive accanto agli emarginati e a chi è solo. 

Per fare questo non è necessaria la televisione o la radio, ma basta un sorriso, una carezza, un atto di cortesia. L’estate a volte moltiplica le solitudini, ma ci dà anche l’occasione di riempirle. L’estate e le ferie sono occasioni di buone letture, ma anche di esercizi provvidi di amore.  

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