Nel mondo non c’è mai stata tanta luce artificiale come ai nostri giorni, tuttavia questa luce – che si fa comunicazione attraverso la Tv, la radio, la stampa, i dischi, ecc... – è incapace di disegnare la realtà nella sua molteplice dimensione e nella sua giusta prospettiva.
Per cogliere la misura delle cose è necessario accendere la luce dello Spirito; questo vale soprattutto per conoscere le intenzioni di Dio e la vocazione dell’uomo.
Come un raggio di sole permette di vedere il pulviscolo nell’aria e le minuscole particelle sospese in una bottiglia d’acqua, così la luce della fede diventa come uno specchio in cui è riflesso il volto interiore della nostra stessa vita.
Tu lo sai che questi nostri colloqui a distanza non sono altro che il desiderio di un supplemento d’anima.
è un esercizio proficuo per la nostra anima per aiutarci ad uscire dalla paralizzante “ipnosi del sensibile”.
Dio è l’unico Creatore e l’Onnipotente e vuole collaborare con noi. Ma per fare questo è necessario che si scoprano le sue intenzioni e i suoi desideri. Per poter accedere con facilità nel recinto dei desideri di Dio la strada più semplice è quella di essere santi: quello che la nostra mente a stento riesce a comprendere, invece i santi riescono a vederlo in un modo inequivocabile. La parola sentita ci mette paura; è un’oppressione poco familiare, sembra un linguaggio per iniziati.
Quello della santità è un dono da chiedere a Dio come il pane quotidiano, entrare nella sua sfera e vedere il suo volto è la soluzione di ogni inquietudine umana.
Don Primo Mazzolari scriveva che «ci sono delle strade obbligate dall’amore e dalla redenzione» e non ci si deve meravigliare se l’amore vincola: «Non c’è niente più vincolante dell’amore. Solo quelli che non amano possono dire: “Io per questa strada non ci passo”. Ma quando c’è un richiamo di sofferenza e di dolore, d’impossibilità di continuare a vivere, lì il richiamo dell’amore diventa irresistibile».
Questa calamita dell’amore, quando muove i macigni del nostro cuore, riesce a cancellare le macchie oscure dell’egoismo nel cielo della nostra vita. Mio caro amico, se non ci lasciamo catturare da questo amore, rischiamo di essere alberi senza linfa e desideri senza sangue.
Chi desidera interloquire con l’Amico di San Giuseppe può corrispondere attraverso l’email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.