Più che l’allungarsi della speranza di vita, il valore aggiunto odierno alla vita umana è la speranza realistica di un numero in più di anni, in buone condizioni di salute, per godersi ancora l’esistenza.
È questione di buona costituzione? Anche. E oggi si può contare su migliori condizioni di vita e cure mediche efficaci, supporto prezioso al capitale salute. Ma non basta. Vecchiaia sana fa rima con vita saggia. Vuol dire che, specialmente da anziani, una buona salute si merita con l’impegno a curarla, come un capitale da gestire con oculatezza.
Saggezza è anzitutto tener conto che con l’avanzare degli anni lo star bene viene un po’ meno per conto suo, come quando si è giovani. Le risorse vitali diminuiscono, i recuperi sono più laboriosi e lenti, non ci si può permettere tutto. Si paga più caro ogni strapazzo. Se vitalità e salute sono il vero capitale, e si riduce con gli anni, occorre più parsimonia nello spendersi, per goderne più a lungo il beneficio.
Quando c’è anche l’impegno a uno stile di vita saggio, si può trovare difficoltà a come praticare un vivere sano. Si dice di tutto, e a volte anche il contrario, a questo proposito.
Per una vecchiaia in salute, c’è accordo nel ritenere indispensabile la pratica regolare di una attività fisica. Da anziani, anche per il ridursi delle risorse vitali, è tentante la poltrona o il divano, da concedersi solo per il giusto riposo, dopo una adeguata attività di movimento. Il fisico è un meraviglioso congegno fatto per essere attivo, a tutte le età. La sedentarietà è tra i fattori di rischio per guai seri di salute. Il movimento vivifica le funzioni dell’organismo, per una migliore circolazione del sangue, con un apporto più ricco di ossigeno. È lunga la lista dei benefici di una attività fisica, per la salute di oggi, con un sicuro impatto preventivo sulle temute malattie della vecchiaia. I buoni effetti però si ottengono solo con una pratica regolare, l’attività fisica preferita come un rituale quotidiano, tempo speso volentieri per star bene oggi, e ancora per molto.
Da anziani anche l’alimentazione merita un po’ più di attenzioni. E non si tratta di diete speciali. Una vecchiaia sana è favorita da un criterio di frugalità nel nutrirsi. Sono minori le risorse energetiche di cui si ha bisogno. La ricerca mostra che una riduzione di calorie favorisce un vivere più a lungo, evitando depositi e l’appesantirsi. L’esperienza di una vita dovrebbe suggerire il modo di nutrirsi che conviene, per provare piacere a tavola e insieme garantire la varietà degli apporti utili al proprio star bene, con misura.
E non va dimenticato che il benessere umano è una condizione globale, un fisico che condiziona, ed è condizionato a sua volta, da quel che si vive a livello mentale, emotivo, spirituale, sociale. Saggezza per la buona salute è anche dedicarsi a cose per cui si prova gusto e interesse. È curare i buoni rapporti, smorzare attriti, pianificare contrasti. Ancora è nutrire lo spirito con quel che ha più senso per sé.
A ogni età il benessere è impegnativo. Da anziani lo star bene merita il meglio delle attenzioni per la posta in gioco, anni in più di un buon vivere.