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Mercoledì, 12 Marzo 2014 16:46

La Chiesa: casa dello Spirito Featured

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"Credo nella Chiesa, una, santa e apostolica"

di Gianni Gennari

A che punto siamo? A «Credo nello Spirito Santo». Riassumo: Dio avanti a noi nell’eternità è il Padre. Dio con noi (Emanuele) nella storia, che dopo aver vissuto la nostra vita nella sua, subito la nostra morte e anticipato nella Resurrezione ciò che è promesso e donato a noi nella vita eterna è andato a prepararci un posto «dove è anche Lui» ( Gv. 14,3) è il Figlio, Verbo eterno e Gesù di Nazareth, figlio anche di Maria, anche madre nostra. Mancava ancora lo Spirito…
Ma lo Spirito non solo «è Signore», ma anche «dà la vita». Esso già nella prefigurazione del Primo Testamento «aleggiava sulle acque» del caos iniziale ed era «ruàh», soffio vitale di ogni creatura viva, ma nella pienezza della Rivelazione che è dono di Dio stesso nei secoli, evocata per. esempio all’inizio della Lettera agli Ebrei, c’è la definitiva donazione misteriosa di questo Spirito stesso, creatore ed animatore totale. Esso appare come la presenza di Dio che feconda il grembo di Maria e che poi, un poi che i Vangeli ci raccontano tutto, è donato da Gesù stesso come «avvocato» e «con-solatore», cioè Colui che fa sì che noi non siamo mai soli. Gesù l’ha promesso a quei poverini, peccatori stralunati, meravigliati della sua storia e delle vicende che dopo quella “Cena”, l’ultima, l’avevano turbinosamente seguita in 43 giorni, fino al momento in cui i loro occhi lo avevano visto svanire mentre una voce dall’alto li esortava a non “stare a guardare il cielo”, ma ad andare verso il mondo, verso i fratelli…
Per questo 10 giorni dopo è arrivato Lui, il “Con/solatore” che li ha come costituiti, quasi consacrati in una nuova “unità”, loro e gli altri pochi discepoli, tra cui “le donne” rimaste fedeli, ovviamente con Lei, la Madre sua che Giovanni a nome di tutti aveva “preso con sé”, ma che nella realtà era Colei cui Lui, Gesù stesso, li aveva affidati come “figli”: “Ecco tuo figlio!”. Da quel momento loro sono la Sua Chiesa. Il mandato è l’annuncio e il Battesimo è l’evento che costruisce appunto la Chiesa, da allora fino ad oggi presenza prolungata di Gesù morto e risorto nella storia degli uomini, che cammina nel tempo e annuncia l’eternità…
Perciò subito dopo aver affermato la fede nello “Spirito Santo che è Signore e dà la vita” noi affermiamo che crediamo “nella Chiesa, una, santa e apostolica”…
La Chiesa, dunque. Nel dono definitivo alla storia umana dello Spirito Santo si forma la presenza del mistero di questa realtà tutta umana e tutta divina nella quale vive Dio stesso: parola, presenza eucaristica, realtà dell’umanità immagine somigliantissima di Dio che cammina nel tempo e prepara il ritorno del Salvatore…
E’ la Chiesa l’ambiente vitale in cui lo Spirito invade la creatura nel Battesimo, introduzione di una creatura nuova agli occhi degli uomini, a cominciare dai genitori, ma “sognata” e preparata dalla Provvidenza fino dall’inizio dei tempi stessi…
La struttura della Chiesa è realtà “sacramentale”, dal Battesimo fino alla salvezza eterna. Ricordo – sono sufficientemente già vissuto per ricordare – lo straordinario successo del libro teologico “Cristo sacramento dell’incontro con Dio”, ai tempi del “sogno” giovanneo del Vaticano II, diventato poi realtà e felicemente presente ancora come mèta per tutti oggi, con il sorriso e l’incoraggiamento di Francesco. Cristo è vivo visibilmente ed esplicitamente nella sua Chiesa che è costituita nella fedeltà alla Parola dalla dinamica dei Sacramenti a cominciare dal Battesimo d’acqua – certo – ma anche “di sangue” e “di desiderio”, come recita da sempre il Catechismo, in cui l’anticipazione degli sviluppi futuri è ed era sempre contenuto in parole che non appartengono e non apparterranno mai ad un vero “passato”. 
La Chiesa? Sì. Questa Chiesa? Sì. Con tutti i nostri difetti di uomini? Sì. Con i suoi confini non certo stabiliti da noi, ma dalla “chiamata universale alla santità” e alla salvezza, come forse spesso abbiamo dimenticato dando alla Chiesa i nostri confini, talora ridotti a nostra immagine e somiglianza per volontà di appropriarci dello stesso dono di Dio. Ecco perché può essere successo che nella storia reale della Chiesa cattolica, universale nel progetto divino, ci siano stati tentativi umani – tutti nostri – di limitare le dimensioni della stessa Chiesa, ma per fortuna nella successione delle epoche e dei Concili ci sono stati moniti grandi che sorprendevano anche le pretese di noi, piccoli uomini di Chiesa…Quando Pio XII nella “Mystici Corporis”, all’inizio degli anni ’50, disse che all’“anima” della Chiesa appartenevano tanti che apparivano non far parte del “corpo” visibile della Istituzione ci fu sorpresa – e talora in uomini di Chiesa pavidi e con la pretesa di dare essi stessi i confini alla Misericordia infinita di Dio – anche un certo scandalo…Ecco anche perché Benedetto XVI ha potuto dire, sorridendo, nel suo “Luce del mondo” (p. 21) che “tanti che sembrano stare dentro la Chiesa in realtà stanno fuori e tanti che sembrano stare fuori in realtà stanno dentro”. Questa è la Chiesa di Gesù, la Chiesa per tutti gli uomini. E in questa Chiesa il Battesimo ci ha incorporato a Gesù, e in questa Chiesa abbiamo ricevuto l’annuncio di Gesù, il dono della sua Parola, della sua Presenza. Grazie al dono dello Spirito Santo continuiamo nel Credo e possiamo dire: “Credo nella Chiesa”. Dono, privilegio…e responsabilità grande. 
Al prossimo incontro…
 

 

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