Maria Lucia S.
Maria altrettanto a noi cara,
grazie della sua benemerenza come attestato di lode per il nostro lavoro al servizio del Regno della giustizia e dell’amorevole fraternità innestata da Gesù con la sua Risurrezione e coltivata alla radice dalla presenza di san Giuseppe che ha accettato di essere accanto a Gesù come “ombra del Padre” e a fornirgli con responsabile partecipazione tutti gli elementi necessari per imparare la fatica del vivere umano.
La generosa partecipazione alla missione di Gesù, prima ancora che Egli si manifestasse alle folle, ora dal cielo san Giuseppe la impiega per noi tutti la stessa attenzione. Con il battesimo siamo diventati figli di Dio, il Creatore e fratelli di sangue di Gesù Redentore.
Come padre legale di Gesù san Giuseppe ci ha adottati e ci segue con amore così da essere aiutati a vivere nella nostra vita come meritevoli seguaci e operatori del messaggio evangelico.
Le distanze spaziali sono annullate dalla comunione di sentimenti con Gesù al quale ogni giorno per l’intercessione di san Giuseppe affidiamo le necessità dei nostri associati lontani dai loro paesi natali.
Grazie e tanti e cordiali auguri e abbondanza di benedizioni divine.
Le mamme sono sempre stelle e guide di virtù
Egregio direttore,
Nel mese di marzo, dopo 10 mesi di ricovero per una ischemia cerebrale che l’aveva semi paralizzata, è venuta a mancare, la mia cara mamma Basile Aricò Giuseppina di anni 92 di Milazzo (Me). Mamma era un vostra a affezionatissima associata e grande devota di San Giuseppe.
La mia mamma ex insegnante era dotata di profonda spiritualità, di certezza nella fede e solidissima nei valori umani e relazionali.
È stata lei che mi ha spinto a fare, anch’io, l’iscrizione nel lontano 1988 alla vostra preziosissima associazione che è diventata anche mia.
Posso testimoniare che San Giuseppe è stato grande nell’accompagnarla nel “passaggio” nell’aldilà con grande serenità e pace.
Desidero che questa personale testimonianza sia conosciuta per dare onore a San Giuseppe tutti i lettori devono sapere la grandezza del nostro patrono San Giuseppe.
Grazie di tutto
Diacono Antonio, diocesi di Brescia
Caro Antonio,
la perdita delle mamma anche se carica di anni è sempre una lacerazione dolorosa nella nostra vita affettiva. La risurrezione di Gesù ci invita a pensare che i nostra cari con la morte scompaiano dai nostri occhi, ma rivivono con maggior intensità nei nostri ricordi. Essi, soprattutto le mamme, lasciano un patrimonio di esempi e di saggezza che dovremmo frequentare con maggior attenzione.
La preghiera, un cero deposto alla tomba, la foto sulla lapide rinnovano la nostalgia di un percorso di vita e si fanno invito a colmare con il nostro suffragio quei frammenti di buio che hanno segnato la fragilità della loro esistenza.
Non dimentichiamo che i nostri cari defunti sono scomparsi dai nostri occhi di carne, ma continuano a e vivono in noi non solo nel ricordo, ma anche la loro partecipazione alla nostra stessa vita: la loro comunione con Dio luce e vita è diffusa anche nel nostra animo