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Lunedì, 12 Maggio 2014 12:15

Lettere di Maggio 2014

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Ricordo di uno strenuo difensore della vita

Le scrivo per invitarla a inserire nelle vostre preghiere del «Suffragio Perpetuo» il prof. Mario Palmaro che come un faro nella notte si è spento ancora molto giovane.

Egli è stato esempio di fede, di preghiera, di cultura, di amore alla Chiesa e al Papa, oltre che di grande semplicità e umiltà. Ci ha lasciato questo prezioso scritto come testamento: dopo tanto lavoro, si è sentito “servo inutile!”, cioè ha capito, dietro illuminazione dello Spirito Santo, che, per quanto uno faccia, se non ci si affida al Signore, poco o nulla si raccoglie, mentre con lui l’efficacia apostolica è assicurata. E con questa, anche l’efficacia soprannaturale, cioè la salvezza delle anime, dal momento che questa nostra povera vita, volente o nolente, è destinata a perire per accogliere o il premio o il castigo eterno.
Nel suo testamento si legge: «Con la malattia capisci, per la prima volta, che il tempo della vita quaggiù è un soffio; avverti tutta l'amarezza di non averne fatto quel capolavoro di santità che Dio aveva desiderato, provi una profonda nostalgia per il bene che avresti potuto fare e per il male che avresti potuto evitare.
Alle volte, m’immagino la mia casa, il mio studio vuoto, e la vita che in essa continua anche se io non ci sono più. È una scena che fa male, ma estremamente realistica: mi fa capire che sono, e sono stato, un servo inutile, e che tutti i libri che ho scritto, le conferenze, gli articoli, non sono che paglia. Ma spero nella misericordia del Signore, e nel fatto che altri raccoglieranno parte delle mie aspirazioni e delle mie battaglie, per continuare l'antico duello».
Voglio dire il mio grazie a Dio per avercelo donato e a Mario per il suo esempio di vita e la grande dignità con cui ha sopportato tanto dolore.
Dal Cielo preghi per tutti noi e sia di conforto alla sua famiglia. 
 Patrizia
 
Cara Patrizia, 
ringrazio della comunicazione che ci permette di unirci nella preghiera di comunione con il nostro fratello nella fede Mario Palmaro che tanto si è impegnato nella sua giovane vita a lottare in difesa delle vite indifese. Il Dio, creatore della vita, lo accolga nell’intimità di comunione con quelle «vite mai nate» che non è riuscito a far nascere. 
La presenza di queste persone è il segno visibile della carezza di Dio sulla nostra storia.
 

Il ricordo di un artista

Egregio Direttore,

innanzitutto mi congratulo con lei  per l’impostazione sia grafica che dei contenuti che in questi ultimi anni ha saputo dare  al mensile «La santa Crociata in onore di San Giuseppe». Sono anni che la ricevo e la leggo  sempre con piacere e profitto spirituale.  E’ un’eredita dalla mia cara mamma molto devota a San Giuseppe e a don Guanella.  Per questo nostro santo concittadino ho sempre avuto una grande devozione, sin da bambino con mia nonna  ci recavamo al santuario del Sacro Cuore per far celebrare le messe per i nostri defunti.  In quelle circostanze la nonna prima mi portava a pregare davanti alla tomba di don Guanella e poi in ginocchio, recitando il rosario, si saliva la Scala Santa. […]  Ora le vorrei chiedere se fosse possibile la pubblicazione di un quadro di San Giuseppe del pittore comasco Luciano Roncoroni di cui lo scorso anno si è celebrato il centenario della nascita. Il quadro è esposto nella chiesa parrocchiale di  San Martino a Rebbio, alla periferia di Como.
Sandro Clerici – Como
 
 Gentile e caro signor Sandro,
la ringrazio della sua attenzione al nostro lavoro e mi congratulo con lei per la devozione a don Guanella, questo campione della carità verso i poveri, che Dio ha suscitato nella vostra diocesi come faro luminoso per la Chiesa universale. La ringrazio anche per il catalogo che mi ha inviato sul pittore Luciano Roncoroni e anche della foto della pala di san Giuseppe esposta alla venerazione dei fedeli nella sua parrocchia. Spero di continuare con l’aiuto di Dio a prestare un buon servizio alle anime per alimentare la fede in Gesù che Dio Padre ha affidato alle cure premurose di san Giuseppe.
Invoco su di lei e su tutti i devoti di san Giuseppe e di san Luigi Guanella la benedizione di Dio: per tutti sia di conforto e gioia di vivere. 
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