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Lunedì, 12 Maggio 2014 13:17

La misericordia di Dio non esclude nessuno

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Luogo dove si impara a convivere nella differenza e ad appartenere ad altri e dove i genitori trasmettono la fede ai figli

di Angelo Sceppacerca

 
Sulla sfida pastorale rappresentata dai divorziati e risposati, Papa Francesco, ai vescovi della conferenza episcopale polacca in visita ad limina ha ricordato come sia necessario cercare i modi per aiutare le coppie in difficoltà a non abbandonare la fede e la Chiesa, interrogarsi su come assisterli per non farli sentire esclusi dalla misericordia di Dio. Questo il passaggio significativo del discorso del Papa.
“Vorrei focalizzare la vostra attenzione sulla famiglia, «cellula fondamentale della società», «luogo dove si impara a convivere nella differenza e ad appartenere ad altri e dove i genitori trasmettono la fede ai figli».
Oggi invece il matrimonio è spesso considerato una forma di gratificazione affettiva che può costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilità di ognuno. Purtroppo questa visione influisce anche sulla mentalità dei cristiani, causando una facilità nel ricorrere al divorzio o alla separazione di fatto. I Pastori sono chiamati a interrogarsi su come assistere coloro che vivono in questa situazione, affinché non si sentano esclusi dalla misericordia di Dio, dall’amore fraterno di altri cristiani e dalla sollecitudine della Chiesa per la loro salvezza; su come aiutarli a non abbandonare la fede e a far crescere i loro figli nella pienezza dell’esperienza cristiana.
D’altra parte, bisogna chiedersi come migliorare la preparazione dei giovani al matrimonio, in modo che possano scoprire sempre di più la bellezza di questa unione che, ben fondata sull’amore e sulla responsabilità, è in grado di superare le prove, le difficoltà, gli egoismi con il perdono reciproco, riparando ciò che rischia di rovinarsi e non cadendo nella trappola della mentalità dello scarto. Bisogna chiedersi come aiutare le famiglie a vivere e apprezzare sia i momenti di gioia sia quelli di dolore e di debolezza.
Le comunità ecclesiali siano luoghi di ascolto, di dialogo, di conforto e di sostegno per gli sposi, nel loro cammino coniugale e nella loro missione educativa. Essi trovino sempre nei Pastori il sostegno di autentici padri e guide spirituali, che le proteggono dalle minacce delle ideologie negative e le aiutano a diventare forti in Dio e nel suo amore”. Così Papa Francesco.
Mi è giunta la lettera di un missionario stimmatino, padre Ferdinando, in Thailandia da 42 anni: “Ogni giorno ho a che fare con molti, anche italiani, che hanno abbandonato la fede... divorziati... conviventi... Perciò ho deciso di scrivere alcune preghiere che aiutino gli sposi a chiedere a Dio la perseveranza e chi convive a trovare la via del ritorno. Dio prima di mandare suo Figlio in famiglia ha preparato i Santi Sposi. A loro è rivolta la preghiera. Come aiutare fidanzati, sposi, divorziati, conviventi? La preghiera è il primo passo. Al posto dei puntini si possono mettere i nomi degli sposi che pregano o per cui si prega.
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