La campagna nazionale, ha spiegato su “RomaSette” il coordinatore Filippo Miraglia, si basa sul lavoro territoriale. «I comitati locali – ha dichiarato – opereranno nel solco degli obiettivi prefissati da #IoAccolgo, una campagna nata in seguito all’entrata in vigore dei decreti sicurezza».
Tra le questioni che verranno affrontate ci sono l’emergenza casa, quella dei rifiuti, l’emergenza freddo e l’accoglienza dei migranti. Dal canto suo il Centro Astalli, animato dai Gesuiti, intende avviare una accoglienza che punti all’integrazione per i rifugiati in Italia. La proposta del Centro è quella di «puntare sull’accoglienza progettuale e diffusa in modo tale che l’inclusione non rappresenti un problema ma possa essere un’opportunità di conoscenza e di scambio.
Anche secondo Lidia Borzì, presidente delle Acli provinciali di Roma,«nella Capitale c’è un disagio serpeggiante che tocca tutte le fasce sociali». Per questo - ha dichiarato a “RomaSette” - «ritengo fondamentale la nascita di un comitato di coordinamento e di raccordo» che metta insieme più organizzazioni, «alcune con ancoraggi valoriali comuni, altre con ancoraggi valoriali differenti». Enti che quotidianamente operano sul territorio e che ora «si incontrano sul terreno comune della promozione e della centralità della dignità della persona».