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Lunedì, 03 Febbraio 2020 13:34

Entusiasmo nell'apprezzare un dono da "scartare" come un regalo

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Entusiasmo nell’apprezzare un dono da “scartare” come un regalo

 

Stimato Direttore,

invio a lei e ai collaboratori della Pia Unione Transito di san Giuseppe vivissimi auguri. Vi auguro che Dio consolidi l’impegno ed accresca la catena umana di adesione alla Vostra azione apostolica perché il Regno di Dio possa essere accolto e dimorare in ogni cuore.

Colgo l’occasione per dire anche grazie sia per la qualificata Rivista che dei messaggi che mi vengono inviati che sono di consolazione.

Il dono più atteso e gradito è il ricordo nella preghiera come soccorso e protezione del buon Dio su di me e sulla mia famiglia.

Grazie per il bene che fate all’umanità, per essere vicini ad ogni singola persona che ignara va incontro al suo personale trapasso e può contare nell’istante di una provvidenza di grazia di perdono di misericordia.

In una amichevole gioia,

Giovanna Di Luciano

 

Cara e benvoluta signora Giovanna,

la scelta di pubblicare la sua lettera, così elogiativa per il nostro lavoro, non è per vanità ma per un sentimento di gratitudine a Dio che ci apre la strada per raggiungere il cuore di tanti fratelli e sorelle e suscitare sentimenti di speranza nella paterna e silenziosa custodia di noi popolo raccolto in famiglia  e protetto da Giuseppe che è stato per Gesù l’ombra impegnativa del Padre nel custodire, educare e proteggere l’atteso Messia venuto a congiungere la terra con il cielo e a garantire la sua protezione per le anime redente.

Nel desiderio di migliorare il nostro servizio, incrementiamo lo spirito di preghiera affinché la bontà misericordiosa di Dio possa penetrare come linfa vitale nei deserti della solitudine, nelle gelide stagioni senza amore, nelle anemiche vite orfane di speranza e desiderose di vivere.

Per questo mi piace paragonare il nostro lavoro ad un focolare che con il crepitìo del fuoco e la carezza del calore porta gioia, coesione e fiducia nella famiglia.

Ad una certa età la “demenza senile” è in agguato come una pantera per sbranare la memoria e i ricordi più belli, per questo colgo l’occasione per invogliare a prendere la decisione di dedicare qualche minuto, durante la giornata alla lettura per contrastare il pericolo di un analfabetismo di ritorno, cioè, l’incapacità di intendere quello che si legge.

La lettura è un allenamento che tiene desta e vivace la nostra mente.

Giovanna, ancora grazie della sua lettera che dà l’opportunità di suggerire un “integratore” e mantenere vivo il patrimonio delle nostre esperienze di vita.

Anche la nuova grafica della rivista obbedisce a questo desiderio: essere d’aiuto al benessere globale della nostra esistenza.

 

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