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Sabato, 09 Giugno 2018 13:51

Le vostre lettere di giugno 2018

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Il patrimonio del passato nei fiori delle giovani leve

Gent.mo direttore,

ho obbedito al desiderio di scriverle per testimoniare l’amore e la devozione che porto a san Giuseppe, che, da sempre, ha protetto la mia famiglia. Con Stefano, mio marito, e i nostri 3 figli siamo stati di recente presso la vostra basilica  alla sede della Pia Unione per ringraziare san Giuseppe per l’amore con cui ci circonda di un amore che effonde su di noi e  anche per la protezione che il suo manto esercita in maniera visibile. 

Crediamo fermamente nel suo divino legame con Gesù e con Maria, e lo abbiamo sperimentato nel passato insieme alle nostre famiglie di origine, in particolare con le mie nonne, Giovanna Francone e Lidia Oliverio, anch’esse iscritte alla Pia Unione di san Giuseppe. 

Oltre che per la mia testimonianza vi ho scritto per registrare nell’elenco del Suffragio perpetuo  due persone a me care defunte recentemente.

Nadia Scordino di Castrolibero

Cara Signora Nadia,

le rispondo sulla rivista perché mi sembra che la sua testimonianza recuperi con gioia un passato costruito nella sua famiglia con un quoziente di fede che ha permesso a lei e  a suo marito di educare anche religiosamente i suoi tre figlioli e consegnare loro  quel patrimonio di valori che spontaneamente sono passati nel circuito feriale della vostra condotta di vita ricca di fede, animata dalla speranza e aperta al mondo dei poveri.

Mi piace sottolineare che la fioritura e i frutti della vostra fede hanno le radici nel tessuto delle vostre famiglie di origine  che con il loro esempio di vita hanno trasmesso a lei quell’impegno a vivere una vita non asserragliata e chiusa  nel proprio egoismo, ma aperta al prossimo in cui vediamo il volto del Cristo risorto, sorgente della nostra energia di vita.

Porto lei e tutti i suoi cari nel cuore della mia preghiera con il desiderio che san Giuseppe custodisca i doni dello Spirito Santo a noi donato nel giorno del nostro battesimo e alimentati nella loro crescita con i sacramenti.


Quando la perseveranza è premiata con abbondanza

Gent.ma Pia Unione del Transito di San Giuseppe, vi scrivo per ringraziare immensamente san Giuseppe, in quanto grazie alla sua costante e potente intercessione ho ricevuto dal Cielo la tanto sospirata grazia per il mio impiego come insegnante. Da tempo ogni giorno recitavo il Sacro manto in onore a san Giuseppe; durante la novena in onore del santo, mi sono accostata vicino alla statua di san Giuseppe e alla lumiera c'erano i foglietti della novena al santo della Pia Unione a disposizione. Così ho intensificato la mia preghiera promettendo a san Giuseppe di scrivere alla vostra Pia Unione per la grazia che avrei di sicuro ricevuto... così è stato.

San Giuseppe mi ha permesso di ottenere il ruolo di insegnamento dopo tante traversie che ho dovuto affrontare. A seguito di anni di precariato mi sentivo troppo stanca per ottenere il predetto ruolo sulla disciplina Filosofia e Storia. Stanca di tante circostanze negative subite. Pertanto, al contrario di una percentuale ritenuta alta di essere chiamata in graduatoria per la mia materia, ho chiesto a san Giuseppe di non perdere l'opportunità di lavorare a tempo indeterminato potendo essere nominata anche dall'elenco sostegno per alunni diversamente abili. San Giuseppe mi ha aiutata accogliendo il mio grido di aiuto anche per queste giovani persone.

Grazie di cuore san Giuseppe! Confido sempre nel tuo costante  aiuto per tutto ciò che continuo a chiederti! Grazie infinite anche alla vostra associazione e per tutto il vostro impegno profuso nel diffondere il culto di san Giuseppe! Pace e bene!

Isabella Del Prete – dalla Provincia di Brindisi

Cara Isabella,

grazie a lei per la sua testimonianza di paziente attesa che san Giuseppe potesse far scendere dal cielo la grazia implorata. San Giuseppe è costantemente attento alle nostre invocazioni e ugualmente vigile alle opportunità che si aprono sul nostro futuro invocato.

Papa Francesco, che nutre una devozione particolare per san Giuseppe, recentemente ho suggerito questo paragone. «San Giuseppe è come il falegname. Quando abbiamo bisogno lo chiamiamo e subito: “vengo, vengo”. A volte, passano giorni, altre volte, settimane e si fa attendere,  ma non abbiate paura che si dimentichi. No! Al momento opportuno arriva e riempie i nostri desideri con la sua grazia». Il profeta Isaia ci suggerisce che non sempre «le nostre vie sono uguali a quelle di Dio». A volte noi siamo come i bambini: pretendiamo tutto e subito. Il genitore sa quando è il momento di esaudire le richieste.   

Su questa terra davanti a Dio la nostra povera vita ci rende affettuosi mendicanti. Ci suggerisce  il Catechismo che: «L’umiltà è la disposizione necessaria per ricevere gratuitamente i doni di Dio».

Cara Isabella, per mezzo di san Giuseppe, insieme, ringraziamo Dio per questa grande grazia e invochiamo la sua costante presenza e chiediamo di rendere la sua missione di insegnante un luminoso riflesso della sua azione pedagogica. 

San Giuseppe che è stato accanto a Gesù come educatore e ombra del Padre, le stia accanto per seminare nelle giovani vite gioia di vivere e impegno a collaborare per il bene di tutti. 

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