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Lunedì, 12 Maggio 2014 13:04

Santa Bernadette e la devozione a San Giuseppe

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di Paolo Antoci

 
Cosa c’entra san Giuseppe con Lourdes? In effetti, ciò che maggiormente colpisce dei fatti della grotta di Massabielle circa le apparizioni dell’Immacolata a Bernadette Soubirous nel 1858, non è proprio san Giuseppe. Eppure anche lui, come è solito fare col suo stile discreto, opera insieme alla sua Sposa Maria e al suo Figlio Gesù per la salvezza universale. Lo ha fatto più di duemila anni fa mettendosi a servizio dell’umanità del Verbo incarnato e continua a farlo tutt’oggi servendo il suo corpo sacramentale che è la Chiesa e di cui è Patrono. Nessuna stranezza nell’affermare che dove c’è Maria, c’è anche il suo Sposo Giuseppe, seppur in maniera “silenziosa” ma non per questo meno importante.
A dimostrarcelo sono anche alcuni fatti storici: a Fatima, Itapiranga, Ghiaie di Bonate, Knock, per esempio, non è apparsa solo la Madonna, ma anche San Giuseppe. In queste apparizioni, ad eccezione di Itapiranga, il nostro Santo non ha proferito parole ma ha compiuto gesti carichi di religioso significato. Come un tempo a Nazaret nella sua casa, così anche oggi nelle rivelazioni private “si stende lo stesso clima di silenzio, che accompagna tutto quanto si riferisce alla figura di Giuseppe. è un silenzio però che svela in modo speciale il profilo interiore di questa figura. I Vangeli parlano esclusivamente di ciò che Giuseppe «fece»; tuttavia, consentono di scoprire nelle sue «azioni», avvolte dal silenzio, un clima di profonda contemplazione. Giuseppe era in quotidiano contatto col mistero nascosto da secoli, che prese dimora sotto il tetto di casa sua” (RC 25).
Torniamo a Bernadette. Lasciata Lourdes, si ritira nel convento delle suore di Nevers, nel 1866, all’età di 20 anni. Lontana dal suo paese e dai suoi familiari si consacra a Dio in piena umiltà per nascondersi definitivamente; lì racconta una sola volta le vicende delle apparizioni per ricevere poi l’ordine di tacere. Lo stesso nascondimento e silenzio simili a quello di san Giuseppe! 
L’invito della Madonna accolto dalla veggente – quello di pregare e fare penitenza - continuerà non più presso la grotta di Massabielle alla presenza della bella e misteriosa Signora, ma nel giardino del convento davanti alla statua dello Sposo di Maria dove trascorrerà intere ore nella cappella a lui dedicata. 
Al Santo Patriarca si rivolgerà costantemente facendo tridui e novene, consacrandogli i mercoledì e il mese di marzo e scegliendolo ufficialmente come suo Padre. Ella si rivolgeva alle sue consorelle: “Non sapete dunque che, adesso, mio padre è san Giuseppe?” Un giorno una suora la sorprende a fare una novena alla Vergine Maria inginocchiata davanti alla statua di san Giuseppe: “In cielo non ci sono gelosie”, rispose Bernadette giustificandosi. Strabilianti parole che, nella loro semplicità, ci suggeriscono/invitano a non separare Giuseppe da Maria e viceversa! 
Infine, Bernadette, come santa Teresa d’Avila e tanti altri santi, additò il Giusto di Nazaret come maestro di preghiera: “quando non si è capaci di pregare - dice – ci si rivolge a san Giuseppe”. 
Bernadette, Padre Pio, Giovanni Paolo II, Madre Teresa e molti altri, comunemente conosciuti per la loro devozione mariana, sono stati anche araldi della devozione giuseppina perché “Le anime più sensibili agli impulsi dell'amore divino vedono a ragione in Giuseppe un luminoso esempio di vita interiore” (Redemptoris Custos, 27). 
Anche il luogo di sepoltura di Bernadette parla della presenza del Patrono della buona morte. La veggente che ha visto la Madonna fu inumata proprio nella cappella di san Giuseppe e lì il suo corpo incorrotto riposò per ben trent’anni, la stessa durata della vita nascosta di Gesù all’ombra del santo Carpentiere. 
Dunque nessuna rivalità o ‘gelosia’ – volendo usare un termine della Soubirous – tra le famose apparizioni della Madonna a Lourdes e l’operato silenzioso del suo Sposo a Nevers. 
La Vergine ci invita a pregare e san Giuseppe ci aiuta a farlo; questo è il messaggio di santa Bernadette. La vera devozione a Maria non può essere disgiunta da una sentita e profonda devozione a san Giuseppe; guardiamo a lui, infatti, per imparare a essere dei veri devoti della Vergine. 
La nostra devozione mariana deve imitare quella di san Giuseppe, primo e vero devoto dell’Immacolata: venerarla e amarla con tutto noi stessi per avere da lei il suo dono più grande, Gesù. Chiediamo al santo Patriarca, dunque, che ci faccia parte della sua conoscenza e del suo amore a Maria, Immacolata Concezione, apparsa a Lourdes.
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