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Mercoledì, 29 Marzo 2017 12:33

Aperti gli «sportelli della carità»

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Con il sostegno degli iscritti alla Pia Unione di san Giuseppe

Dice un proverbio che “Pane” è la più gentile, la più accogliente delle parole: ”Scrivetela sempre con la maiuscola, come il vostro nome”.

Davanti ad una persona affamata loa nostra fede vede il volto stesso di Gesù. Don Guanella suggeriva  ai suoi preti e alla suore di  dare in abbondanza pane e Signore. Facendo attenzione a non dare il pane senza il Signore e il Signore senza pane. Un pane da offrire con il sorriso e sentimenti di solidarietà. 

Ogni giorno sulla frontiera della benevolenza  della nostre Case dalla carità, molte sono le mani che bussano, molti sono le voci, a volte, timide e infrante da silenziosi singhiozzi, tanti sono gli occhi velati dalle lacrime delle vergogna che invocano un aiuto, un pezzo di pane per saziare gli stimoli delle fame, un  pane con la fragranza della carità e del sorriso di condivisione. 

Da sempre la Pia Unione  ha uno sportello aperto  per offrire un pane  profumato di carità, ma anche una mano tesa  a chiedere aiuto ai nostri associati affinché non ci sia mai una bocca privata dal pane  necessario alla vita. Anche noi ci facciamo mendicanti solidali per chiedere un aiuto affinché non ci sia una “Giornata senza Pane, una madia vuota”, triste come una giornata piovosa e fredda. 

Una delle prime parole che la bibbia registra è un Pane da guadagnare. Questa parola rimbalza nella pagine della bibbia sulla bocca dei profeti, nel libro della Sapienza, dei Salmi e nei Proverbi sino ad arrivare nel cuore pulsante della preghiera insegnata da Gesù: il Padre nostro. Gesù ha insegnato questa preghiera alla famiglia dei suoi apostoli e l’ha collocata come la prima richiesta per la vita umana: avere sulla nostra tavola un «pane quotidiano», fragrante, gustoso e condiviso.

Il pane ritornerà protagonista nell’ultima Cena, quando nel Cenacolo Gesù consegna agli apostoli e a noi un «Pane spezzato» per amore. «Dacci oggi il nostro pane quotidiano» è anche la nostra preghiera al Padre e ai nostri affezionati sostenitori delle nostre opere di carità. 

Allora  pensiamo che non abbiamo il diritto di essere contenti da soli, ma il diritto che tutti hanno è quello di godere dell’espressione di Gesù che «C’è più gioia nel dare che nel ricevere». 

Non lasciamo la madia vuota, ma riempiamola  con la nostra generosità. Per gli affamati del mondo delle nostre missioni una «Giornata di pane» è valutata in € 55,00. 

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