Una festa patronale in piena pandemia nel rispetto di tutte le regole e le restrizioni anti Covid? Si può!
A maggior ragione se parliamo della festa di san Giuseppe al Trionfale nell’anno speciale dedicato al padre putativo di Gesù, voluto da papa Francesco. è vero! Sono state tante le occasioni per riscoprire la propria devozione al Santo Patrono della Chiesa Universale, anche se è mancata quella parte più “esterna” della festa con le classiche frittelle, i giochi per i bambini e i tanti momenti ricreativi.
Una festa patronale in piena pandemia nel rispetto di tutte le regole e le restrizioni anti Covid? Si può!
A maggior ragione se parliamo della festa di san Giuseppe al Trionfale nell’anno speciale dedicato al padre putativo di Gesù, voluto da papa Francesco. è vero! Sono state tante le occasioni per riscoprire la propria devozione al Santo Patrono della Chiesa Universale, anche se è mancata quella parte più “esterna” della festa con le classiche frittelle, i giochi per i bambini e i tanti momenti ricreativi.
La città di Roma riserva sorprese. è stata per noi grande quella di venire a sapere che nella Chiesa di Sant’Anastasia al Palatino è conservata la reliquia del manto di San Giuseppe, insieme ad un lembo del velo della Vergine Maria.
Forse non pochi tra i lettori di queste righe mostreranno una faccia perplessa a tale proposito. Allora trascriviamo alcune notizie e poi lasciamo che ciascuno si faccia un proprio giudizio.
La chiesa di santa Anastasia al Palatino (zona del Circo Massimo) è una delle più antiche chiese di Roma. Fu edificata in epoca costantiniana sull'area del Lupercale, la grotta in cui la famosa lupa avrebbe allattato Romolo e Remo. Era tra le chiese romane più importanti ai tempi di papa Damaso I (305-384) e fu assegnata al famoso segretario del Papa, san Girolamo dottore (347-420). Propprio a lui è attribuito il trasporto di queste reliquie dalla Palestina, dopo il suo primo viaggio in Oriente da cui ritornò a Roma nel 382. La reliquia, custodita per secoli nella chiesa, al tempo di papa Urbano VIII (1569-1644), fu riposta in un prezioso reliquiario, quando fu rinnovata la chiesa.
Non è consuetudine che venga esposta alla venerazione dei fedeli, né tanto meno che sia concessa ad altre chiese. Per questo siamo particolarmente grati al cardinale Vicario di Sua Santità, Angelo De Donatis, per averci dato la gioia e l'onore di questa esposizione nella nostra Basilica dal 16 al 19 marzo prossimi.
Le reliquie non sono un talismano. Sono una "icona", un richiamo alla preghiera, che si rivolge umilmente al Signore per l'intercessione di san Giuseppe. Siamo sicuri che in fedeli in visita alla Basilica in prossimità della festa del nostro Patrono guarderanno con vera devozione al Manto di san Giuseppe.