Suor Irma, nonostante l’età avanzata e i pericoli, è rimasta al suo posto a Chipene (Mozambico). Lo scorso settembre è stata uccisa dalla follia jihadista. Non scompaia il ricordo suo e di tanti altri che offrono la vita per Cristo.
di Alba Arcuri
È uno strano scherzo del destino, quello di conoscere qualcuno – il suo nome, il suo volto, quello che ha fatto – dopo che è venuto a mancare. è accaduto anche nel caso di Irma Maria De Coppi, suora comboniana di 83 anni, uccisa in Mozambico, a Chipene, da un commando jihadista il 6 settembre 2022.
Nel Vangelo dell’Annunciazione l’angelo la saluta: «Rallegrati, o piena di grazia, il Signore è con te». “Piena di grazia” significa “ricolmata dell’amore gratuito” di Dio, della sua benevolenza, della sua misericordia e quindi ricolmata anche di bellezza, di splendore e di fascino. Con il linguaggio della moderna riflessione teologica potremmo dire: ricolma di grazia increata, cioè di Spirito Santo, e di grazia santificante creata.
Quest’anno è il centenario della
elezione di Pio XI. Il suo pontificato si svolse tra due guerre mondiali. Fu vero pastore per la Chiesa. Conobbe bene
e aiutò le opere di don Guanella.
Achille Ratti, nato a Desio (Milano) il 31 maggio 1857 e figlio del direttore della locale filanda, dopo aver frequentato il Seminario Lombardo a Roma, nel 1879 (aveva ventidue anni e mezzo di età) viene ordinato sacerdote.