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La bellezza di Dio e la sua provvidenza si rispecchiano in Maria. Le sue immagini trasmettono grazia e suscitano fiducia che diventa preghiera.

di mons. Angelo Sceppacerca

Mese di Maggio, mese dedicato alla Madonna. Pensare la Madre è avvertire un sentimento di gioia, di gratitudine, perché si contempla l’opera meravigliosa di Dio, che si è realizzata in Maria di Nazareth e che, dopo averla contemplata, diventa invocazione . Il Salmo 98 inizia proprio con l’invito a esultare per le meraviglie del Signore: «Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie». Maria, dopo Gesù, è la meraviglia più grande, è il capolavoro dell’amore di Dio.

Tota Pulchra es Maria

del card. Ennio Antonelli

Nel Vangelo dell’Annunciazione l’angelo la saluta: «Rallegrati, o piena di grazia, il Signore è con te». “Piena di grazia” significa “ricolmata dell’amore gratuito” di Dio, della sua benevolenza, della sua misericordia e quindi ricolmata anche di bellezza, di splendore e di fascino. Con il linguaggio della moderna riflessione teologica potremmo dire: ricolma di grazia increata, cioè di Spirito Santo, e di grazia santificante creata.

Con Cristo dalla morte alla vita

di don Ferdinando Fodaro

Il Vangelo è l’annunzio di Gesù Cristo, il Figlio del Dio vivente, morto e risorto. Il Mistero pasquale, ovvero la sua passione, morte, risurrezione e glorificazione, è il centro della fede cristiana; esso rivela il disegno salvifico del Padre manifestato nel Figlio. Nella Pasqua di Gesù si ha il compimento della Legge, che è il comandamento dell’amore per Dio e i fratelli. Facendo dono di se stesso, Cristo ottiene la redenzione, ovvero il perdono dei peccati e la riconciliazione tra l’uomo e Dio. Gesù ha liberamente offerto la sua vita in sacrificio per noi e facendosi obbediente fino alla morte ha rivelato al mondo il volto di Dio che è padre ed è amore.