“In quest’ora l’umanità, sfinita e stravolta, sta sotto la croce con te. E ha bisogno di affidarsi a te, di consacrarsi a Cristo attraverso di te. Il popolo ucraino e il popolo russo, che ti venerano con amore, ricorrono a te…”. È uno dei passaggi centrali della preghiera che dopodomani il Papa leverà per consacrare e affidare l'umanità e specialmente la Russia e l'Ucraina al Cuore Immacolato di Maria. Francesco la pronuncerà al termine della liturgia della penitenza nella basilica di San Pietro, nel pomeriggio di venerdì 25 marzo, festa dell'Annunciazione. La liturgia avrà inizio alle ore 17 (ora di Roma), mentre la consacrazione avverrà attorno alle 18.30.
La logica del dominio che regola le relazioni internazionali e il suo esito: la guerra. Papa Francesco ne parla ricevendo stamane in Sala Clementina un gruppo di 200 donne appartenenti al Cif, Centro Italiano Femminile. E' una logica che va convertita, afferma, sostituendola con la logica del servizio e della cura. E le donne possono diventare le protagoniste di questo cambiamento.
Un “atto atroce e barbaro”. Con queste parole Papa Francesco stigmatizza l’attentato avvenuto la sera del 1° febbraio in un campo per sfollati “Plaine Savo” a Ituri, nel Nord-Est della Repubblica Democratica del Congo. L’attacco, secondo le informazioni dei media locali, sarebbe stato perpetrato da miliziani armati intorno alle 21.30 nel centro a circa 90 chilometri da Bunia, nel territorio di Djugu, causando almeno 53 morti e 36 feriti. Tra questi, numerose donne e bambini.