In tutto l’Afghanistan c’è un’unica piccola realtà cattolica. E’ animata dalla comunità delle suore del PBK (Pro Bambini di Kabul) con le suore di Madre Teresa e con la piccola presenza di cristiani: stranieri che lavorano per Organizzazioni internazionali, che frequentano l’unica chiesa in Afghanistan, all’interno dell’Ambasciata Italiana; padre Giovanni, Barnabita, Superiore Ecclesiastico della Missio sui juris Afghanistaniensis e i militari cattolici della Base Nato in Kabul (2000 soldati da 27 Nazioni di cui 80 Italiani). Parla di questo il testo “Un Natale a Kabul” di fratel Carlo Fondrini.
La quaresima, cioè la «quadragesima», è nell'anno liturgico cattolico il periodo di quaranta giorni che precede la Pasqua. Comincia con il mercoledì delle Ceneri e termina con la Resurrezione, cioè con l'accensione del lumen Christi, del fuoco nuovo nelle chiese spoglie di arredi, la notte di Pasqua.
Oggi si parla molto, forse troppo, del carnevale. Un po' perché il nostro «felice» tempo ha un bisogno feroce di evadere (nella nostalgia del passato, nel sogno del futuro, nell’altrove dell'utopia politica, nel bengodi nella festa), un po' perché antropologia e folklore vanno di moda, e il carnevale è uno dei momenti privilegiati da questo tipo di studi.